Senso di smarrimento

Gentili Dottori,
Vi scrivo nella speranza di ottenere un valido consiglio e un aiuto.
A dire il vero non penso di riuscire a spiegare in maniera esauriente quello che provo, ma voglio fare un tentativo.
Sono fortemente confuso, non so chi sono nè cosa dovrei aspettarmi dalla vita; non capisco se ho potenzialità, talento e neppure se ho ambizioni, non riesco a definirmi come individuo.
Frequento un corso di laurea scientifico, dopo averne cambiati 3 diversi, ma non mi entusiasma a fondo; in realtà mi piacerebbe da sempre poter lavorare nel campo artistico per potermi esprimere, ma non so a chi importerebbe quello che ho da dire, non so neppure se ho qualcosa da dire, non ancora mi domando se possiedo talento o sono solo un illuso sognatore. Sono inquieto, penso alla morte forse troppo spesso, mi perdo nei miei pensieri, come se avessi dentro di me un oceano e mi ci stessi immergendo per trovarne tesori sommersi, senza risultati.
Mi sento sempre più spesso stupido, addirittura come fossi lievemente ritardato, mi perdo via, il più delle volte, anzi sempre rimango immobile e mi autocritico fino a demolirmi; poi ho una iniezione di ottimismo e ritorno a sperare di diventare qualcosa di più interessante rispetto al patetico fannullone che mi ritrovo ad essere.
Non so cosa fare, non so cosa sono ma so che di base sono sempre stato così, inadatto al contesto; avevo una ragazza e l'amavo ma mi ha lasciato dopo anni di relazione e boh, non mi sono disperato, come se stessi perdendo le emozioni; vorrei avere amicizie che mi stimolino e soprattutto vorrei fare amicizia con qualche ragazza sulla mia stessa lunghezza d'onda (non so perchè ma lo considero un legame più intimo e fertile); per ora è evidente che i miei pochi amici non hanno quasi nulla in comune con me e anzi credo mi considerino un po' ritardato, ma per quello che mi importa possono pensare quello che vogliono.
La gente che vorrei conoscere meglio invece non sembra per nulla interessata ad approfondire un qualsiasi legame e agli occhi delle ragazze che mi attirano sembra io sia un fantasma, fastidiso per giunta. Ovviamente mi sento brutto,noioso e sgradevole.
La mia domanda al momento è, perchè la gente dovrebbe voler passare il tempo con me, cercarmi, voler conoscermi? Cosa ho da offrire?
Questo è il mio umore ora, ma tra un giorno o qualche ora magari lo cambio e mi sento un bellissimo ragazzo brillante e tenebroso dall'animo inquieto dall'artista.
Cambio umore talmente repentimente da non avere una base su cui poggiare la mia crescita emotiva e spesso non so nemmeno se voglio vivere o meno.
E intanto il tempo passa e io ho già 24 anni, sono vecchio ed è sempre stato troppo tardi,non ho concluso nulla e sono molto molto confuso.
In sintesi chi sono? Cosa dovrei fare per costruirmi una immagine?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Il percepirsi stupido e dubbioso, confuso, mancante di entusiasmo, brutto noioso e sgradevole, La sensazione di non aver concluso molto nella vita.

L'eccessivo autocriticismo che ci porta e i repentini cambiamenti umorali (ciclici) che sperimenta,
sarebbe utile che venissero inquadrati clinicamente da un collega psicoterapeuta. La strada che ora è consigliabile da percorrere è proprio quella suddetta.

<< In sintesi chi sono? Cosa dovrei fare per costruirmi una immagine?>>. Lavorare con il supporto di un collega.

A 24 anni... vecchio non è ;-)

Cerchi un terapeuta nella sua zona avvalendosi possibilmente anche di un consulto psichiatrico.

Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

poni delle domande alle quali tu soltanto puoi rispondere e ci credo se adesso non hai le risposte, ma non sarà certo dall'esterno che qualcun altro potrà fornirtele...

Ad esempio, chiedi: "La mia domanda al momento è, perchè la gente dovrebbe voler passare il tempo con me, cercarmi, voler conoscermi? Cosa ho da offrire?"

Ci hai mai pensato a che cosa potresti offrire, quali sono i tuoi punti forti?

Quanto all'umore che cambia repentinamente, sarebbe opportuna una valutazione diretta, ma non so dire da qui se magari tu non sia in grado di gestire in modo maturo le tue emozioni e quindi ti lasci trasportare a seconda di ciò che senti sul momento, effettuando scelte di cui poi non sei felice....

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Gentili dottori,
Ho dimenticato di dirvi che sono già in terapia psichiatrica da 2 anni per un disturbo ossessivo compulsivo e prendevo 200 mg di zoloft.
Per carità ha funzionato e le ossessioni stanno abbastanza buone ma, a parte che fa mettere peso in maniera esagerata, quando lo prendo mi sento più che altro un bamboccione all'ingrasso , ok sono sereno, ok sono molto meno triste ed è bello, ma non la sento mia del tutto quella felicità; mi accorgo che è il farmaco a farmi stare bene ed ho come l'impressione di tagliare fuori la mia vena introspettiva, perdendo una parte di me che in fondo ama essere malinconica, a tratti sognatrice.
La verità è che poi non concludo le cose che inizio, aspetto qualcosa o qualcuno, trovo scuse per i miei errori e me le racconto talmente bene da farne ancora e non imparare da essi. Ma non riesco a cambiare, mia mamma mi dice che sono sempre stato così, pigro e lento.

Rispondendo alla sua domanda, Dott.ssa Pileci, tutto sta nel momento in cui mi viene posta la medesima; se me lo chiede quando sono in fase creativa le posso dire che sì, ho qualcosa da offrire, ad esempio una sensibilità elevata, una profondità d'animo e un carattere non banale e potrei anche risultare intrigante, non saprei; se me lo chiede quando mi trovo a contemplare il vuoto della mia vita no, sento di aver ben poco da offrire e comunque nulla che una qualsiasi persona non abbia.

Dott. Pizzoleo, la sua affermazione sull'autocristicismo che porta a cambiamenti umorali ciclici è interessante e penso si riferisca a una sorta di circolo vizioso in cui parto con una idea, mi taglio le gambe da solo e mi deprimo fino alla prossima idea e così via in maniera ciclica giusto?
Il fatto è che mi sento come se avessi il cervello spaccato a metà..sicuramente comunque ne parlerò con la mia psichiatra

[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente, se rilegge il consulto che le ho fornito, non ho ipotizzato correlazioni tra autocriticismo e cambiamenti ciclici umorali. Le consigliavo di prendere in considerazione questi due aspetti che potrebbero essere legati ma non necessariamente.

Per il quanto riguarda il resto:
fa benissimo a parlarne con la sua psichiatra di riferimento per la terapia farmacologica con SSRI. Le consiglio oltretutto di esprimere al medico stesso, le ricadute che percepisce assumendo il farmaco, sul piano dell'immagine corporea e su come questo la fa sentire:<< bamboccione all'ingrasso>>. Riferisca alla stessa collega, valutandoli insieme, i cambiamenti umorali e le possibili variabili (come la collega Pileci le ha scritto) alla base di questi ultimi.

Ha mai pensato di avvalersi anche di un consulto ed eventuale percorso psicoterapico?

Le linee guida internazionali dell'APA ( American Psychiatric Association) ,suggeriscono che il trattamento combinato: psicoterapeutico e psicofarmacologico risulta più efficace rispetto ad una sola delle due terapie.

Quindi vengono proposti due interventi diversi che si occupano di piani differenti, con modalità differenti e con il comune obiettivo di migliorare il funzionamento complessivo del paziente.

Un saluto
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Sono d'accordo; di tutto ciò è opportuno parlarne con lo psichiatra che ti segue, ti conosce e sicuramente può aiutarti più di noi da qui.

Eventualmente potrebbe essere utile anche un secondo parere.

Cordiali saluti,
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
È vero mi scusi ho letto la risposta velocemente e ho male interpretato.
Che dire, proverò a informarmi su una eventuale terapia combinata.
La ringrazio per la cortese attenzione.

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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Niente scuse, si figuri. Siamo qui per chiarimenti appositi.

Un caro saluto