claustrofibia.. dal dentista.
Buongiorno, sono una persona ansiosa anche se ho situazioni che mi creano più o meno ansia, o per niente. Soffro di vero e proprio panico quando vado dal dentista. Quando mi stendo sulla poltrona e poi devo stare li, ferma, a bocca aperta, mi sale l'ansia (lo sento dal cuore che va all'impazzata e dal bisogno di alzarmi). In passato, quando il mio dentista ha usato la diga, non appena l'aveva posizionata in bocca, ho cominciato a stare male veramente, senso di soffocamento etc.. e lui l'ha dovuta togliere con molto disappunto. E' per me ora come ora una cosa impossibile pensare di riandare dal dentista, soprattutto perchè per alcuni lavori che devo fare ai denti, la diga di gomma è necessaria. Ma come faccio? Potrei usare un ansiolitico da prendere al momento? Oppure devo andare dallo psichiatra per avere una vera e propria terapia?
[#1]
Cara Signora,
le consiglio di occuparsi della sua ansia contattando uno psicologo che la aiuti non solo ad affrontare più serenamente le sedute dal dentista, ma anche a vivere in generale in maniera più tranquilla.
Se si sente in trappola e a rischio di soffocamento dal dentista immagino che in molte altre situazioni provi lo stesso e senta il desiderio di scappare per "salvarsi", quindi è importante guardare al quadro nel suo complesso e occuparsene senza prendere in considerazione solo uno dei vari ambiti nei quali si manifesta il suo malessere.
Non ha mai intrapreso alcuna cura per la sua ansia?
le consiglio di occuparsi della sua ansia contattando uno psicologo che la aiuti non solo ad affrontare più serenamente le sedute dal dentista, ma anche a vivere in generale in maniera più tranquilla.
Se si sente in trappola e a rischio di soffocamento dal dentista immagino che in molte altre situazioni provi lo stesso e senta il desiderio di scappare per "salvarsi", quindi è importante guardare al quadro nel suo complesso e occuparsene senza prendere in considerazione solo uno dei vari ambiti nei quali si manifesta il suo malessere.
Non ha mai intrapreso alcuna cura per la sua ansia?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile utente,
La paura del dentista è abbastanza comune in tutte le fasce d'età...
Certo è che ognuno ha i propri motivi di temere l'odontoiatra...
Si è mai chiesta che cosa le faccia più paura in assoluto?
Che cosa potrebbe accadere di così tanto catastrofico quando il dentista le mette la diga?
<< Potrei usare un ansiolitico da prendere al momento? >>. Questa sezione è dedicata alla psicologia e non alla psichiatria. Il medico psichiatra è colui che prescrive farmaci. Quindi eventualmente ponga la stessa questione nella sezione dedicata alla psichiatria.
Se questa fobia le crea eccessivi disagi, potrebbe avvalersi di una consulenza dal vivo da parte di un collega della sua zona. Zona che ben conosco ed è florida di ottimi colleghi che potrebbero darle un aiuto concreto. Cosa che da questa postazione risulta impossibile fare.
un caro saluto
La paura del dentista è abbastanza comune in tutte le fasce d'età...
Certo è che ognuno ha i propri motivi di temere l'odontoiatra...
Si è mai chiesta che cosa le faccia più paura in assoluto?
Che cosa potrebbe accadere di così tanto catastrofico quando il dentista le mette la diga?
<< Potrei usare un ansiolitico da prendere al momento? >>. Questa sezione è dedicata alla psicologia e non alla psichiatria. Il medico psichiatra è colui che prescrive farmaci. Quindi eventualmente ponga la stessa questione nella sezione dedicata alla psichiatria.
Se questa fobia le crea eccessivi disagi, potrebbe avvalersi di una consulenza dal vivo da parte di un collega della sua zona. Zona che ben conosco ed è florida di ottimi colleghi che potrebbero darle un aiuto concreto. Cosa che da questa postazione risulta impossibile fare.
un caro saluto
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
[#3]
Utente
Grazie per le vostre risposte. Negli anni passati ho sofferto di crisi d'ansia soprattutto in luoghi affollati, stadi o concerti. Ma da luglio scorso le cose vanno meglio. Non so se c'è una correlazione ma da quando ho scoperto di avere la pressione alta ed intrapreso la relativa cura, gli stati ansiosi sono pressocchè spariti. Mi riferisco a quelli che provavo nei luoghi sopra citati. Dal dentista non ho più riprovato. Ma penso proprio che il problema sia la diga di gomma e non altro perchè quando non l'ha usata non ho avuto particolari problemi.
[#4]
Cara signora,
Analizziamo quello che lei ci dice per cercare di inquadrare la problematica e suggerirle approfondimenti e valutazioni cliniche successive.
<< Negli anni passati ho sofferto di crisi d'ansia soprattutto in luoghi affollati, stadi o concerti. Ma da luglio scorso le cose vanno meglio.>>. Tutte le emozioni sgradevoli, come nel suo caso l'ansia, che per frequenza, intensità e durata diventano fastidiose compagne di vita, vanno comprese, attraversate, elaborate ergo gestite con l'aiuto della psicoterapia. La famosa credenza comune: il tempo è il miglior medico, in alcuni casi come questo, è assolutamente un modo di pensiero erroneo.
<< Non so se c'è una correlazione ma da quando ho scoperto di avere la pressione alta ed intrapreso la relativa cura, gli stati ansiosi sono pressocchè spariti.>>. Questo aspetto, le consiglio di valutarlo con il suo medico di fiducia. Molti studi nazionali ed internazionali correlano l'ipertensione arteriosa a sintomi ansiosi.
<< penso proprio che il problema sia la diga di gomma e non altro perchè quando non l'ha usata non ho avuto particolari problemi.>> Vede cara signora, Epitteto disse: non sono le cose a farci stare male ma come noi le pensiamo.
Detto ciò potrà comprendere che il problema non sta nella diga ma nel suo timore di questo strumento odontoiatrico. Adesso le potrei dire che la diga di gomma:
*è stata pensata e progettata perché il dentista lavori con la massima igiene possibile che questo strumento permette di ottenere;
*Che non soffocherá ;
* che non morirà soffocata...... etc etc..
ma questo le serve a nulla perché sono solo delle rassicurazioni e queste non risolvono il problema del timore che ne alla base. Le rassicurazioni permettono di calare il livello di ansia per un breve periodo di tempo fino a quando l'emozione e i pensieri che la accompagnano, ritorneranno prepotenti e forse ancora più prepotenti, a farsi sentire e farla soffrire.
Per questo, in accordo con la collega Massaro, le consiglio di occuparsi della sua ansia con un adeguato supporto specialistico.
Un caro saluto
Analizziamo quello che lei ci dice per cercare di inquadrare la problematica e suggerirle approfondimenti e valutazioni cliniche successive.
<< Negli anni passati ho sofferto di crisi d'ansia soprattutto in luoghi affollati, stadi o concerti. Ma da luglio scorso le cose vanno meglio.>>. Tutte le emozioni sgradevoli, come nel suo caso l'ansia, che per frequenza, intensità e durata diventano fastidiose compagne di vita, vanno comprese, attraversate, elaborate ergo gestite con l'aiuto della psicoterapia. La famosa credenza comune: il tempo è il miglior medico, in alcuni casi come questo, è assolutamente un modo di pensiero erroneo.
<< Non so se c'è una correlazione ma da quando ho scoperto di avere la pressione alta ed intrapreso la relativa cura, gli stati ansiosi sono pressocchè spariti.>>. Questo aspetto, le consiglio di valutarlo con il suo medico di fiducia. Molti studi nazionali ed internazionali correlano l'ipertensione arteriosa a sintomi ansiosi.
<< penso proprio che il problema sia la diga di gomma e non altro perchè quando non l'ha usata non ho avuto particolari problemi.>> Vede cara signora, Epitteto disse: non sono le cose a farci stare male ma come noi le pensiamo.
Detto ciò potrà comprendere che il problema non sta nella diga ma nel suo timore di questo strumento odontoiatrico. Adesso le potrei dire che la diga di gomma:
*è stata pensata e progettata perché il dentista lavori con la massima igiene possibile che questo strumento permette di ottenere;
*Che non soffocherá ;
* che non morirà soffocata...... etc etc..
ma questo le serve a nulla perché sono solo delle rassicurazioni e queste non risolvono il problema del timore che ne alla base. Le rassicurazioni permettono di calare il livello di ansia per un breve periodo di tempo fino a quando l'emozione e i pensieri che la accompagnano, ritorneranno prepotenti e forse ancora più prepotenti, a farsi sentire e farla soffrire.
Per questo, in accordo con la collega Massaro, le consiglio di occuparsi della sua ansia con un adeguato supporto specialistico.
Un caro saluto
[#5]
Ogni paziente odontofobico teme qualcosa in particolare: chi il trapano, chi l'acqua che può finire in gola e andare di traverso, chi le iniezioni, chi l'uso di dispositivi come la diga.
Il fatto che lei sia particolarmente ansiosa nei confronti della diga e non di questi altri elementi dipende dalle sue caratteristiche psicologiche individuali, ma il senso da rintracciare è sempre quello della presenza di un'ansia che, per vari motivi, si lega a quell'oggetto e non ad altri.
È quindi un'ansia ancora presente e da curare in maniera adeguata.
È plausibile che dopo aver iniziato la cura per l'ipertensione si sia sentita più tranquilla (sarebbe interessante sapere se era la tensione psicologica a far salire i valori), ma se non tutto è risolto non possiamo che consigliarle di rivolgersi ad un nostro collega per non rischiare di veder allargare progressivamente l'ansia anche ad altri oggetti- cosa che spesso accade quando è presente dell'ansia "libera" che prima o poi trova nuovi oggetti ai quali legarsi.
Il fatto che lei sia particolarmente ansiosa nei confronti della diga e non di questi altri elementi dipende dalle sue caratteristiche psicologiche individuali, ma il senso da rintracciare è sempre quello della presenza di un'ansia che, per vari motivi, si lega a quell'oggetto e non ad altri.
È quindi un'ansia ancora presente e da curare in maniera adeguata.
È plausibile che dopo aver iniziato la cura per l'ipertensione si sia sentita più tranquilla (sarebbe interessante sapere se era la tensione psicologica a far salire i valori), ma se non tutto è risolto non possiamo che consigliarle di rivolgersi ad un nostro collega per non rischiare di veder allargare progressivamente l'ansia anche ad altri oggetti- cosa che spesso accade quando è presente dell'ansia "libera" che prima o poi trova nuovi oggetti ai quali legarsi.
[#6]
Utente
Grazie mille, farò tesoro dei vostri consigli. Quello che penso della mia ansia che si manifesta solo in particolari situazioni è che la decisione di alzarmi, togliermi la diga come dal dentista, uscire, non dipende da me ma da altri. Se in un teatro sono seduta in platea in mezzo o nel primo posto laterale c'è differenza perchè se voglio alzarmi e uscire posso farlo. Non so se mi sono ben spiegata. Comunque valuterò bene la possibiità di andare da uno psicologo anche se in questo momento sono disoccupata.
[#7]
Gentile signora,
<< Quello che penso della mia ansia che si manifesta solo in particolari situazioni è che la decisione di alzarmi, togliermi la diga come dal dentista, uscire, non dipende da me ma da altri.>>
Quello che lei ci dice in questo modo fa supporre ad una tendenza al controllo che lei mette in atto verso se stessa. Il controllo costante su noi stessi ed eventualmente sugli altri, lascia scarso spazio all'inevitabile incertezza/imprevedibilità che la vita ci pone. Occorrerebbe pertanto lavorare anche su questa sua tendenza controllante.
Per il resto,
Potrebbe tranquillamente contattare il consultorio ASL a lei più congeniale, per poter usufruire di un confronto con un collega pagando gli eventuali incontri terapeutici con un ticket come per qualsiasi altra prestazione sanitaria pubblica.
Cordiali saluti
<< Quello che penso della mia ansia che si manifesta solo in particolari situazioni è che la decisione di alzarmi, togliermi la diga come dal dentista, uscire, non dipende da me ma da altri.>>
Quello che lei ci dice in questo modo fa supporre ad una tendenza al controllo che lei mette in atto verso se stessa. Il controllo costante su noi stessi ed eventualmente sugli altri, lascia scarso spazio all'inevitabile incertezza/imprevedibilità che la vita ci pone. Occorrerebbe pertanto lavorare anche su questa sua tendenza controllante.
Per il resto,
Potrebbe tranquillamente contattare il consultorio ASL a lei più congeniale, per poter usufruire di un confronto con un collega pagando gli eventuali incontri terapeutici con un ticket come per qualsiasi altra prestazione sanitaria pubblica.
Cordiali saluti
[#8]
A volte sintomi come il suo hanno un significato simbolico legato alle problematiche di vita incontrate dalla singola persona.
Forse nel corso della sua esistenza ha subito molte volte le decisioni di altri e ora non riesce più a tollerare di non essere libera di fare le sue scelte, di essere costretta in situazioni sgradevoli o anche solo che non può far terminare quando vuole lei.
È anche possibile che la sua condizione di disoccupata la porti a sentirsi inadeguata e forse "incastrata" perché dipendente da qualcun altro dal punto di vista economico e quindi non libera di scegliere ciò che desidera.
Tutto questo la può rendere particolarmente sensibile alle situazioni nelle quali si sente allo stesso modo incastrata e senza possibilità di scappare.
Ci rifletta.
Come il Collega, le suggerisco anch'io di rivolgersi ad uno psicologo presso un centro pubblico per parlare di come si sente.
Ci faccia sapere, auguri di buon anno!
Forse nel corso della sua esistenza ha subito molte volte le decisioni di altri e ora non riesce più a tollerare di non essere libera di fare le sue scelte, di essere costretta in situazioni sgradevoli o anche solo che non può far terminare quando vuole lei.
È anche possibile che la sua condizione di disoccupata la porti a sentirsi inadeguata e forse "incastrata" perché dipendente da qualcun altro dal punto di vista economico e quindi non libera di scegliere ciò che desidera.
Tutto questo la può rendere particolarmente sensibile alle situazioni nelle quali si sente allo stesso modo incastrata e senza possibilità di scappare.
Ci rifletta.
Come il Collega, le suggerisco anch'io di rivolgersi ad uno psicologo presso un centro pubblico per parlare di come si sente.
Ci faccia sapere, auguri di buon anno!
[#9]
Utente
Buongiorno, grazie per le vostre risposte che mi hanno fatto riflettere molto. In particolare signora Massaro ha colto il problema che io cerco sempre di ignorare. C'è una situazione familiare che mi crea ansia. Ho una sorella che soffre di depressione ed io sono il suo unico appoggio. Cerco di non farle mancare il mio aiuto ma a volte è pesante. In effetti mi servirebbe un consulto psicologico. Scrivo più dettagliatamente il problema. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.3k visite dal 21/12/2016.
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