Soffro perché ho paura di provare ancora qualcosa per il mio ex ragazzo
Dr. Armando De Vincentiis,
Mi rivolgo a lei dopo aver letto alcuni suoi articoli sul Pensiero Ossessivo.
Due mesi fa avevo cominciato a frequentare un ragazzo, la passione si era accesa immediatamente, mi lasciai andare completamente (cosa non solita per me) e solo una settimana dopo avevamo deciso di iniziare una relazione. Era una relazione più fisica, non mi sembrava ci fosse un dialogo profondo, ma più superficiale. Lui parlava molto delle sue cose mentre quando io provavo a parlare di qualcosa di mio, avevo l'impressione che non prestasse attenzione. Mano a mano che i giorni passavano avevo come la sensazione che quella passione (solo da parte mia) si stesse affievolendo. Non mi andava più di vederlo spesso, il pensiero di avere una lunga relazione con lui non mi piaceva, avevo come la sensazione che mancasse qualcosa. Mentre lui mostrava di essere molto preso. Non sono del tutto sicura, ma forse quella relazione non mi piaceva molto, e non mi piaceva il fatto di essermi lasciata andare. Ho iniziato a soffrire di enormi dubbi: stare con lui era quello che volevo realmente? Era lui il problema o ero io, non pronta in quel momento ad avere una relazione? Provavo veramente dei sentimenti nei suoi confronti? O avevo solo paura di impegnarmi?
Fatto sta che mi torturai per giorni e giorni senza venirne a capo. Alla fine, solo dopo 5/6 settimane lo lasciai, convinta che fosse la cosa migliore.
Ma un pensiero martellava nella mia testa già prima di lascirlo: e se mi dovessi pentire? E se scoprissi di provare realmente qualcosa per lui? Avevo paura di poter soffrire ancora (ho già sofferto per un lungo periodo per cause diverse)
Sottolineando che questa "relazione" é la prima che ho avuto di una certa intensità e in cui mi sono lasciata andare, soprattutto intimamente (con lui ho avuto un rapporto sessuale per la prima volta) e ovciamente a lui mi sono affezionata.
Ora é passato quasi più di un mese e mi ritrovo spesso a pensare a lui e a quello che abbiamo avuto (mi sono accorta che spesso riguarda il sesso), pensieri che spesso scaturiscono dagli atteggiamenti miei o delle altre persone che mi ricordano lui.
Il tutto accompagnato da un senso di forte angoscia, paura di accorgermi di provare ancora qualcosa da lui. E queato perché stare con lui non é ciò che voglio, non mi sembra abbastanza per me. Questa cosa mi sta facendo male e non so come risolverla.
É possibile che quel pensiero che martellava nella mia testa (potermi pentire e scoprire di provare qualcosa per lui) si sia prolungato nel tempo e intensificato fino al punto di diventare un'ossessione, e che in realtà abbia preso la decisione giusta? O veramente potrei provare ancora qualcosa? O é il fatto che stiamo parlando della mia prima relazione intima e che quindi difficilmente potrò dimenticare?
Ribadisco ancora il fatto che stare con lui non é quello che voglio, e che il pensiero mi provoca angoscia.
Spero in un suo aiuto.
Mi rivolgo a lei dopo aver letto alcuni suoi articoli sul Pensiero Ossessivo.
Due mesi fa avevo cominciato a frequentare un ragazzo, la passione si era accesa immediatamente, mi lasciai andare completamente (cosa non solita per me) e solo una settimana dopo avevamo deciso di iniziare una relazione. Era una relazione più fisica, non mi sembrava ci fosse un dialogo profondo, ma più superficiale. Lui parlava molto delle sue cose mentre quando io provavo a parlare di qualcosa di mio, avevo l'impressione che non prestasse attenzione. Mano a mano che i giorni passavano avevo come la sensazione che quella passione (solo da parte mia) si stesse affievolendo. Non mi andava più di vederlo spesso, il pensiero di avere una lunga relazione con lui non mi piaceva, avevo come la sensazione che mancasse qualcosa. Mentre lui mostrava di essere molto preso. Non sono del tutto sicura, ma forse quella relazione non mi piaceva molto, e non mi piaceva il fatto di essermi lasciata andare. Ho iniziato a soffrire di enormi dubbi: stare con lui era quello che volevo realmente? Era lui il problema o ero io, non pronta in quel momento ad avere una relazione? Provavo veramente dei sentimenti nei suoi confronti? O avevo solo paura di impegnarmi?
Fatto sta che mi torturai per giorni e giorni senza venirne a capo. Alla fine, solo dopo 5/6 settimane lo lasciai, convinta che fosse la cosa migliore.
Ma un pensiero martellava nella mia testa già prima di lascirlo: e se mi dovessi pentire? E se scoprissi di provare realmente qualcosa per lui? Avevo paura di poter soffrire ancora (ho già sofferto per un lungo periodo per cause diverse)
Sottolineando che questa "relazione" é la prima che ho avuto di una certa intensità e in cui mi sono lasciata andare, soprattutto intimamente (con lui ho avuto un rapporto sessuale per la prima volta) e ovciamente a lui mi sono affezionata.
Ora é passato quasi più di un mese e mi ritrovo spesso a pensare a lui e a quello che abbiamo avuto (mi sono accorta che spesso riguarda il sesso), pensieri che spesso scaturiscono dagli atteggiamenti miei o delle altre persone che mi ricordano lui.
Il tutto accompagnato da un senso di forte angoscia, paura di accorgermi di provare ancora qualcosa da lui. E queato perché stare con lui non é ciò che voglio, non mi sembra abbastanza per me. Questa cosa mi sta facendo male e non so come risolverla.
É possibile che quel pensiero che martellava nella mia testa (potermi pentire e scoprire di provare qualcosa per lui) si sia prolungato nel tempo e intensificato fino al punto di diventare un'ossessione, e che in realtà abbia preso la decisione giusta? O veramente potrei provare ancora qualcosa? O é il fatto che stiamo parlando della mia prima relazione intima e che quindi difficilmente potrò dimenticare?
Ribadisco ancora il fatto che stare con lui non é quello che voglio, e che il pensiero mi provoca angoscia.
Spero in un suo aiuto.
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gentile ragazza, di istinto se stiamo bene con qualcuno sentiamo la necessità di incontrarlo, di vivere la sua presenza e di condividere con lui i momenti della nostra vita, belli e meno belli. Questi possono essere interpretati come segni di un amore di fondo.
nel momento in cui lei dice (...) Ribadisco ancora il fatto che stare con lui non é quello che voglio, (..)
elimina automaticamente tutte queste emozioni.
Probabilmente, come avrà intuito, sarà entrata in una dinamica ossessiva "dubbio patologico" che la intrappola nei "classici" quesiti che riporta.
Come avrà letto dai miei articoli avrà già compreso la dinamica di fondo che, se non risolvibile da sola, necessiterà di un intervento specialistico.
saluti
nel momento in cui lei dice (...) Ribadisco ancora il fatto che stare con lui non é quello che voglio, (..)
elimina automaticamente tutte queste emozioni.
Probabilmente, come avrà intuito, sarà entrata in una dinamica ossessiva "dubbio patologico" che la intrappola nei "classici" quesiti che riporta.
Come avrà letto dai miei articoli avrà già compreso la dinamica di fondo che, se non risolvibile da sola, necessiterà di un intervento specialistico.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 20/12/2016.
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