Non ho più stimoli, vorrei parlarne.
Gentili Dottori, scrivo per un parere.. un consulto. Forse sarà un po' lungo ma provo ad essere il più sintetica possibile. Sono una ragazza di 22 anni, fino a 1 anno e mezzo fa ero piena di stimoli, sempre con la voglia di fare. Il mio campo era quello creativo e mi dava moltissime soddisfazioni. Studiavo all'accademia di belle arti, avevo ottimi voti e i professori mi prendevano spesso in considerazione nella realizzazione di progetti in collaborazione con altre accademie italiane. Nel dicembre di 2 anni fa, di punto in bianco decisi di mettere da parte gli studi per dedicarmi da autodidatta alla pittura e al disegno. Una scelta spinta dalla sensazione di sentirmi stretta in quell'ambiente. Rifugiata a casa ho realizzato ottimi disegni e dipinti e sentivo di aver trovato ciò che mi rendeva felice. Realizzare quadri. Successivamente ebbi una delusione in amicizia... io che di amicizie ne avevo avute poche, presi la cosa abbastanza male... mi fece soffrire tanto... e dopo 1 mese mi venne diagnosticata la colite ulcerosa. Il mio dolore era stato tanto grande da trasformarsi in lacerazioni. Inutile dirlo... mi ero buttata un po' giù, ma abbastanza in fretta cominciai a guardare il lato positivo delle cose, abbandonai delle regole interiori, ero una persona più libera, grazie alla malattia. Passai l'estate a svagarmi, ma con il punto interrogativo... cosa farò adesso? Tornerò a studiare? Ma non all'accademia... iniziai questo percorso da un pittore. Lui mi insegnò a dipingere, ottenendo in poco tempo un ottima padronanza. Il corso però era formato da persone anziane, e li dentro non avevo poi tutti questi stimoli... al di fuori del corso avevo due amicizie, due persone un po' distanti dalla mia vera natura.. ma con cui comunque andavo d'accordo. Tutto questo continua per un anno, con dei sensi di angoscia, insoddisfazione, paure per il futuro, insicurezze... non è stato molto bello. Piano piano avevo sempre meno voglia di dipingere e disegnare. Meno voglia di fare le cose... nel frattempo ho una ricaduta con la malattia, e da quella ricaduta non dipingo più... io non sento che la ricaduta sia la causa, io penso sia una scusa. Adesso sono 6 mesi che non faccio niente... provo a mettermi, ma la sensazione é talmente forte che poi stacco dopo dopo e lascio da parte la tela o il foglio. Adesso non ho più quegli amici, le cose sono andate male. Il ragazzo si era innamorato di me e io non ricambiavo, mentre la ragazza si comportava male nei miei confronti e ho preferito stare sola anziché vivere un rapporto così. Questa estate ho conosciuto dei ragazzi con cui mi trovavo benissimo e accanto a loro sentivo di nuovo bollirmi tutto dentro, ero piena di idee, felicità. Poi però loro sono andati via. In sintesi ? Adesso sono quasi sola come un cane, senza stimoli e voglia di fare, mi dispiace star così... è veramente brutto. Guardo tutti i giovani darsi da fare ed io invece sono qui immobile... cosa ne pensate? Grazie
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Gentile ragazza,
nella sua mail lei parla spesso delle sue amicizie e delle difficoltà incontrate in questo campo.
Per quanto dipingendo quadri avesse trovato una sua dimensione di felicità, mi sembra molto probabile che tale scelta mirata e circoscritta abbia comunque limitato i contatti sociali, avendo quanto meno interrotto quelli con persone operanti nel suo ramo che contattava attraverso gli studi in accademia.
Le consiglio pertanto di consultare uno psicologo psicoterapeuta perchè questa dimensione è molto importante.
Tenga presente che il sostegno sociale (parenti, amici, istituzioni ecc) è importantissimo per la salute psico-fisica.
cordiali saluti
nella sua mail lei parla spesso delle sue amicizie e delle difficoltà incontrate in questo campo.
Per quanto dipingendo quadri avesse trovato una sua dimensione di felicità, mi sembra molto probabile che tale scelta mirata e circoscritta abbia comunque limitato i contatti sociali, avendo quanto meno interrotto quelli con persone operanti nel suo ramo che contattava attraverso gli studi in accademia.
Le consiglio pertanto di consultare uno psicologo psicoterapeuta perchè questa dimensione è molto importante.
Tenga presente che il sostegno sociale (parenti, amici, istituzioni ecc) è importantissimo per la salute psico-fisica.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
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Carissima, penso che anche nell'ambito dei suoi studi e dei suoi interessi ci siano dei corsi di specializzazione, di storia dell'arte , cioè di argomenti che possono essere motivanti per Lei.. si informi,, avere un obbiettivo comune aiuta molto.. ci si informa, si chiede , si discute e poi un caffè , un sorriso e la vita comincia a , girare.. stare da soli, alla fine, fa ingigantire i problemi , si comincia a pensare che gli altri siano migliori, più smart , più tutto.. ed anche la salute ne risente..
Cominci a costruire un ponte fra Lei e gli altri , starà via via sempre meglio, meno sola e meno critica verso sè stessa..
Auguri per tutto..
Cominci a costruire un ponte fra Lei e gli altri , starà via via sempre meglio, meno sola e meno critica verso sè stessa..
Auguri per tutto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 19/12/2016.
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