Disturbi del comportamento bimba di 3 anni

Gentile Dottore,
le scrivo per chiederle un parere circa un problema che affligge mia figlia di tre anni e che coinvolge tutta la famiglia.
Da sempre la bimba ha manifestato la sua “non accettazione” delle situazioni con pianto dirotto e irrefrenabile.
Da un po’ di tempo, però, accade che oltre al pianto dirotto e prolungato abbia anche delle vere e proprie crisi isteriche.
Si contorce, non vuole essere toccata, non accetta né di essere coccolata e rassicurata né, tanto meno, di essere sgridata per il suo comportamento.
Si trasforma completamente, diventando assolutamente incapace di gestire la situazione.
Ci tengo a riferirle però, perché credo che sia rilevante, che queste esternazioni avvengono sempre in concomitanza con il sonno, cioè se è stanca e ha bisogno di dormire o se viene svegliata.
Più precisamente, ad esempio, se rientra da scuola e ha necessità di dormire ma ignora questa necessità perché preferisce continuare a giocare, ad un tratto comincia ad innervosirsi per qualsiasi cosa, avanza delle richieste e poi le rigetta appena vengono esaudite, si stende per terra ed inizia a piangere e a contorcersi.

Quando accadono questi episodi tutti noi della la famiglia entriamo in una specie di panico collettivo: le proviamo tutte per calmarla e a turno ci cimentiamo con le varie tipologie di approccio.
Ma lei continua imperterrita nella sua esternazione, a volte anche per 20-25 minuti.
Fino a quando, paonazza, afona, distrutta non smette o a causa di un vomito liberatorio o di qualcosa che improvvisamente la distrae.

Quello che mi preme comprendere è se le nostre preoccupazioni sono fondate o se tutto ciò corrisponde a qualcosa di normale.

Mi consiglia l’incontro con uno specialista?

Ha qualche consiglio da darci circa il comportamento migliore da tenere in queste situazioni per riuscire ad arginare la crisi e per fare in modo che la bimba possa imparare pian piano a gestire la propria rabbia o il proprio malessere in maniera più consona?

Grata per il tempo che vorrà dedicarci la saluto cordialmente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Dalla sua descrizione non è possibile capire se le manifestazioni di vostra figlia nelle situazioni riportate possano essere legate anche al vostro comportamento nei suoi confronti. Escludendo problemi di natura medica, questa è una cosa che ricorre spesso con bambini di quest'età.

Quindi, la cosa migliore è proprio richiedere un consulto specialistico. Gli specialisti di riferimento sono lo psicologo dell'età evolutiva oppure il neuropsichiatra infantile.

Se si dovesse rendere necessario, sarà eventualmente cura delle suddette figure indirizzarvi verso altri tipi di accertamenti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 340 11
Gentile utente,
le consiglio sicuramente di rivolgersi a uno specialista (psicologo o neuropsichiatra infantile) e affrontare la questione da lei riportata.

E' vero che i bambini possono reagire in maniera a volte parossistica a frustrazioni o eventi per loro stressanti, ma dalla sua descrizione sembra proprio che gli episodi destino in voi genitori preoccupazione.

Non esisti quindi a contattare chi potrà affrofondire la questione e consigliare a lei e al papà della piccola come muoversi.

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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Psicologo attivo dal 2008 al 2016
Psicologo
Gentile utente,
le consiglio di rivolgersi a uno specialista in psicologia dell' eta' evolutiva o a un neuropsichiatra infantile come gia' hanno fatto i miei colleghi; queste figure con dei colloqui accurati potranno capire se la causa sia esogena o indogena e potranno sicuramente consigliarvi su come gestire tali situazioni.

Dott.ssa Delli Noci Claudia
Psicologa
cdellinoci@yahoo.it