Nostalgia per l'università
Buongiorno. Oggi sono tornata nella mia università, e la nostalgia che già sentivo si è acutizzata. Premetto che ho frequentato una facoltà che adoravo in una città grande e interessante. E' stato in assoluto l'unico momento in cui mi sono trovata vicino a gente che almeno un po' poteva capirmi. Mi sentivo al mio posto. Mi era successo anche all'inizio del liceo, ma nel giro dei cinque anni mi ero stufata,invece qui i primi due anni soprattutto sono stati semplicemente perfetti, e ho cominciato presto ad aspettare con grande tristezza il momento della fine. Mi sembrava lontanissimo, invece dopo il terzo anno è andato tutto troppo veloce
Sono anche peggiorate alcune cose (lezioni meno interessanti, il ragazzo che mi corteggiava non frequentava più con me e si era fidanzato, hanno chiuso la mia libreria), però, lo stesso, era tutto così bello. Io sono molto nostalgica in generale, ma non mi è capitato che mi mancasse così tanto qualcosa di specifico così a lungo. Tra l'altro invece tutta la gente che conosco ha detestato la città, i viaggi in treno ecc., invece a me piaceva pure quello. I miei scherzando mi dicono di prendermi un'altra laurea, ma capisco che non sarebbe neanche solo tornarci che mi farebbe felice, io vorrei tornare ad avere diciannove anni. Può far ridere detto da me che ne ho solo 25, ma mi sento così vecchia. Mi sembra che non potrò mai essere felice come sono stata allora. Tra l'altro il primo anno soprattutto è stato una festa, leggevo di continuo e mangiavo fuori senza preoccuparmi di ingrassare. Poi alla fine dell'anno ho realizzato di aver preso 2 kg, e allora sono andata nel panico, perché mi ci è voluta tutta l'estate per smaltirli. Da allora per anni non sono più riuscita a mangiare con serenità, ho sempre contato le calorie, ed è solo negli ultimi mesi che me ne sono più o meno liberata (e peso comunque circa un kg in meno di quando ho cominciato l'università).
Non credo di essere insoddisfatta solo perché adesso non ho altro da fare, mi conosco, lo sarei comunque. Oggi vedevo le matricole e pensavo che io mi sentivo così adulta, e invece hanno proprio un'aria da ragazzini, e mi hanno fatto un'invidia infinita. Mi sembra di vedere la mia versione giovane.
Sono ridotta a invidiare le mie amiche fuori corso, ma neanche questo è vero, troverei patetico anche essere quella vecchia in mezzo ai piccoli. Vorrei solo tornare ad allora, e mi rendo conto che mi è presa una certa fissa per l'estetica (creme/trucco, prima ero fissata solo coi vestiti). Vorrei tanto avere esattamente l'aspetto che avevo sei anni fa, ogni minimo segno del tempo mi manda nel panico. Prima mi piacevo talmente tanto che mi guardavo incantata allo specchio per dei minuti interi, e lo stesso ero maledettamente spaventata all'idea che finisse tutto. E adesso mi sembra che sia finito, e non so che cosa fare. Di solito io mi allontano senza problemi da cose/persone, e poi ho dei rimpianti dopo (tipo dopo un paio d'anni)... perché adesso è diverso? Grazie.
Sono anche peggiorate alcune cose (lezioni meno interessanti, il ragazzo che mi corteggiava non frequentava più con me e si era fidanzato, hanno chiuso la mia libreria), però, lo stesso, era tutto così bello. Io sono molto nostalgica in generale, ma non mi è capitato che mi mancasse così tanto qualcosa di specifico così a lungo. Tra l'altro invece tutta la gente che conosco ha detestato la città, i viaggi in treno ecc., invece a me piaceva pure quello. I miei scherzando mi dicono di prendermi un'altra laurea, ma capisco che non sarebbe neanche solo tornarci che mi farebbe felice, io vorrei tornare ad avere diciannove anni. Può far ridere detto da me che ne ho solo 25, ma mi sento così vecchia. Mi sembra che non potrò mai essere felice come sono stata allora. Tra l'altro il primo anno soprattutto è stato una festa, leggevo di continuo e mangiavo fuori senza preoccuparmi di ingrassare. Poi alla fine dell'anno ho realizzato di aver preso 2 kg, e allora sono andata nel panico, perché mi ci è voluta tutta l'estate per smaltirli. Da allora per anni non sono più riuscita a mangiare con serenità, ho sempre contato le calorie, ed è solo negli ultimi mesi che me ne sono più o meno liberata (e peso comunque circa un kg in meno di quando ho cominciato l'università).
Non credo di essere insoddisfatta solo perché adesso non ho altro da fare, mi conosco, lo sarei comunque. Oggi vedevo le matricole e pensavo che io mi sentivo così adulta, e invece hanno proprio un'aria da ragazzini, e mi hanno fatto un'invidia infinita. Mi sembra di vedere la mia versione giovane.
Sono ridotta a invidiare le mie amiche fuori corso, ma neanche questo è vero, troverei patetico anche essere quella vecchia in mezzo ai piccoli. Vorrei solo tornare ad allora, e mi rendo conto che mi è presa una certa fissa per l'estetica (creme/trucco, prima ero fissata solo coi vestiti). Vorrei tanto avere esattamente l'aspetto che avevo sei anni fa, ogni minimo segno del tempo mi manda nel panico. Prima mi piacevo talmente tanto che mi guardavo incantata allo specchio per dei minuti interi, e lo stesso ero maledettamente spaventata all'idea che finisse tutto. E adesso mi sembra che sia finito, e non so che cosa fare. Di solito io mi allontano senza problemi da cose/persone, e poi ho dei rimpianti dopo (tipo dopo un paio d'anni)... perché adesso è diverso? Grazie.
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gentile ragazza più che una dinamica prettamente esistenziale sarebbe opportuno valutare se siamo in presenza di un disturbo psicopatologico (disturbo dell'umore, dinamica ossessiva)?
Vista l'età le sue elaborazioni cognitive appaiano davvero poco funzionali.
Quindi è tempo di rivolgersi a un terapeuta.
saluti
Vista l'età le sue elaborazioni cognitive appaiano davvero poco funzionali.
Quindi è tempo di rivolgersi a un terapeuta.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta.
Se fosse un disturbo di questo tipo cosa comporterebbe?
Il problema è che non me la sento di andare da un terapeuta, e non mi è possibile riuscirci senza che i miei genitori se ne accorgano, visto che normalmente non esco mai. Non mi va di mentirgli su una cosa così grossa, e al tempo stesso non vorrei nemmeno dirglielo perché mi sembra troppo privato (anche se loro per primi, in certi momenti in cui ero particolarmente giù per altri motivi, mi hanno detto che forse mi farebbe bene).
Tra l'altro mia cugina è andata dallo psicologo per un periodo e in famiglia lo sapevano tutti, e avrei il terrore che qualcuno mi vedesse mentre ci vado (siamo un paese piccolo). Per giunta ho la patente da secoli ma avrò guidato tre volte, all'uni ci andavo in treno. Capisco che detta così sembra che abbia ancora più bisogno di vedere qualcuno... Comunque grazie.
Se fosse un disturbo di questo tipo cosa comporterebbe?
Il problema è che non me la sento di andare da un terapeuta, e non mi è possibile riuscirci senza che i miei genitori se ne accorgano, visto che normalmente non esco mai. Non mi va di mentirgli su una cosa così grossa, e al tempo stesso non vorrei nemmeno dirglielo perché mi sembra troppo privato (anche se loro per primi, in certi momenti in cui ero particolarmente giù per altri motivi, mi hanno detto che forse mi farebbe bene).
Tra l'altro mia cugina è andata dallo psicologo per un periodo e in famiglia lo sapevano tutti, e avrei il terrore che qualcuno mi vedesse mentre ci vado (siamo un paese piccolo). Per giunta ho la patente da secoli ma avrò guidato tre volte, all'uni ci andavo in treno. Capisco che detta così sembra che abbia ancora più bisogno di vedere qualcuno... Comunque grazie.
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Utente
Razionalmente lo so che non c'è nulla di male o di strano, e penso che mi farebbe un gran bene, però in generale tendo a sentirmi in imbarazzo anche per cose minime, e questa non fa eccezione (anche andare dal medico "normale" è una cosa che se appena posso evito). Già solo incontrare dei conoscenti è un piccolo trauma, e io tendo sempre a scappare da quello che mi mette a disagio, e dalle novità, o anche solo dal dover uscire di casa. Molti dei miei problemi secondo me sono dovuti appunto a questo fatto di aver paura dei cambiamenti, anche minimi, quindi è un po' un cane che si morde la coda. Capisco che è una cosa che dovrei superare e che non può riuscirci qualcun altro al posto mio.
La ringrazio tanto per la risposta, comunque.
Cordiali saluti.
La ringrazio tanto per la risposta, comunque.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5k visite dal 16/12/2016.
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