Relazione con ragazza a distanza

Salve sono Riccardo, son di crotone, ho 23 anni e mi sono laureato in ingegneria da qualche mese. Studiando a Milano, sto fuori 8 mesi all'anno ed ormai chiaramente sto perdendo sempre più i contatti con il mio paese giù essendo la mia vita ormai fuori. Quest' estate son sceso giù (come tutte le estati chiaramente) e ad una festa mi è capitato di conoscere una ragazza (amica più o meno stretta di mia cugina) che mi ha preso subito, c'è stata fin subito una scintilla fra di noi ed abbiamo parlato per tutta la sera. Chiaramente anche se abbiamo cominciato a flirtare sin da subito, io mi rendevo conto che la mia vita fosse ormai da un'altra parte e credo anche lei, ma la cosa ancora più incredibile è che lei stava facendo un concorso per entrare nelle forze armate come ufficiale, ed era quasi fatta, infatti adesso sta aspettando solo la conferma per essere chiamata. Noi di tutte queste cose ce ne siam fregati, ci siamo lasciati andare e siamo andati avanti a gonfie vele per 2 mesi; a settembre è arrivato il momento per me di tornare a Milano, e da parte sua non c'era alcuna preoccupazione, si era cosi tanto infatuata dalla relazione che mi diceva che non aveva mai provato l'amore, ma questa era la prima volta...e a dirla tutta era la stessa cosa che stava capitando a me, e che tuttora sentiamo sia io che lei...mi ha anche dimostrato tanto al punto che fra qualche settimana andrà a trovare una sua amica a torino e mi ha detto che ha allungato la vacanza apposta per me, per fare in modo di vederci...adesso la mia situazione è questa, son tanto, ma veramente preso da questa ragazza, ma non la sto vivendo bene, a volte mi capita di aver paura di quello che potrà succedere con tutta questa distanza, sopratutto col fatto che è entrata in un corpo armato dove i regimi son molto rigidi e nemmeno potremmo sentirci molto col cellulare, ho paura che possa cambiar testa li dentro...lei mi dice sempre che è positiva, prova qualcosa di veramente grande per me e andrebbe a morire, ed anzi ha paura per me che possa stufarmi più in la... alcune volte nonostante mi sia laureato puntuale con un bel voto in ingegneria (e sperando in un bel futuro per me) , tendo ad avere complessi di inferiorità nei suoi confronti, immaginandomi una possibile vita con lei un domani (e riconosco che ciò non ha completamente senso) e provo un qualcosa ai confini con un'invidia immotivata e paura per come possa diventare lei. Nel contempo lei mi dimostra molto ed io son preso da morire e vorrei buttarmi...ma non posso continuare a star cosi male...chiaramente non abbiamo alle spalle una storia di almeno un anno, conseguenzialmente non ci conosciamo al 100% entrambi, e tutto ciò oltre che a farmi avere complessi di inferiorità, mi fa anche essere geloso di lei, non conoscendo totalmente tutti i suoi amici ed il suo modo di rapportarsi con gli altri...vivo un malessere perenne durante la quotidianità e non so come risolvere...
grazie anticipatamente...
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, se siete così innamorati , forse è meglio aspettare un pò prima di preoccuparsi tanto.. Vediamo come reggete la distanza, anche da lontano potete vedervi ,parlarvi, poi potete incontrarvi.. Non è chiaro perchè Lei si senta in situazione di inferiorità, brillante, laureato, certo nessuno dei due conosce bene l'altro e il suo ambiente.. datevi tempo... e fiducia, il tempo dirà se questo fuoco è un fuoco grande, fiducioso..avete delle radici comuni e questo non è poco, ci pensi..
Restiamo in ascolto con l'augurio di non sciupare l'incanto che c'è ora , le riflessioni verranno via via..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazzo,
avevi già fatto una richiesta identica circa un mese fa ma sembrerebbe che la situazione non sia cambiata.
Focalizzarsi sul futuro è il modo migliore per perdere il contatto con il "qui ed ora", il presente è l'unica dimensione temporale nella quale possiamo esercitare il nostro potere personale, fare delle scelte, esprimere le emozioni.
Quando instauriamo un legame affettivo inevitabilmente sentiamo di vivere un'esperienza preziosa , ed è comprensibile aver paura di perdere tutto questo, ma non dobbiamo concedere a questa paura il potere di condizionare il presente e il modo in cui lo viviamo, altrimenti ogni pensiero/comportamento sarà una conseguenza di tale paura e, paradossalmente, sarà proprio questa paura a rendere invivibile la relazione affettiva.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it