Ansia e attacchi di panico
Buongiorno,
Sono una ragazza di 24anni in salute che sta passando un periodo un po' cupo in seguito a un lutto e la perdita del lavoro. Da un mese mi sveglio molte volte in uno stato di agitazione sia mentale che fisica. Alcune volte ho paura di uscire di casa perché ho l'ansia che si possa verificare un attacco d'ansia (tachicardia,formicolii, necessita di evadere) Non ne ho mai sofferto prima d'ora e la cosa mi spaventa molto. Volevo sapere se è il caso di consultare un medico o può essere solo un periodo transitorio che posso "migliorare" con la medicina omeopatica. Sono un po scettica nell assumere medicinali che possano creare dipendenza tipo xanax. Ringrazio in anticipo per le risposte.
C.
Sono una ragazza di 24anni in salute che sta passando un periodo un po' cupo in seguito a un lutto e la perdita del lavoro. Da un mese mi sveglio molte volte in uno stato di agitazione sia mentale che fisica. Alcune volte ho paura di uscire di casa perché ho l'ansia che si possa verificare un attacco d'ansia (tachicardia,formicolii, necessita di evadere) Non ne ho mai sofferto prima d'ora e la cosa mi spaventa molto. Volevo sapere se è il caso di consultare un medico o può essere solo un periodo transitorio che posso "migliorare" con la medicina omeopatica. Sono un po scettica nell assumere medicinali che possano creare dipendenza tipo xanax. Ringrazio in anticipo per le risposte.
C.
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Gentile utente, le emozioni che noi proviamo sono informazioni che la nostra mente ci dà rispetto a qualcosa che sta succedendo nell'ambiente intorno a noi. Lei dice di avere paura di :uscire da casa per paura che si possa verificare un attacco d'ansia". Mi chiedo: come mai questa paura? Ha già precedentemente sperimentato episodi/stati di ansia che "contengono" la sintomatologia che ci ha descritto? E ciò la condurrebbe ad evitare proprio l'uscita da casa. Cosa le spaventa di un possibile attacco di ansia?. Se sia un periodo transitorio o meno, lei capisce, che dato che gli utenti on Line sono utenti on Line e non pazienti con cui potersi confrontare vis a vis, diventa utopistico pensare che da questa postazione possa ottenere delle risposte che un collega in carne ed ossa le potrebbe dare. << posso "migliorare" con la medicina omeopatica. (?)>>: idem come sopra. A disposizione per eventuali chiarimenti. Cordialità
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.
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Cara utente,
ci racconta che è un periodo particolarmente impegnativo dal punto di vista emotivo, segnato da una doppia perdita: un lutto e la perdita del lavoro e forse l'ansia è un modo per esprimere il bisogno di fermarsi, di "restare a casa", di occuparsi di sé e darsi il tempo per elaborare quanto è accaduto. La nostra società spesso ci chiede di andare avanti, sempre e comunque, di essere felice ad ogni costo ma non sempre è possibile. Esiste un tempo in cui dobbiamo concederci anche di fermarci, di essere tristi e di starci su questo finchè non passa. Non so se quello che ho scritto può riguardarle, ma in ogni caso, dato la delicatezza del momento che sta attraversando, credo che parlarne con un terapeuta possa aiutarle a capire cosa la sua ansia le vuole dire, cosa le sta chiedendo.
Un caro saluto
ci racconta che è un periodo particolarmente impegnativo dal punto di vista emotivo, segnato da una doppia perdita: un lutto e la perdita del lavoro e forse l'ansia è un modo per esprimere il bisogno di fermarsi, di "restare a casa", di occuparsi di sé e darsi il tempo per elaborare quanto è accaduto. La nostra società spesso ci chiede di andare avanti, sempre e comunque, di essere felice ad ogni costo ma non sempre è possibile. Esiste un tempo in cui dobbiamo concederci anche di fermarci, di essere tristi e di starci su questo finchè non passa. Non so se quello che ho scritto può riguardarle, ma in ogni caso, dato la delicatezza del momento che sta attraversando, credo che parlarne con un terapeuta possa aiutarle a capire cosa la sua ansia le vuole dire, cosa le sta chiedendo.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura De Martino
Psicologa, Psicoterapeuta Relazionale e Familiare
tel 3280273833 - Napoli
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Cara utente, << Secondo lei lo stress e l'agitazione sono responsabili della mia difficoltà a concentrarmi, nausea e agitazione?>>. Stress è un termine fin troppo abusato sia nel comunicare tra persone che, per esempio, sui media. Lo stress non rappresenta la causa/responsabilità di una condizione di malessere ma la sua conseguenza. L'agitazione di cui lei ci parla va sempre contestualizzata all'interno del momento critico che la persona vive. Che emozioni ci sono in questa agitazione che ci porta: Ansia? Rabbia? Tristezza?. << La mia preoccupazione è il fatto che possa avere un altro tipo di problema fisico.>>. Ciò che ci dice con questa frase fa pensare all' ansia che va a braccetto con la paura. Si alleni a dare un nome alle sue emozioni e a riconoscerle come semplicemente emozioni. Eventualmente, anche solo per un consulto o come lei riterrà più opportuno, contatti un collega della sua provincia. L'importante è che sia un collega con cui avere un rapporto "in carne ed ossa" che meglio di chiunque altro che è in questo portale, potrà esserle di aiuto perché la conoscerà di persona. Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 12/12/2016.
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Approfondimento su Ansia
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