Forti crisi di pianto e tristezza diffusa

Buona sera a tutti. Sto scrivendo per chiedere più che un consiglio una sorta di appiglio che mi possa aiutare, perchè davvero non so come fare.
Proprio oggi ho avuto un'altra crisi di pianto e una profonda tristezza che ancora non mi ha lasciato. Dico un'altra perchè mi era già successo molte volte nel corso degli ultimi 3 anni, solo che era da diversi mesi (almeno 5 più o meno) che non mi capitava più. Io non riesco a capire davvero quale sia il motivo di tutto questo, se è normale, oppure no. Perchè a volte può capitare di essere tristi. E capita anche a me. Ma non di esserlo in questo modo. Mi sento morire, è come se niente valesse più la pena di essere vissuto, non ho la forza di affrontare la giornata, di parlare con gli altri, mi sembra tutto inutile e grigio. L'unica cosa di cui ho voglia è dormire per poter stare da sola e non pensare, solo che anche questo mi è difficile. E' una cosa che mi prende di solito appena sveglia e non mi lascia per tutto il giorno. Poi dopo due/tre giorni se ne va e mi sento meglio. Ho pensato di parlarne con un professionista, ma sono cose talmente brevi (non mi durano dei mesi) che quando mi vanno via mi sembra di poter riaffrontare tutto e che non ci sia bisogno di aiuto. Poi ritornano (come questa mattina) e passo le giornate a piangere. Non sono situazioni legate a lutti o cose brutte e drammatiche che mi sono successe, almeno io non riesco a pensare a una cosa che possa giustificare davvero tutto questo. Mi chiedo ma che senso ha? Perchè mi sento così e poi dopo pochi giorni sto di nuovo bene? Infine, quando mi trovo in queste situazioni comincio a preoccuparmi per tutto ... mi sembra che niente sia più a posto, che ogni pensiero riguardo alla mia vita possa essere fonte di problemi e se tutto andasse male?E se non dovessi riprendermi mai più?
Forse non è nulla, ma quando mi succede mi spavento molto.
Grazie mille per chiunque mi darà il suo consiglio.

Anna
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Sto scrivendo per chiedere più che un consiglio una sorta di appiglio che mi possa aiutare, perchè davvero non so come fare.>
Ho pensato di parlarne con un professionista, ma sono cose talmente brevi>
Cara Ragazza,
sono d'accordo che sarebbe il caso di parlarne direttamente con un professionista dati anche i suoi consulti precedenti nei quali le è stato dato lo stesso suggerimento.

A mio parere non si tratta di cercare da qui un appiglio per andare avanti, ma di far fronte in modo efficace a una condizione di malessere che sembrerebbe protrarsi da diverso tempo come testimonierebbero le sue precedenti richieste nelle quali esponeva difficoltà e disagi che tenta di risolvere in modo autonomo.

Cosa la frenerebbe dal chiedere un consulto diretto?









Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signorina, a volte la tristezza, che come lei ci dice è un'emozione "che può capitare di sentire" e con la quale tutti noi conviviamo in alcuni momenti della nostra vita, può fare brutti scherzi e diventare quasi invalidante. Tutto si accompagna ad angoscia, crisi di pianto anche molto forti, sensi di colpa, astenia (mancanza e/o perdita di forze), mancanza di appetito, ipersonnia (tendenza a dormire molto) o insonnia ( tendenza a dormire poco e male). A volte, come dice lei si può avere la sensazione che niente abbia importanza. Da quello che lei ci scrive appare quasi che lei viva in una sorta di ciclicità: alterna giorni in cui è estremamente sofferente e triste a giornate in cui ha la sensazione che tutta la tristezza sia alle spalle e ha voglia di affrontare tutto! Questa è la ciclicità in cui vive. Nei periodi di tristezza che lei vive si innesca anche dell'ansia << comincio a preoccuparmi per tutto ... mi sembra che niente sia più a posto, che ogni pensiero riguardo alla mia vita possa essere fonte di problemi e se tutto andasse male?E se non dovessi riprendermi mai più? Forse non è nulla, ma quando mi succede mi spavento molto.>>  (Ecco qui l' Ansia). Questa ciclicità emotiva e dell'umore che lei sperimenta ritengo che andrebbe indagata in sede specialistica. Contatti un collega specializzato in terapia cognitivo comportamentale anche perché è un gran bel fardello che si porta dietro da 3 anni. Il collega la aiuterà a fare chiarezza sulla sua problematica inquadrando la situazione ed eventualmente potrà proporle un percorso terapeutico che possa giovare alla sua salute mentale e fisica. Lo faccia per il suo bene! Un caro saluto.

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#3]
Attivo dal 2015 al 2020
Ex utente
Gentile Dr.ssa Rinella,
La ringrazio per la risposta allo stesso modo di come ringrazio anche il suo collega.
Semplicemente mi capitano con ciclicità questi momenti di tristezza (non so in che altro modo chiamarla) ma mi capitano talmente di rado che non mi sembrano rilevanti ... quando sto bene. E quindi penso che non mi capiteranno più e che non ho bisogno di nulla. E poi succedono ancora ma a distanza di 5 mesi più o meno. È per questo che ogni volta mi dico "ok questa è l'ultima". Mi sento di poter affrontare la mia vita da sola, senza supporto specialistico. Inoltre, ho sempre paura di sembrare leggermente stupida ... cioè chiedo allo psicologo un consulto perchè sono triste?
La ringrazio di nuovo per il suo interessamento.
Anna
[#4]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<< ho sempre paura di sembrare leggermente stupida ... cioè chiedo allo psicologo un consulto perchè sono triste? >>

Sì sentirebbe stupida a recarsi al pronto soccorso se accidentalmente si slogasse un polso cadendo inavvertitamente?

La possibilità di affidarsi ad uno specialista non è un'ammissione di debolezza oppure incapacità di cavarsela da soli ma è una assunzione di responsabilità verso la propria salute e il conseguimento di benessere

Un saluto