Comunicazione con il partner riguardo al sesso

Salve,
sto con un ragazzo da circa 6 mesi, provo un sentimento molto forte per lui e spesso penso che vorrei passare il resto della mia vita con lui. Tuttavia nella vita quotidiana e nel sesso trovo delle differenze che mi spaventano un po'. Spesso parliamo delle nostre differene nella vita quotidiana e così facendo stiamo trovando punti di incontro o semplicemente ci aiutiamo a capire ed accettare l'uno con l'altro. Personalmente però trovo un po' più difficile comunicare con lui a proposito delle nostra sessualità. Già dall'inizio della nostra relazione lui ha manifestato dei problemi.
E' una persona molto insicura ed emotiva ed il primo problema in assoluto è quello dell'eiaculazione precoce. Lui all'inizio era molto spaventato e credeva che lo avrei lasciato per questo, ne abbiamo parlato, lui ha cercato di informarsi e risolvere il problema da solo con degli esercizi. Io l'ho aiutato cercando di avere pazienza, non facendogli pesare se non riuscivo ad overe un orgasmo, l'ho lasciato guidare il rapporto nel modo che lo facesse sentire più sicuro e a suo agio. Non posso dire che questo problema sia scomparso, ma durante questi mesi si è decisamente alleviato. Ora la lungezza dei nostri rapporti è decisamente aumentata. Recentemente però ha iniziato a manifestare un altro problema che mi crea frustrazione e me ne sento responsabile. Ha iniziato ad avere talvolta problemi di erezione. Questo problema sembra essere molto variabile, a volte percepisco che non riesce ad eccitarsi e lo vedo nervoso, a volte nonostante la sua eccitazione poco prima della penetrazione perde l'erezione. Altre volte è molto eccitato e non ci sono problemi.
Quando non ci vediamo per alcuni giorni o non facciamo sesso per alcuni giorni il suo livello di eccitazione è maggiore ma poi i rapporti sono brevi e non così piacevoli per me. Per non creargli disagio, di solito faccio decidere a lui quando fare o non fare l'amore, ma confesso che forse avrei bisogno un po' più spesso di quanto lui non voglia. Allo stesso tempo ho notato che lui si eccita molto con cose che a me non eccitano molto, gli piace per esempio darmi piccole sculacciate, mordicchiarmi, succhiarmi il collo ripetutamente e questo a volte mi innervosisce un po'. Non posso dire che sia violento o sadomaso, ma decisamente gli piace essere dominante e dimostrarlo. A volte è successo che ha un po' esagerato e mi ha lasciato dei segni sul collo o mi ha fatto un po' male, si è scusato ma non sembrava realmente dispiaciuto, tutt'altro sembrava molto eccitato da questo. Questo devo dire che mi ha un po' preoccupato. Non so se lui abbia fantasie erotiche un "po' sadomaso" con me e sapendo che a me non piace non me lo dice e per questo a volte non riesce ad eccitarsi. Il problema è che a me non piace subrire troppo, al contrario mi piacerebbe essere un po' più attiva. Vorrei parlargli di queste cose e di questi miei disagi ma ho paura che parlandogli potrei solo fare peggio. Avete qualche consiglio?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Ci sono due ordini di problematiche:
Lo stile della vostra sessualità e di vita
L'eiaculazione precoce

Per quanto riguarda la seconda consulti queste letture, se sono state già escluse cause organiche mediante una visita andrologica si dovranno analizzare le altre cause.

https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/119-eiaculazione-precoce.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3854-si-puo-prevenire-l-eiaculazione-precoce-quell-incontrollabile-fretta-del-piacere.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1358-eiaculazione-precoce-e-pensieri-ossessivi-e-catastrofici.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/963-eiaculazione-precoce-primaria-e-mancanza-d-erezione-secondaria.html-

Sulla modalità, personalmente, non credo ci sia molto da fare..
Chi è dominante non può reprimersi, e dovrebbe scegliere l'altra metà del cielo...

Ma parlarne è già un primo, possibile, inizio

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Dr.ssa la ringrazio per la sua veloce risposta.

Il mio ragazzo non si è rivolto ad uno specialista per il suo problema, ha sempre detto che lo avrebbe fatto nel caso non fosse riuscito a risolvere il suo problema. Credo che in fondo lui sappia di avere un problema più psicologico che fisico (dimostrato anche dal fatto che a volte le sue eiaculazioni sono normali).

Il fatto è questo lui continua a ripetermi che con me finalmente lui si sente a suo agio e più sicuro (mi ha riferito di avere difficoltà molto maggiori con alre partner in passato perché si sentiva insicuro e umiliato). Con me di fatto si può dire che ora come ora il problema dell'eiaculazione precoce si presenta molto raramente. Di fatto però lui si sente sicuro quando io gli faccio capire che tutto va bene. Il problema è che non sempre per me va tutto bene. Per me non è un problema se lui è quello dominante nel rapporto (non sono mai stata dominate con nessuno dei miei partner). Vorrei solo che avesse cura di non farmi male e vorrei che il rapporto non fosse solo concentrato sul far eccitare lui solo. A volte gli ho chiesto se poteva fare qualcosa a me che mi avrebbe eccitato, ma ogni volta questo lo ha deconcentrato e ha fatto perdere la sua eccitazione.

Io lo amo, mi piace sotto tutti i punti di vista, non solo fisicamente ma anche mentalment e non vorrei perderlo perché non riusciamo a trovare un'intesa sessuale adeguata, ma questo in certi momenti mi stressa e ne sono consapevole.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
<< Il problema è che non sempre per me va tutto bene.>>

Perciò non è corretto, dal mio punto di vista, fargli credere il contrario.
Non sarebbe di aiuto né a lui né alla coppia fingere una soddisfazione che non esiste, magari per timore di "urtarlo" o di peggiorare i suoi problemi.
Penso, anzi, sarebbe proprio opportuno far chiarezza tra voi due e dentro a ciascuno di voi, altrimenti il rischio è questa situazione vi allontani via via di più.
Se ce la fate, da soli, oppure con l'ausilio di un nostro collega.
Non si tratta solamente di una sessualità più o meno appagante, ma soprattutto dei significati ad essa attribuiti dall'uno e dall'altra e delle dinamiche relazionali che in essa vengono "giocate".

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Scalco la ringrazio della sua risposta, la comprendo e la condivido. Trovo anche io che non sia giusto nascondergli la mia insoddisfazione. Credo fermamente che le cose possano migliorare. Ho la sensazione che lui sia così concentrato a controllare le sue eiaculazioni e a mantenere l'erezione che non riesce proprio a pensare ad altro che a ciò che eccita lui senza pensare che anche io ho i miei bisogni. So che lui ci tiene molto alla mia soddisfazione, per lui è importante tanto quanto per me la sua. Vorrei fare chiarezza con lui ma non so proprio da dove cominciare. Come dicevo ogni volta che gli ho detto di provare a fare qualcosa che piaceva a me lui ha perso la sua eccitazione e l'unica volta che gli ho provato a dire che ero preoccupata per poco non scoppia a piangere. Credo che abbia interpretato il mio chiedere come un sintomo di insoddifazione e questo lo ha frustrato enormemente. Come potrei dirgli in modo non offensivo che credo opportuno dovremmo rivolgerci ad uno specialista, nonostante tutto il suo impegno? Forse la cosa si risolverebbe anche solo con il consulto di un andrologo, ma forse entrambi abbiamo bisogno anche di un consulto psicologico. In questo caso a chi dovremmo rivolgerci specificatamente ad un sessuologo o ad uno psicologo?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Se ciò che a lui sta a cuore è una buona "prestazione" (e, di conseguenza, la sua soddisfazione) , parte già da un presupposto quantomeno pericoloso... Una prima importante distinzione sta tra l'avere un rapporto e il fare l'amore: cambia totalmente la prospettiva con cui si osservano le cose, e ciò muta anche i giudizi che su di esse abbiamo.
Le allego un articolo in merito:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1852-ansia-da-prestazione-e-spectatoring.html

Una visita andrologica (soprattutto se non ne è mai stata effettuata una, e indipendentemente dalle problematiche qui descritte) sarebbe bene farla, così come -presumo- Lei periodicamente ne fa una ginecologica.

Per una consulenza sessuologica (potrebbero anche essere sufficienti solamente un paio di sedute...) potete rivolgervi ad uno psicologo psicoterapeuta che si occupi di coppie, se preferite con una specifica formazione in sessuologia clinica.

Saluti.
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Utente
Utente
Dr.ssa Scalco la ringrazio ancora della sua risposta e grazie per la l'interessante articolo, l'ho trovato molto utile. Cercherò di parlare un po' con il mio partner e decideremo insieme il da farsi. Credo che sia importante sia per lui che per me parlare con qualcuno, perché sento che questo è il gradino che manca alla nostra relazione.

Grazie ancora, e cordiali saluti!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Ho la sensazione che lui sia così concentrato a controllare le sue eiaculazioni e a mantenere l'erezione che non riesce proprio a pensare ad altro "

Quando c'è una problematica auto gestita, alla meno peggio, tutto diventa meccanico, egoistico, ginnico...manca del tutto la dimensione relazionale e di scambio.
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Utente
Utente
Dr.ssa Rondone la ringrazio per la sua risposta, ha proprio ragione. Il problema è anche che noi non viviamo in Italia e nella città in cui viviamo non ci sono così tanti specialisti in questo campo. All'inizio della nostra relazione lui ha provato a contattare un paio di medici ma lo hanno rifiutato perché al momento troppo pieni, così si è dato un po' per vinto e ha lasciato perdere. Proverò a convincerlo a continuare a cercare.

Cordiali saluti
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