Disgrafia, diagnosi

Buongiorno a tutti Dottori e grazie per il supporto che fornite attraverso il sito.

Le maestre mi hanno consigliato di andare a far valutare mio figlio per possibile disgrafia.
Volevo chiedere, per curiosità personale, di solito i test di disgrafia come si svolgono?
Per la valutazione verrà chiesto a mio figlio di scrivere e poi dal manoscritto verrà creata una diagnosi? Si tratta di soli test di scrittura o anche disegno?

Non sono preoccupata, vi scrivo solo perché sono interessata e incuriosita. Ringrazio a tutti quelli che avranno tempo e voglia di rispondermi in maniera più approfondita dato che online non trovo nulla in materia.
Grazie mille
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Buongiorno signora, da questa postazione è difficile rispondere alle sue domande dato che ogni specialista che si occupa di età evolutiva utilizza strumenti che ritiene opportuno sia rispetto al paziente sia alla formazione seguita. Le consiglio un/a collega specializzato/a in terapia cognitivo comportamentale con perfezionamento in età evolutiva. Cordialmente

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
La ringrazio dottore per la risposta,

io però non cercavo uno psicoterapeuta, quel che chiedevo era più che altro:
-1- per curiosità personale, di solito i test di disgrafia come si svolgono? (da quanto so vi è uno schema standard)

-2- Si tratta di soli test di scrittura o anche disegno? Per la valutazione verrà chiesto a mio figlio di scrivere e poi dal manoscritto verrà creata una diagnosi o si usano anche altri test?

Grazie a tutti i dottori che risponderanno.
Buona serata.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile signora. Le ho proposto un terapeuta perché lo psicoterapeuta è prima di tutto specializzato in psicologia. Nel suo caso le consiglio un collega con perfezionamento in età evolutiva.

Andiamo con ordine rispetto a quello che lei ci chiede sperando di risponderle in modo a lei soddisfacente.

La valutazione della disgrafia passa per i medesimi momenti:

1) Generalmente ci si accorda per un primo colloquio in cui vengono raccolte le informazioni sul bambino ( questa è chiamata: anamnesi), che comprendono notizie sulla vita del bambino, sulla sua storia e sul suo sviluppo. Durante questo primo colloquio il professionista si orienta per la valutazione, raccogliendo notizie importanti per la conduzione del colloquio, fra cui eventuali problematiche scolastiche, familiari  ed emotive.

Lo specialista può scegliere di fare alcuni incontri da solo con il bambino. Farlo disegnare. Parlare un po con lui etc. Tutto questo perché si possa creare una buona alleanza tra specialista e bambino. Fondamentale perché quest'ultimo sia sereno e non preoccupato al momento delle somministrazioni dei test.

Per lo svolgimento del primo colloquio non è necessaria la presenza di entrambi i genitori, anche se, è consigliabile

2)A questa fase segue la valutazione degli apprendimenti, che comprendono una serie di test standardizzati, appositamenti creati per valutare puntualmente delle abilità. I test devono essere standardizzati per poter indagare efficacemente le abilità.
Le prove da somministrare per valutare la disgrafia sono spesso legate a quelle per la valutazione della disortografia.

I test e/o scale di valutazione utilizzate comprendono generalmente (ovviamente tutto questo a discrezione del collega)

*"Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva in età evolutiva, Firenze, OS"
*“Batteria per la valutazione della scrittura e della competenza ortografica”
*Prove di lettura e scrittura (chiamate prove MT)
*Batteria per la verifica degli apprendimenti e la diagnosi di dislessia e disortografia,
*Test BHK - Scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva

Qui le ho menzionato gli strumenti che vengono utilizzati. Ciò non vuol dire che il collega ritenga di somministrarli tutti.

Dopo aver concluso il percorso diagnostico, si arriva ad una diagnosi clinica. La diagnosi rispecchierà il parere del professionista. È lo specialista in età evolutiva che formula una diagnosi, in base a giudizi clinici. In linea generale,si può considerare che per porre una diagnosi bisogna considerare vari aspetti del bambino, fra cui intelligenza, background culturale, percorso scolastico, sviluppo linguistico, eventuale esposizione a più lingue, background della famiglia.

Spero di essere stato esaustivo.

Un saluto

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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie dottore è stato davvero paziente e dettagliato e ho compreso tutto.

Le volevo infine chiedere un'ultima cosa: mentre per dislessia e discalculia (altri noti DSA) riesco a capire che sia più facile fare dei test standardizzati: se uno sbaglia un calcolo o a riconoscere le lettere è facile riconoscerlo. Per la disgrafia non è un po' soggettiva la diagnosi (trattandosi di un grafema e un tratto di penna)? Voglio dire: quali sono i tratti per cui una scrittura è ritenuta disgrafica, è difficile e soggettivo identificare un tratto; in queste batterie di test vi sono segnalati tratti disgrafici e come riconoscerli?

Ovviamente chiedo queste cose perché essendo ignorante in materia, ma curiosa, mi piace informarmi, non sono critica ma cerco di capire. Spero possa ancora esser esaustivo come prima :)

Grazie ancora a lei e a tutti quelli che interverranno.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Cara signora. La diagnosi di disgrafia si compone di strumenti standardizzati e validati come le ho detto sopra, ma anche del parere dello specialista che li somministra. Come le ho scritto :
"per porre una diagnosi bisogna considerare vari aspetti del bambino, fra cui intelligenza, background culturale, percorso scolastico, sviluppo linguistico, eventuale esposizione a più lingue, background della famiglia."

Quindi si può dire che una diagnosi di dsa non si avvale di soli test ma anche della soggettiva preparazione dello specialista. Le faccio un esempio, il primo che mi viene in mente. Se lei fa un emocromo e le vengono fuori i globuli bianchi alti, non necessariamente questo parametro si accompagna ad una infezione se gli altri valori, a giudizio del medico che vede gli esami, stanno nel loro range di normalità.

Conclusione? Le diagnosi cliniche, no solo per i DSA, hanno una buona percentuale di oggettività ma anche una sufficiente dose di soggettività che valuti il quadro clinico che ne deriva, nel suo insieme.

<< in queste batterie di test vi sono segnalati tratti disgrafici e come riconoscerli?>> assolutamente si altrimenti non avrebbero senso di esistere ed essere somministrati.

Cordialmente
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie ancora per le informazioni e la risposta Dottore.

Certamente come dice c'è sempre la soggettività dello specialista :)

Mi diceva inoltre: <<assolutamente si altrimenti non avrebbero senso di esistere ed essere somministrati.>>
In effetti mi chiedevo proprio questo, perché ripeto, da ignorante non capivo come funzionasse l'analisi grafica, sostanzialmente se ho ben capito vi son delle linee guida/parametri di riconoscimento?

Grazie ancora.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Esattamente! I manuali dei test per i DSA seguono specifiche linee guida avvalorate da parametri di riconoscimento grafico (come nel caso di disgrafia e disortrografia)

Buona serata e in bocca al lupo!
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Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie mille, buone feste!
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Serenità