Genitore offensivo
Salve, il comportamento di mio padre mi spinge a chiedere un consulto. Non ha mai avuto un carattere facile. Fuori è gentile e disponibile, ma in famiglia è sempre scontroso. Io sono la sua unica figlia, ma da molti anni non abbiamo un buon rapporto..anzi direi non abbiamo alcun rapporto! Abbiamo caratteri troppo diversi che ci hanno sempre portato a litigare, quindi praticamente non ci parliamo per evitare discussioni. Con mia madre non va d'accordissimo, ma fra alti e bassi stanno insieme da 35 anni. Sia io che lei abbiamo notato che lui si arrabbia per delle futilità, ha delle esplosioni di ira in cui urla, dicendo anche cose pesanti, e poi dopo qualche ora gli passa da solo. Quando le liti coinvolgono me, si lascia andare a frasi pesanti. Ad esempio, oggi parlavo con mia madre del fatto che volevo disfarmi di alcuni oggetti e stavo provando a venderli online. Ha iniziato a dire che alla mia età dovrei parlare di cose più serie. Io ho risposto arrabbiata (primo perché lui non sa a cosa penso, cosa faccio, nelle mie giornate, non può certo basarsi su queste conversazioni leggere per giudicarmi, poi perché credo sia normale anche parlare di cose futili!), lui si è alterato ancora di più e da lì è arrivato a offendermi su cose ben più importanti. Più di una volta mi ha detto "è meglio che sto zitto altrimenti dico che cosa sei tu per me, che cosa penso di te", alludendo al fatto che sarei una fallita perché ho 34 anni e vivo ancora con loro, mi rinfaccia sempre il fatto di non aver una mia indipendenza. In realtà io lavoro da quando ho 21 anni, sono fidanzata e solo grazie al mio lavoro e tanti sacrifici (fra cui rinunciare alla famosa indipendenza) ho potuto non solo acquistare una casa completamente da sola, ma anche avviare una 2a attività. Abito con loro perché io e il mio ragazzo stiamo cercando un'altra casa, più adatta alle nostre esigenze, e non l'abbiamo ancora trovata, ma abbiamo già annunciato che vogliamo sposarci. Mi rinfaccia il fatto che mi mantiene, spesso dice "a una certa età i figli se ne devono andare", ma non mi ha mai detto "brava, hai comprato casa!" (cosa che lui non ha mai fatto), anzi qualche volta ha definito i miei risparmi "4 soldi", ma io questi 4 soldi (che comunque mi sono guadagnata) ho saputo gestirli e farli fruttare, e in ogni caso lui non mi ha mai aiutato economicamente, quindi come può sminuire il frutto del mio lavoro? Insomma, non ha mai avuto una parola buona nei miei confronti, al contrario in questi momenti malcela la sua opinione verso di me. Mia madre dice che è sempre stato così anche da giovane: scatti di ira del tutto sproporzionati, seguiti da calma. Come se avesse bisogno di sfogare. Ma è normale dire certe cose alla figlia? Non so se ci siano gli estremi per parlare di bipolarismo, o altri disturbi. Io non ho figli ma credo che dire certe cose a un figlio significhi minare la sua autostima, renderlo insicuro e compromettere i suoi rapporti interpersonali. Come posso "difendermi" da certe parole?
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Gentile utente,
noi conosciamo il papà solo per quanto Lei ne riferisce.
Due sue affermazioni sono certamente corrette e azzeccate:
<< il fatto che mi mantiene,
"a una certa età i figli se ne devono andare"<<.
Riguardo alla prima, voglio pensare che Lei mensilmente versi loro una cifra corrispondente alle spese sostenute da loro per Lei (cibo, bollette, ecc..)., considerato che ha un reddito.
Riguardo alla seconda, al termine dell'età evolutiva i figli sono pronti per uscire dalla famiglia di origine e lo devono fare, tranne in gravi casi.
In questo modo la coppia genitoriale torna ad avere i propri spazi e a gestirsi in autonomia.
Non sappiamo se gli scoppi di ira paterni abbiano a che fare con una rabbia accumulata (forse anche nei Suoi confronti), con un caratteraccio, con l'abuso di sostanze o altro.
Ma Lei deve pensare a sè, a fare LEI le cose giuste; tra queste non entra il porre diagnosi sul proprio genitore; riflettere su di sè, sì.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile utente, questo papà sembra avere nei suoi confronti delle cose , dei problemi che andrebbero con calma esplicitati. Penso anch'io , con la Collega che una partecipazione sua , alle spese e ai costi di famiglia, sarebbe doverosa e necessaria e magari migliorerebbe il clima familiare.. Brava lei a lavorare mettere da parte , forse ora è anche il tempo di spiccare il volo e vivere col suo fidanzato , in una casetta .. possibile.. piuttosto che aspettare in questo clima tempestoso di poter raggiungere una casa più bella.. Papà con un caratteraccio certo, ma forse ha possibilità limitate, e pensa che i figli pur amati ,ad un certo punto devono vivere e avere una loro vita indipendente, teme una sua alleanza con la madre da parte sua.. cerchi di vedere la situazione da questo punto di vista , diverso, e vedrà che le cose si appianano..
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.1k visite dal 08/12/2016.
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