Tanatofobia

Buonasera, sono un ragazzo di 30 anni che scrive per trovare una soluzione allo stato di malessere in cui si sente in questo momento che perdura da qualche mese ormai. Tutto è cominciato lo scorso luglio con la morte improvvisa dopo 4 giorni di agonia del mio cane (un membro della famiglia, come un fratello). In quei giorni averlo visto soffrire è stata una cosa straziante che mi ha portato per la prima volta a quello che penso sia stato un attacco di panico: difficoltà respiratorie, giramenti di testa, convulsioni, fino a non avere più il controllo del proprio corpo. Il cane di notte ansimava e per questo non riuscivo a dormire. Vivendo ancora con i genitori ho preferito andare a dormire dalla fidanzata per cercare di non pensarci, di non sentirlo. L'indomani mio padre mi telefonò per dirmi che il cane la notte è mancato, nello stesso istante ho sentito un senso di pace, di sollievo fino a non pensarci più.
A settembre, dopo esami di routine, a mio nonno è stato diagnosticato un carcinoma polmonare che lo sta via via consumando, con perdita di peso e tutto quello che il suo decorso porterà. La sensazione di angoscia, di tristezza, di paura è tornata più forte di prima e ormai mi accompagna giorno per giorno da ormai tre mesi. Il Medico Oncologo ha rassicurato, visto lo sviluppo del tumore, che mio nonno non morirà per quel problema ma per altri fattori dovuti all'età (ha 85 anni). La cosa non mi ha minimamente sollevato, vederlo sempre più magro e triste mi butta sempre più giù; a tal punto che ho perfino un rifiuto nel voler affrontare la cosa andandolo a trovare per un abbraccio o per due parole, finendo per comportarmi come mi sono comportato con il cane, ovvero fuggendo.
Ho il supporto di genitori, sorella, fidanzata e qualche amico che mi ripetono che la morte è una cosa normale con la quale bisogna saperci convivere ed affrontarla; cosa che non riesco a fare visto che il pensiero mi condiziona le giornate in tutti i suoi momenti. Non ho più avuto attacchi di panico ma solo e sempre un grande senso di angoscia.
La mia richiesta di consulto è riferita a quello che presumo sia "tanatofobia" leggendo i vari consulti di altri utenti, ma non ne sono sicuro. Non so se sto cercando una cura o semplicemente un parere di un professionista.
Ringraziando saluto cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Non so se sto cercando una cura o semplicemente un parere di un professionista
>>>

Le sue parole racchiudono perfettamente l'atteggiamento evitante di chi ha paura di qualcosa. In realtà lei probabilmente non sta cercando né l'una né l'altra cosa. Quello che sta cercando sono rassicurazioni, ovvero la tentata soluzione più ricorrente fra gli ansiosi.

Solo che le rassicurazioni NON conducono verso la soluzione del problema ansia, ma lo alimentano e ne sono esse stesse espressione.

Ma al di là di tutte le informazioni che ci ha fornito, quello che le serve è probabilmente una cura per l'ansia. Dal punto di vista psicoterapeutico le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta ad approccio attivo e focalizzato, ad esempio comportamentale o strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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