Coprofilia

salve a tutti,
premetto che anche scrivere in totale anonimato della mia "mania" mi causa non poco imbarazzo.
Da almeno 10 anni ho sviluppato questa perversione. Si è sempre manifestata in modo ciclico, alternando periodi in cui non penso ad altro, a periodi durante i quali provo quasi ribrezzo. Inizialmente mi è capitato di praticare utilizzando i miei escrementi, ma adesso non lo trovo più eccitante, immaginare di farlo con una donna mi eccita molto di più.
Da circa 1 anno sto con una splendida ragazza di cui sono parrcchio innamorato (in realtà ci frequentiamo da 5 anni, ma solo nell'ultimo abbiamo deciso di stare insieme in modo ufficiale). Non ho mai rivelato la mia perversione per paura di non essere compreso o addirittura allontanato. Inizialmente anche lei era protagonista nelle mie fantasie, ma da quando abbiamo stretto i rapporti, la perversione si era assopita. Adesso è ritornata più forte di prima, ma nei miei pensieri non c'è più lei ma altre donne e spesso c'è la mia ex. E quando entro in questi cicli, sempre periodici, non riesco a fare l'amore con la mia ragazza. Non provo soddisfazione.
Vorrei liberarmi di questa cosa, ma non so da dove cominciare
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Caro signore, la sua richiesta di aiuto è più che comprensibile come lo è l'imbarazzo (vergogna?) che lei esprime nel parlare e scrivere del suo malessere. Oltretutto lei ci dice di "volersi liberare da questa cosa" e già questo suo pensiero propositivo è molto vantaggioso per lei perché ci fa capire che lei è consapevole del problema e pronto per un eventuale percorso di "disintossicazione" (mi passi il termine) da questa sua tendenza. Veniamo al dunque. La strada che le consiglio vivamente di seguire è questa. Senza nessuna vergogna o imbarazzo, contatti un bravo psichiatra per impostare insieme una diagnosi e un eventuale percorso psicofarmacologico (ovviamente quest'ultimo a discrezione del medico) e poi uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, con il quale indagare a fondo la sua problematica e stabilire un percorso terapeutico utile alla sua salute. Un caro saluto

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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Utente
Utente
Gentile Dr Pizzoleo, la ringrazio per la risposta celere. Avevo il timore che venisse indicata proprio la strada descritta. Non sarà facile per me superare l'imbarazzo, a maggior ragione se la strada potrebbe prevedere un percorso farmacologico, cosa per la quale sono fortemente contrario.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Carissimo, non abbia timore della strada consigliata. Vede, noi psicologi, psicoterapeuti e psichiatri siamo come piloti in una gara di rally perché sappiamo guidare, lei invece è il co-pilota che con la cartina in mano ci indica la strada, le curve anche quelle più difficili, ci dice dove andare e dove non.... Lei ha in mano la cartina stradale della sua vita e dirà a noi dove andare. Un'altra cosa: non pensi che necessariamente uno psichiatra debba darle dei farmaci e che se anche fosse, non abbia riluttanze ad un eventuale prescrizione farmacologica perché, se ben monitorato e seguito le assicuro che non avrà problemi di nessun tipo. Sappia che adesso sta vivendo un momento di ansia che la conduce a provare imbarazzo e vergogna nel parlare del suo malessere. Ma, c'è un grande e bel "ma", noi terapeuti non giudichiamo nessuno, nemmeno per quello che all'utente può apparire come eccessivamente spiacevole da riferire. Prenda in mano la sua vita e cerchi di seguire scrupolosamente la strada che le ho accennato. A disposizione per eventuali chiarimenti. Un caro saluto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317