Il mio ragazzo e la sua ansia

Salve a tutti, volevo chiedere un parere su come comportarmi con il mio ragazzo in una situazione che per me è diventata ormai difficile da gestire.
Abbiamo 22 anni e siamo fidanzati da circa un anno e ci vogliamo molto bene il problema è che lui ultimamente è sempre depresso.
Ha quello che io penso siano attacchi di panico, con pianti e urla, si annoia di tutto e appena io mi allontano o sono fuori città lui diventa possessivo e inizia a dire che sta male perche si sente fallito e depresso.
Lui da la colpa a questo suo umore a se stesso dicendo che è incapace di tutto.
Spesso mi ha espresso di voler morire e di sentirsi inferiore a tutti.
Tutto ciò dura due o tre giorni in maniera accentuata se io esco o lavoro e poi si calma e torna tutto alla normalità.

La mia preoccupazione più grande è che possa fare qualcosa di pericoloso. E mi sento sempre in dovere di farlo star bene.
Cosa gli posso suggerire di fare? Parlare con un medico ?
Ha provato (detta sua non ho prove certe) a fare una seduta da uno psicologo ma poi ha lasciato per la paura di essere giudicato.
Io cerco sempre di stargli vicino di farlo tranquillizzare.
Ma sono arrivata al punto di sentirmi sotto pressione e di sentire questo peso difficile da sostenere .

Grazie ancora in anticipo
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<Ma sono arrivata al punto di sentirmi sotto pressione e di sentire questo peso difficile da sostenere . E mi sento sempre in dovere di farlo star bene. >

Gentile Utente,
comprensibile se le dinamiche di coppia sono quelle descritte.
Lei non può, nonostante sforzi e buona volontà, vicariare l'apporto di un professionista, anzi probabilmente fino a quando lei per il suo compagno rappresenta anche una stampella a cui aggrapparsi per tamponare il suo malessere sarà difficile che lui cerchi l'aiuto opportuno.

Dunque se tiene presente e riflette su quanto potrebbe da parte sua rinforzare le dinamiche descritte all'interno della coppia e l'atteggiamento del suo ragazzo verso di lei, potrebbe giungere a conclusioni importanti.
D'altra parte continuando così non sta male solo il suo partner e finisce per non curarsi, ma anche lei avverte il peso dell'oppressione e di doveri che non le spettano.
<Ha provato (detta sua non ho prove certe) a fare una seduta da uno psicologo ma poi ha lasciato per la paura di essere giudicato. >
Che sia vero o no, spesso si trovano alibi per non curarsi, finchè c'è qualcuno disponibile a sopportare.
Lo psicologo non giudica, ma ascolta con empatia e assenza di giudizio e, tra l'altro, non esiste un solo specialista, ad esempio.

Cordialità


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Attivo dal 2016 al 2022
Ex utente
Prima di tutto grazie mille dottoressa.
Lei che mi consiglia di fare ? Cercare di non essere il suo punto di riferimento ?
Spero solo che si convinca a parlare con uno specialista.
Cordiali saluti
[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Rilegga quanto ho scritto nella replica precedente poiché assecondando le sue richieste finisce per rinforzare il problema, non risolverlo.
Se il suo ragazzo continuasse così e lei si sentisse in difficoltà, potrebbe anche pensare a un consulto di coppia, sarà poi lo specialista che incontrerete a indicare la strada migliore per risolvere.

Cordialità

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