Problemi con ragazzo, mi sento trascurata
Buongiorno,ho 25 anni, sono fidanzata da 6. Ultimamente ci siamo avvicinati ancora di più, quando siamo insieme va tutto bene, ma io al tempo stesso mi sento trascurata.Tipo ieri, ha avuto un imprevisto al lavoro e mi ha detto che doveva passare la serata a mettersi in pari, quindi non potevamo uscire. Non mi rende felice ma ok. Però mi ha telefonato mentre stava andando in palestra. Davo per scontato che la saltasse,invece no, molla me da sola ma lì ci va. E già non ci siamo visti domenica perché vedeva gli amici. Cosa che mi dà fastidio, ma capisco benissimo di essere esagerata, quindi faccio finta di niente. I miei non hanno mai avuto dei veri amici, mio padre nessuno, io niente amici stretti, molto timida, e lo capisco che sono io quella sbagliata. I suoi hanno amici. Però mi sento morire se penso che quando vivremo insieme una volta a settimana farà serata coi ragazzi. Non sono gelosa, anche perché stanno a casa (e cmq mi fido), ma fino a un anno fa si doveva laureare, e quindi li vedeva tipo 6 volte l'anno.Mi fa star male che senta il bisogno di vedere altre persone a parte me, temo.Non gli ho mai fatto intuire questo disagio, perché capisco che è un problema mio, però sulla palestra ho dubbi. Esagero anche qui? Gli anni scorsi non andava nemmeno lì, aveva smesso x lo studio Tra l'altro sta facendo muscoli ed è vanitoso, mi chiede se si notano e a me sembra una cosa da bambini. Dice che lo fa per sè e per piacere a me. Io preferirei che non me lo dicesse, se io mi sforzo di essere carina (anche) per lui non voglio certo che lo sappia, e mi sembra strano che a lui non dia fastidio. Lui è molto aperto, io invece rimugino, quindi arriviamo al paradosso: lui mi dice appena qualcosa lo preoccupa, io mi tengo dentro cose che mi fanno piangere -se poi gliene parlo è ragionevole e carino, ma gliene parlo tipo 1volta ogni10.Ha smesso anche di mandarmi la buonanotte. Dicono che è normale dopo anni, ma mi sento triste. Io mi sforzo di non fargli mancare le stesse attenzioni che gli ho sempre dato, perché lui non ci pensa? Mia madre -secondo me sbaglia- dice che dovrei far finta di niente e poi punirlo essendo fredda,ma mi sembra una cosa manipolatoria. E d'altra parte mi sento manipolatoria anch'io, perché non gli dico nulla anche per non diventare la fidanzata strega, perché voglio tenerlo legato. E' stato il mio primo ragazzo in assoluto, e io lo stesso per lui.Io in questo periodo sono sempre a casa con i miei perché ho finito l'università (di cui ho nostalgia) e non ho un lavoro. Sto pubblicando la tesi, qualcosa ho fatto, però vorrei tanto avere impegni da contrapporre ai suoi. E invece io non sono mai stata una a cui piaceva uscire di casa, mi pesa proprio. Leggo, guardo film, vedo lui,a volte shopping, stop. Le amicizie femminili mi sono sempre sembrate inutili, quelle maschili utili nella misura in cui mi ammiravano. L'unico amico che abbia avuto era innamorato di me, ha smesso di cercarmi appena si è fidanzato. Ah,se serve, sono figlia unica.
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"Le amicizie femminili mi sono sempre sembrate inutili, quelle maschili utili nella misura in cui mi ammiravano."
Gentile Utente,
Sembra, dal suo racconto, che lei cerchi ammirazione, supporto, conforto...
Un partner non è una stampella, ma un compagno di vita.
L'amore e l'approvazione si imparano in famiglia, da come siamo stati amati, rinforzati, cresciuti...
Se le manca qualcosa a livello di autostima, o soffre di dipendenza affettiva, è quello che deve risolvere, per recuperare in qualità di vita e per non appesantire la sua coppia.
Le allego del materiale da potere consultare
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Gentile Utente,
Sembra, dal suo racconto, che lei cerchi ammirazione, supporto, conforto...
Un partner non è una stampella, ma un compagno di vita.
L'amore e l'approvazione si imparano in famiglia, da come siamo stati amati, rinforzati, cresciuti...
Se le manca qualcosa a livello di autostima, o soffre di dipendenza affettiva, è quello che deve risolvere, per recuperare in qualità di vita e per non appesantire la sua coppia.
Le allego del materiale da potere consultare
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Utente
La ringrazio molto per la risposta, ho letto il materiale. Mi ci ritrovo abbastanza. All'inizio la molla principale che mi ha fatto interessare al mio ragazzo è stata (oltre al fatto ovviamente che mi piaceva parlarci ecc.) che mi trattava come una principessa e mi sembrava di "andare sul sicuro" mettendomi con lui, perché a detta di tutti ero molto più bella io (anche se mi piace, non è stato certo il suo aspetto a colpirmi, a parte le mani e i capelli). Non era nata necessariamente come una storia seria, anche se mi immaginavo bene sposata con lui, poi pian piano mi sono innamorata, e da un paio d'anni a questa parte mi sembra che i "rapporti di forza" si siano capovolti, cosa che non mi piace.
Però al tempo stesso io tendo a essere molto materna, spesso e volentieri lui si appoggia a me, io invece non gli parlo molto dei miei problemi. Questo è compatibile con il quadro da Lei descritto?
E soprattutto, non mi definirei proprio una persona con bassa autostima, anzi, semmai tendo a sentirmi superiore agli altri. Ho avuto un'ottima infanzia e i miei mi adoravano e mi viziavano, lo fanno tuttora... e allora? Grazie ancora
Però al tempo stesso io tendo a essere molto materna, spesso e volentieri lui si appoggia a me, io invece non gli parlo molto dei miei problemi. Questo è compatibile con il quadro da Lei descritto?
E soprattutto, non mi definirei proprio una persona con bassa autostima, anzi, semmai tendo a sentirmi superiore agli altri. Ho avuto un'ottima infanzia e i miei mi adoravano e mi viziavano, lo fanno tuttora... e allora? Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 06/12/2016.
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