Psicoterapia per attacchi d'ansia e contrindicazioni Xanax
Salve a tutti.
Da parecchio tempo soffro saltuariamente di attacchi di panico (in realtà più che altro li definirei attacchi d'ansia). Ho 21 anni e, in un modo o nell'altro, ne ho sempre sofferto, anche da bambino: quando sono in situazioni "scomode", da cui non posso fuggire, quando sono sono in spazi aperti, quando so che andarmene a causa di un malore mi creerebbe problemi...
Certo, va a periodi: a 14-19 anni, per esempio, stavo discretamente bene (leggeri attacchi sempre presenti, ma non mi sentivo "bloccato"). Negli ultimi anni però il problema si è ripresentato, e dopo un attacco d'ansia meno di due mesi fa (totalmente ingiustificato visto che ero a casa e stavo per andare a letto) mi sono deciso ad andare da uno psicologo. Speravo non mi suggerisse di assumere farmaci (anche perchè uno psicologo non può prescriverne), e invece mi è stato detto che praticamente è necessario, nel mio caso, perchè altrimenti continuerò ad evitare in eterno certe situazioni. Comunque mi ha fatto andare dal mio medico di base (con cui ha comunicato telefonicamente) perchè mi prescrivesse dello Xanax in gocce.
Per me è seriamente uno sforzo inumano anche solo convincermi ad assumerlo, anche perchè io speravo che andare da uno psicologo significasse anche poter fare a meno di farmaci simili. Inoltre mi da un fastidio incredibile l'idea di dipendere da una sostanza.
Al momento un mio problema era il non riuscire ad andare all'università (ci metto quasi un'ora in auto, e evitavo di andarci proprio per paura di stare male lontano da casa), quindi lo psicologo mi ha suggerito di assumere 8 gocce di Xanax la sera prima, e poi 8 gocce una volta arrivato all'università (appena sceso dall'auto). In pratica, 8 gocce al bisogno, e mi ha anche detto che mi farà scalare nel tempo fino ad annullare la dose.
Solo che qui ho alcune perplessità: stando allo specialista lo Xanax non creerebbe problemi di dipendenza, assuefazione o riflessi rallentati, ma come faccio a crederci se proprio nel foglietto dello Xanax c'è scritto il contrario? Capisco che la dose a me consigliata è ridicola rispetto a quella minima, ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea che potrei diventare dipendente dalla sostanza, che potrebbe crearmi problemi di astinenza e che potrebbe seriamente rendermi pericoloso al volante (anche considerando che mi capita spesso di essere assonnato già di mio, per colpa della cervicale che spesso mi disturba il sonno).
Insomma, io sono perplesso e non riesco (per colpa del mio carattere, lo ammetto) a fidarmi al 100% delle parole dello specialista, anche perchè mi sembra che le sedute (per ora sono alla quarta, una alla settimana) siano sempre strutturate in:
-Domande su di me (in pratica mi sento porre in modi sempre diversi la domanda "quando è che ti viene l'ansia");
-Convincermi a prendere lo Xanax, nelle modalità suggerite.
Dite il farmaco non è terribile come penso, e che l'inizio di una psicoterapia è sempre così, oppure ho ragione ad essere scettico?
Da parecchio tempo soffro saltuariamente di attacchi di panico (in realtà più che altro li definirei attacchi d'ansia). Ho 21 anni e, in un modo o nell'altro, ne ho sempre sofferto, anche da bambino: quando sono in situazioni "scomode", da cui non posso fuggire, quando sono sono in spazi aperti, quando so che andarmene a causa di un malore mi creerebbe problemi...
Certo, va a periodi: a 14-19 anni, per esempio, stavo discretamente bene (leggeri attacchi sempre presenti, ma non mi sentivo "bloccato"). Negli ultimi anni però il problema si è ripresentato, e dopo un attacco d'ansia meno di due mesi fa (totalmente ingiustificato visto che ero a casa e stavo per andare a letto) mi sono deciso ad andare da uno psicologo. Speravo non mi suggerisse di assumere farmaci (anche perchè uno psicologo non può prescriverne), e invece mi è stato detto che praticamente è necessario, nel mio caso, perchè altrimenti continuerò ad evitare in eterno certe situazioni. Comunque mi ha fatto andare dal mio medico di base (con cui ha comunicato telefonicamente) perchè mi prescrivesse dello Xanax in gocce.
Per me è seriamente uno sforzo inumano anche solo convincermi ad assumerlo, anche perchè io speravo che andare da uno psicologo significasse anche poter fare a meno di farmaci simili. Inoltre mi da un fastidio incredibile l'idea di dipendere da una sostanza.
Al momento un mio problema era il non riuscire ad andare all'università (ci metto quasi un'ora in auto, e evitavo di andarci proprio per paura di stare male lontano da casa), quindi lo psicologo mi ha suggerito di assumere 8 gocce di Xanax la sera prima, e poi 8 gocce una volta arrivato all'università (appena sceso dall'auto). In pratica, 8 gocce al bisogno, e mi ha anche detto che mi farà scalare nel tempo fino ad annullare la dose.
Solo che qui ho alcune perplessità: stando allo specialista lo Xanax non creerebbe problemi di dipendenza, assuefazione o riflessi rallentati, ma come faccio a crederci se proprio nel foglietto dello Xanax c'è scritto il contrario? Capisco che la dose a me consigliata è ridicola rispetto a quella minima, ma non riesco a togliermi dalla testa l'idea che potrei diventare dipendente dalla sostanza, che potrebbe crearmi problemi di astinenza e che potrebbe seriamente rendermi pericoloso al volante (anche considerando che mi capita spesso di essere assonnato già di mio, per colpa della cervicale che spesso mi disturba il sonno).
Insomma, io sono perplesso e non riesco (per colpa del mio carattere, lo ammetto) a fidarmi al 100% delle parole dello specialista, anche perchè mi sembra che le sedute (per ora sono alla quarta, una alla settimana) siano sempre strutturate in:
-Domande su di me (in pratica mi sento porre in modi sempre diversi la domanda "quando è che ti viene l'ansia");
-Convincermi a prendere lo Xanax, nelle modalità suggerite.
Dite il farmaco non è terribile come penso, e che l'inizio di una psicoterapia è sempre così, oppure ho ragione ad essere scettico?
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Psicologo, Psicoterapeuta
Buongiorno
le sue preoccupazioni sono certamente fondate e direi abbastanza comuni, tuttavia la psicoterapia associata con la farmacoterapia si dimostra spesso un valido strumento per affrontare i problemi connessi con la sua sintomatologia. La Fiducia/Sfiducia relazionale, il Bisogno di controllo e la sensazione di perderlo sono tematiche importanti che lei deve portare nella dialettica terapeutica con il suo psicologo insieme alla velata sensazione, come si evince nelle sue righe finali, di dover ripetere sempre le stesse cose sulle domande che le vengono poste, a maggior ragione considerato che Lei è solo nella fase iniziale di un percorso, di una relazione terapeutica (quattro sedute corrispondono a 4 ore che comparate al tempo con il quale lei ha strutturato i suoi automatismi difensivi è veramente poco) il cui sviluppo richiede tempo e molto impegno.
Buon lavoro
le sue preoccupazioni sono certamente fondate e direi abbastanza comuni, tuttavia la psicoterapia associata con la farmacoterapia si dimostra spesso un valido strumento per affrontare i problemi connessi con la sua sintomatologia. La Fiducia/Sfiducia relazionale, il Bisogno di controllo e la sensazione di perderlo sono tematiche importanti che lei deve portare nella dialettica terapeutica con il suo psicologo insieme alla velata sensazione, come si evince nelle sue righe finali, di dover ripetere sempre le stesse cose sulle domande che le vengono poste, a maggior ragione considerato che Lei è solo nella fase iniziale di un percorso, di una relazione terapeutica (quattro sedute corrispondono a 4 ore che comparate al tempo con il quale lei ha strutturato i suoi automatismi difensivi è veramente poco) il cui sviluppo richiede tempo e molto impegno.
Buon lavoro
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, dottore.
Riguardo lo Xanax, pensa che potrebbe darmi problemi anche se non lo assumerei con costanza giornaliera e solo 8 gocce al giorno al bisogno?
E in particolare, visto che comunque dopo poche ore dall'assunzione dovrei guidare, dite che potrei essere "pericoloso" al volante? Nel caso, me ne accorgerei (per esempio, sentendomi assonnato) o è una cosa quasi inconscia?
Riguardo lo Xanax, pensa che potrebbe darmi problemi anche se non lo assumerei con costanza giornaliera e solo 8 gocce al giorno al bisogno?
E in particolare, visto che comunque dopo poche ore dall'assunzione dovrei guidare, dite che potrei essere "pericoloso" al volante? Nel caso, me ne accorgerei (per esempio, sentendomi assonnato) o è una cosa quasi inconscia?
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Psicologo, Psicoterapeuta
Lei mi sta chiedendo di rassicurarla. Tecnicamente purtroppo credo di non poterle dare alcuna informazione al riguardo non essendo io un medico. Tuttavia le sue richieste mi sembrano più corrispondenti a delle resistenze (anche se per certi versi sicuramente giustificate come le dicevo sopra) a lavorare sui suoi aspetti di crescita personale. Cambiare un'organizzazione cognitivo emotiva centrata sull'evitamento della paura richiede tempo, sacrificio, impegno, volontà.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 06/12/2016.
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