Partner confuso
Buongiorno,
da circa 7 mesi mi frequento con una persona, con un maggior coinvolgimento da 4. All'inizio ero proprio io la più restia ad intraprendere una relazione essendomi da poco trasferita in questa nuova città e non essendo sicura di rimanervi a lungo. Il nostro rapporto stava comunque crescendo, io ero più sicura dei miei sentimenti, consapevole anche di aver incontrato una persona introversa, molto sensibile ed estremamente impegnata nel lavoro. Non di rado, infatti, quando ci vedevamo era stremato. Nell'ultimo periodo in particolare le cose sembravano andare veramente bene.
Da un mese però tutto è cambiato. Mi aveva già avvertito che ci sarebbe stato per lui un momento difficile dal punto di vista lavorativo. Mi disse di essere in un brutto periodo, di instabilità, in cui non sa cosa vuole e non ha più voglia di niente. In realtà tutto ciò me lo ha scritto per messaggio, dopo che per tre giorni non si è fatto sentire se non per dirmi che era "in guerra" (ovviamente parlando del lavoro).
L'ho visto poi due volte la settimana successiva. Era particolarmente nervoso: non potevo avvicinarmi praticamente. Ho cercato di stargli vicino, ma non era facile. Ho poi sbagliato una sera della settimana successiva ad arrabbiarmi quando gli ho chiesto di vederci e invece andava dal fratello. Ho messo le mie priorità davanti alle sue. Da quel giorno mi ha completato escluso dalla sua vita. Gli ho chiesto scusa. Mi ha risposto che di avermi già detto come si sente e in che periodo si trova.
Non l'ho contattato per una settimana per poi chiedergli di uscire. Non mi ha risposto. Ho allora scritto quello che pensavo, ovvero che se è un periodo posso anche aspettare ma anche che, a differenza di quello che lui mi aveva detto, penso di essere parte del problema. Mi ha ripetuto le stesse cose: brutto periodo, non sa più niente se non che è molto stanco e vuole tranquillità e non sa se gliela posso dare. In questo momento non vuole avere contatti con me e cerca la tranquillità nel correre e nei suoi amici.
Inutile dire che mi ha molto spiazzato sapere che in questo momento non sono riuscita a dargli il supporto che chiedeva. Non lo vedo da più di due settimane e oggettivamente mi evita.
Non riesco a capire se le sue sono tutte scuse per lasciarmi senza dirmelo se effettivamente è in un momento di confusione (oggettivamente lavora tanto, troppo) in cui non sa quello che vuole. Me lo ha ripetuto più volte. Aggiungo che da circa due anni si è lasciato dopo otto anni di fidanzamento durante una grave malattia di sua mamma e la mia sensazione è che ora abbia paura di impegnarsi di nuovo.
Sento anche che in questo momento lui mi percepisce come un peso, un impegno a cui ora non può corrispondere come vorrebbe.
Sono veramente confusa e non so come rapportarmi con lui. So solo che non voglio perderlo, soprattutto alla prima difficoltà.
Vi ringrazierei moltissimo se poteste darmi un vostro parere.
Grazie,
Buona giornata
da circa 7 mesi mi frequento con una persona, con un maggior coinvolgimento da 4. All'inizio ero proprio io la più restia ad intraprendere una relazione essendomi da poco trasferita in questa nuova città e non essendo sicura di rimanervi a lungo. Il nostro rapporto stava comunque crescendo, io ero più sicura dei miei sentimenti, consapevole anche di aver incontrato una persona introversa, molto sensibile ed estremamente impegnata nel lavoro. Non di rado, infatti, quando ci vedevamo era stremato. Nell'ultimo periodo in particolare le cose sembravano andare veramente bene.
Da un mese però tutto è cambiato. Mi aveva già avvertito che ci sarebbe stato per lui un momento difficile dal punto di vista lavorativo. Mi disse di essere in un brutto periodo, di instabilità, in cui non sa cosa vuole e non ha più voglia di niente. In realtà tutto ciò me lo ha scritto per messaggio, dopo che per tre giorni non si è fatto sentire se non per dirmi che era "in guerra" (ovviamente parlando del lavoro).
L'ho visto poi due volte la settimana successiva. Era particolarmente nervoso: non potevo avvicinarmi praticamente. Ho cercato di stargli vicino, ma non era facile. Ho poi sbagliato una sera della settimana successiva ad arrabbiarmi quando gli ho chiesto di vederci e invece andava dal fratello. Ho messo le mie priorità davanti alle sue. Da quel giorno mi ha completato escluso dalla sua vita. Gli ho chiesto scusa. Mi ha risposto che di avermi già detto come si sente e in che periodo si trova.
Non l'ho contattato per una settimana per poi chiedergli di uscire. Non mi ha risposto. Ho allora scritto quello che pensavo, ovvero che se è un periodo posso anche aspettare ma anche che, a differenza di quello che lui mi aveva detto, penso di essere parte del problema. Mi ha ripetuto le stesse cose: brutto periodo, non sa più niente se non che è molto stanco e vuole tranquillità e non sa se gliela posso dare. In questo momento non vuole avere contatti con me e cerca la tranquillità nel correre e nei suoi amici.
Inutile dire che mi ha molto spiazzato sapere che in questo momento non sono riuscita a dargli il supporto che chiedeva. Non lo vedo da più di due settimane e oggettivamente mi evita.
Non riesco a capire se le sue sono tutte scuse per lasciarmi senza dirmelo se effettivamente è in un momento di confusione (oggettivamente lavora tanto, troppo) in cui non sa quello che vuole. Me lo ha ripetuto più volte. Aggiungo che da circa due anni si è lasciato dopo otto anni di fidanzamento durante una grave malattia di sua mamma e la mia sensazione è che ora abbia paura di impegnarsi di nuovo.
Sento anche che in questo momento lui mi percepisce come un peso, un impegno a cui ora non può corrispondere come vorrebbe.
Sono veramente confusa e non so come rapportarmi con lui. So solo che non voglio perderlo, soprattutto alla prima difficoltà.
Vi ringrazierei moltissimo se poteste darmi un vostro parere.
Grazie,
Buona giornata
[#1]
Gentile Utente,
pio capitare che la confusione ed il disagio possano passare da un ambito della vita all'altro, ma può anche essere una sorta di alibi, di scusa che si fornisce a se stessi per non affrontare quello che spaventa, che fa male, che non è chiaro.
Prenda tutto con le pinze, siamo online, senza di lei, lui e la vostra coppia.
Se desidera essere supportata in questo suo momento di dolore e di disagio, credo che una consulenza psicologica individuale potrebbe esserle d'aiuto.
Luogo simbolico d'ascolto e di chiarificazione, talvolta lavorare su uno dei due membri della coppia, aiuta anche la coppia
pio capitare che la confusione ed il disagio possano passare da un ambito della vita all'altro, ma può anche essere una sorta di alibi, di scusa che si fornisce a se stessi per non affrontare quello che spaventa, che fa male, che non è chiaro.
Prenda tutto con le pinze, siamo online, senza di lei, lui e la vostra coppia.
Se desidera essere supportata in questo suo momento di dolore e di disagio, credo che una consulenza psicologica individuale potrebbe esserle d'aiuto.
Luogo simbolico d'ascolto e di chiarificazione, talvolta lavorare su uno dei due membri della coppia, aiuta anche la coppia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Ex utente
Grazie Dr.ssa,
dei due al momento quello che potrebbe chiedere una consulenza sono io, in quanto lui è chiuso e concentrato in sé stesso e nel suo lavoro.
Concretamente come mi posso comportare nei suoi confronti?
Lo lascio stare aspettando che questo periodo passi?
Mi faccio sentire di sovente con messaggi leggeri?
Grazie,
Buona giornata
dei due al momento quello che potrebbe chiedere una consulenza sono io, in quanto lui è chiuso e concentrato in sé stesso e nel suo lavoro.
Concretamente come mi posso comportare nei suoi confronti?
Lo lascio stare aspettando che questo periodo passi?
Mi faccio sentire di sovente con messaggi leggeri?
Grazie,
Buona giornata
[#4]
Non posso rispondere a nessuna delle due sue domande.
Alla seconda ho già risposto e non è possibile sapere, solo ipotizzare
In merito alla prima: la vita affettiva e sessuale é un essere non un fare!
Strategie, dire onnom dire, sms o email.. non dipende da ciò.
Se lavorerà si stessa, sulle sue emozioni ed altro, solo allora si potrà avere um cambimeto
Alla seconda ho già risposto e non è possibile sapere, solo ipotizzare
In merito alla prima: la vita affettiva e sessuale é un essere non un fare!
Strategie, dire onnom dire, sms o email.. non dipende da ciò.
Se lavorerà si stessa, sulle sue emozioni ed altro, solo allora si potrà avere um cambimeto
[#5]
Ex utente
Sì, ha perfettamente ragione.
Mi sto focalizzando più sul fare che sul sentire, sbagliando, nella foga di risolvere la situazione e avere delle risposte.
Purtroppo mi rendo conto di aver in tutti i casi anteposti i miei bisogni ai suoi.
Spero che non sia troppo tardi.
Grazie dell'aiuto,
Buona giornata
Mi sto focalizzando più sul fare che sul sentire, sbagliando, nella foga di risolvere la situazione e avere delle risposte.
Purtroppo mi rendo conto di aver in tutti i casi anteposti i miei bisogni ai suoi.
Spero che non sia troppo tardi.
Grazie dell'aiuto,
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.2k visite dal 30/11/2016.
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