penso a lui dopo 9 anni

Buonasera, volevo sottoporre alla vostra attenzione la mia storia affinchè possiate darmi un consiglio.
Ci siamo incontrati 9 anni fa e non abbiamo più contatti da almeno 7.
Io avevo 25 anni e lui 27. La nostra storia è durata appena 3 mesi. Mi ha lasciata il giorno del mio compleanno, appena due giorni prima di partire per un week-end che avevo organizzato per festeggiare.
E' stata la “degna” conclusione di una storia che nelle ultime settimane stava sfumando con i suoi silenzi.
Non era innamorato di me e questo lo avevo capito. Io invece lo ero e non non glielo avevo detto.
Così sono partita da sola e al ritorno ho cercato di guardare tutto da un'altra prospettiva: ho messo da parte tutti i bei ricordi e le belle parole e mi sono concentrata sulle sue mancanze e sulle sue assenze.
Ma quando ci siamo rivisti dopo qualche mese sono stata così male (ricordo nitidamente le fitte a livello dei reni che mi colpirono durante il nostro incontro) che mi convinsi che dovevo ammettere i mie sentimenti per allontanarlo definitivamente da me.
Così gli scrissi una lettera in cui gli raccontavo di tutte le emozioni e le sensazioni soffocate in quei mesi. Lui mi rispose: era sorpreso, fece cenno ai suoi dubbi e poi scrisse “a presto”.
Ho trascorso altri mesi ad analizzare la nostra storia, cercando di individuare eventuali colpe nelle mie attenzioni nei suoi confronti, per poi giungere alla conclusione che anche se mi fossi comportata diversamente non sarebbe cambiato nulla. Io non ero la ragazza che lui voleva .
Dopo qualche tempo ho incontrato il ragazzo che a distanza di sei anni è diventato mio marito.
In tutti questi anni però ci sono stati pochissimi giorni in cui io non abbia pensato a lui, anche solo per qualche istante. Ancora oggi quando ci penso mi sale il cuore in gola e mi si stringe lo stomaco. A volte addirittura scoppio in lacrime e non riesco a spiegarmi il perchè.
Qualche volta ho sbirciato il suo profilo social: ho visto qualche sua foto più recente, ho scoperto che vive all'estero e si è sposato. Pensavo che vederlo nella sua vita di oggi mi avrebbe aiutato a dissociarlo dai miei ricordi e invece non è servito a nulla.
Per lungo tempo ho pensato di averlo idealizzato, che forse provavo rabbia nei suoi confronti, che era delusa perchè non corrisposta...ma dopo gli anni passati e i tanti eventi che hanno cambiato in meglio la mia vita, fatico a trovare una spiegazione razionale alla sua "presenza" che dopo nove anni è diventata piuttosto ingombrante.
Vi ringrazio per quanto potrete dirmi.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

lei cerca una spiegazione razionale per un fenomeno che è tutto fuorchè guidato dalla razionalità, perciò deve guardare altrove per dare un senso a ciò che prova.

"Per lungo tempo ho pensato di averlo idealizzato, che forse provavo rabbia nei suoi confronti, che era delusa perchè non corrisposta...ma dopo gli anni passati e i tanti eventi che hanno cambiato in meglio la mia vita, fatico a trovare una spiegazione razionale alla sua "presenza" che dopo nove anni è diventata piuttosto ingombrante".

Il fatto che siano passati moti anni da quella breve relazione non conta nulla: conta solo quanto è stata importante per lei, quanto ha sofferto nell'essere lasciata, quanto quel ragazzo possiede caratteristiche che magari non ha ritrovato in quello che poi è diventato suo marito.

In cosa sono diversi?
Come vanno le cose con suo marito?

Cosa rimpiange del suo ex?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottoressa,
la ringrazio e proverò a rispondere alle sue domande.
Il mio ex era una persona espansiva, curiosa, amante del teatro, delle uscite con gli amici.
Ho sempre pensato, ad esempio, che sarebbe stata la persona ideale per condividere viaggi ed esperienze.

Mio marito ha un' indole più tranquilla. E' una persona affidabile, gli piace organizzare ogni cosa nel dettaglio.
Caratterialmente io assomiglio molto a lui.

Tra noi le cose vanno bene. Abbiamo una buona intesa, ci sosteniamo a vicenda, condividiamo progetti.

Ripensando al mio ex mi mancano un po' l'improvvisazione, i gesti spontanei inaspettati... non saprei spiegarmi meglio.


[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"mi mancano un po' l'improvvisazione, i gesti spontanei inaspettati..."

Probabilmente, in ottica psicodinamica, è proprio questa mancanza a essere segnalata dal suo inconscio con pensieri insistenti su una persona che è diversa da suo marito e forse le dava alcune emozioni che lui non le sta dando (più).
E' importante capire bene cosa significa questo pensiero per lei perchè possa liberarsene:
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/

E' sicura che nel suo matrimonio vada tutto bene?
Ci sono altri aspetti della sua via attuale che non la soddisfano e le fanno desiderare un cambiamento o una fuga dalla routine?
[#4]
Utente
Utente
Ho pensato spesso anche all'ipotesi che il mio pensiero fosse dettato da una sorta di insoddisfazione oppure che i miei pensieri fossero alimentati dalla sensazione di aver lasciato qualcosa in sospeso...come di irrisolto.
In questi anni non ho vissuto la sua "presenza" come un limite, cioè non mi ha impedito di vivere a pieno la mia vita. Ma ho il timore a che a lungo andare queste sensazioni possano condizionarmi.
Al momento mi sembra di vivere un momento sereno sia sul piano affettivo che lavorativo ma forse dovrò scavare un po' più nel profondo per trovare le risposte che cerco.



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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se il pensiero relativo a questa "presenza" e/o il disagio che comporta si è intensificato nell'ultimo periodo c'è sicuramente un significato da rintracciare.
Ci rifletta e, se non concludesse nulla da sola, si rivolga ad uno psicologo per farsi aiutare in questo.

Un caro saluto,