Amore tossico

Gentili dottori, sono una ragazza di 33 anni e da tre incastrata in una storia che mi sta distruggendo, lui mi ha completamente in pugno, ogni volta che cerco di allontanarmi è come se lo percepisse e tornasse a prendermi e in quel momento io mi trovo inpotente e come una scema mi lascio fregare. È chiaro che non mi ama, anche se in me vive questa irrazionale speranza che la cosa cambi, è spesso freddo e distaccato, ogni volta che cerco di fare chiarezza diventa scontroso e non mi risponde, si percepisce che ha conflitti interni irrisolti e se non ci fossi io a sopportare i suoi sbalzi d'umore e i suoi "scleri", sarebbe solo perché ormai tutti hanno paura delle sue reazioni e stanno ben attenti a contraddirlo e non hanno piacere a passarc del tempo. Io mi trovo a fare l'infermierina, sola contro tutti gli amici, a giustificarlo e a dargli tutto l'amore che non merita ma sopratutto sono finita in un limbo in cui devo elemosinare anche solo una carezza e questa cosa mi sta distruggendo; ormai non so cosa voglia dire ricevere anche una semplice attenzione addirittura faccio sogni saffici e questa cosa mi sconvolge. Passo le giornate a chiedermi come uscirne, a cercare di psicoanalizzarmi ma poi puntualmente ci passo sopra e soffro in silenzio. Mi piacerebbe avere qualche consiglio anche se so che dovrei cercare un consulto faccia a faccia con un bravo psicoterapeuta in quanto non è la prima volta che mi infilo in storie del genere e sicuramente questo è da ricercare con lo scarso rapporto che ho con mia madre. Grazie per la cortese attenzione