Fame d'aria e stress
Gentili dottori buonasera,
Sono un ragazzo di 26 anni e Vi scrivo questa mail, in virtù di un problema che mi porto dietro da anni ma che negli ultimi dieci giorni non mi ha mai abbandonato e la cosa mi preoccupa. Parlo della così detta "fame d'aria" o dispnea. In passato è capitato che ho avuto un attacco particolarmente insistente e sono andato in ospedale. I medici mi hanno prima riscontrato un extrasistole e poi mi hanno dato delle gocce di calmante mandandomi a casa. Preoccupato per questa "extrasistole" ho fatto i dovuti controlli (elettrocardiogramma, eco, torace ecc ecc ) e non mi hanno riscontrato nulla. Insomma, hanno detto che è lo stress! L'ansia! Questi controlli li ho effettuati anni fa, mi ero tranquillizzato ma questi disturbi andavano e venivano ogni tanto. Solo quando mi sono arruolato, paradossalmente, non ho avuto più alcun tipo di fastidio, anzi non ho preso nemmeno un raffreddore nonostante i ritmi e le situazioni erano frenetici! Amavo quello che facevo e probabilmente NON PENSAVO ad altro! Ora ho terminato gli anni di ferma (sono disoccupato da quasi un anno) ed attualmente di sicuro i pensieri non mancano, ma non mi sento poi così particolarmente "elettrico" da giustificare questa continua fame d'aria! Ecco che vado in paranoia, pensando che posso avere un qualcosa di ben peggiore.. SI, sono diventato anche ipocondriaco.
Tuttavia la notte dormo tranquillo, non ho tosse o roba simile; non ho mai fumato in vita mia e faccio regolarmente attività fisica e durante questa non ho alcun tipo di disturbo! Non ho dolore al petto, nemmeno quando sospiro per compensare questa mancanza d'aria. Quando mi fermo ritorna, ed insieme a lei un fastidio al fianco destro, poi un po ovunque e via di paranoia! Probabilmente avrei dovuto scrivere questo consulto nella sezione pneumologia ma, oltre ad essere impossibile dato il numero di consulti in coda, c'è una parte di me che crede che magari questi fastidi insieme a questa dispnea, sono frutto delle mie preoccupazioni, ed anche se non mi sento "elettrico", cozzano comunque sul mio organismo. L'altra parte di me invece, si sottoporrebbe a 2000 accertamenti e controlli, specialmente dopo che è venuto a mancare un mio caro zio di cancro ai polmoni. Tentando di evitare di pensare sempre e solo al peggio, scrivo a voi per potermi aiutare magari a gestire questo problema, supponendo che tutto parta solo dalla mia testa. Diamine a 26 anni dovrei mangiarmi il mondo, invece mi sto mangiando il fegato!
Grazie anticipatamente della vostra attenzione e risposta!
Cordiali Saluti
Matteo
Sono un ragazzo di 26 anni e Vi scrivo questa mail, in virtù di un problema che mi porto dietro da anni ma che negli ultimi dieci giorni non mi ha mai abbandonato e la cosa mi preoccupa. Parlo della così detta "fame d'aria" o dispnea. In passato è capitato che ho avuto un attacco particolarmente insistente e sono andato in ospedale. I medici mi hanno prima riscontrato un extrasistole e poi mi hanno dato delle gocce di calmante mandandomi a casa. Preoccupato per questa "extrasistole" ho fatto i dovuti controlli (elettrocardiogramma, eco, torace ecc ecc ) e non mi hanno riscontrato nulla. Insomma, hanno detto che è lo stress! L'ansia! Questi controlli li ho effettuati anni fa, mi ero tranquillizzato ma questi disturbi andavano e venivano ogni tanto. Solo quando mi sono arruolato, paradossalmente, non ho avuto più alcun tipo di fastidio, anzi non ho preso nemmeno un raffreddore nonostante i ritmi e le situazioni erano frenetici! Amavo quello che facevo e probabilmente NON PENSAVO ad altro! Ora ho terminato gli anni di ferma (sono disoccupato da quasi un anno) ed attualmente di sicuro i pensieri non mancano, ma non mi sento poi così particolarmente "elettrico" da giustificare questa continua fame d'aria! Ecco che vado in paranoia, pensando che posso avere un qualcosa di ben peggiore.. SI, sono diventato anche ipocondriaco.
Tuttavia la notte dormo tranquillo, non ho tosse o roba simile; non ho mai fumato in vita mia e faccio regolarmente attività fisica e durante questa non ho alcun tipo di disturbo! Non ho dolore al petto, nemmeno quando sospiro per compensare questa mancanza d'aria. Quando mi fermo ritorna, ed insieme a lei un fastidio al fianco destro, poi un po ovunque e via di paranoia! Probabilmente avrei dovuto scrivere questo consulto nella sezione pneumologia ma, oltre ad essere impossibile dato il numero di consulti in coda, c'è una parte di me che crede che magari questi fastidi insieme a questa dispnea, sono frutto delle mie preoccupazioni, ed anche se non mi sento "elettrico", cozzano comunque sul mio organismo. L'altra parte di me invece, si sottoporrebbe a 2000 accertamenti e controlli, specialmente dopo che è venuto a mancare un mio caro zio di cancro ai polmoni. Tentando di evitare di pensare sempre e solo al peggio, scrivo a voi per potermi aiutare magari a gestire questo problema, supponendo che tutto parta solo dalla mia testa. Diamine a 26 anni dovrei mangiarmi il mondo, invece mi sto mangiando il fegato!
Grazie anticipatamente della vostra attenzione e risposta!
Cordiali Saluti
Matteo
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Potrebbe aver fatto bene a interpellare noi, ma meglio ancora sarebbe che chiedesse un consulto di persona a uno psicologo psicoterapeuta. Se gli esami fatti finora sono negativi, il passo logicamente successivo è verificare il versante psicologico.
Eviti di cadere nella trappola del chiedersi "perché". L'ansia può colpire in modo relativamente inaspettato e l'unica cosa sensata da fare è curarla. E la cura efficace, dal punto di vista psicoterapeutico, non richiede il sapere "perché".
Certo, lei può aver iniziato a soffrire di fame d'aria a causa della morte di suo zio per il tumore ai polmoni, ma anche se così fosse, ciò non darebbe alcuna indicazione pratica su cosa fare.
Le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta formato in un approccio attivo e concreto, dove riceverà eventualmente istruzioni precise.
Eviti di cadere nella trappola del chiedersi "perché". L'ansia può colpire in modo relativamente inaspettato e l'unica cosa sensata da fare è curarla. E la cura efficace, dal punto di vista psicoterapeutico, non richiede il sapere "perché".
Certo, lei può aver iniziato a soffrire di fame d'aria a causa della morte di suo zio per il tumore ai polmoni, ma anche se così fosse, ciò non darebbe alcuna indicazione pratica su cosa fare.
Le suggerisco di rivolgersi a un terapeuta formato in un approccio attivo e concreto, dove riceverà eventualmente istruzioni precise.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Gentile Dr. Santonocito buonasera,
la ringrazio intanto per la sua celere e cortese risposta.
Tutti gli accertamenti che ho fatto erano tutti negativi, ma parliamo di accertamenti datati 2013\14! Ho fatto le analisi del sangue a febbraio di quest anno, ma non credo c'entrino molto con i polmoni ecc ecc. Crede che sia il caso di sottopormi ad esami specifici prima?
In questi anni non ho avuto particolari disturbi e se li ho avuti, non sono durati dieci giorni di continuo come adesso. Onestamente parlando con Lei, mi sento anche un po stupido nel dover fare accertamenti solo perchè magari mi complesso come un adolescente. L'ansia e lo stress sicuramente li ho ma cos'è realmente l'ansia e lo stress.. si parla tanto dello stress come malattia del secolo, ma fondamentalmente come lo riconosco??
Dottore.. mi sa proprio che io sono caduto in pieno su questa "trappola del perchè" e tento di dar risposte da me, utilizzando non solo idee sbagliate, ma anche mezzi sbagliati (internet ecc ecc). Provo a darmi delle risposte, ma forse in virtù anche del mio vissuto, volgono tutte al peggio.
Seguirò il suo consiglio o forse dovrei cercare di fare un po come alcuni miei coetanei.. fregarmene e vivere! Ma non sono mai stato il tipo che se ne frega.. anzi, proprio l'opposto.
Grazie infinitamente della sua attenzione Dr. Santonocito!
la ringrazio intanto per la sua celere e cortese risposta.
Tutti gli accertamenti che ho fatto erano tutti negativi, ma parliamo di accertamenti datati 2013\14! Ho fatto le analisi del sangue a febbraio di quest anno, ma non credo c'entrino molto con i polmoni ecc ecc. Crede che sia il caso di sottopormi ad esami specifici prima?
In questi anni non ho avuto particolari disturbi e se li ho avuti, non sono durati dieci giorni di continuo come adesso. Onestamente parlando con Lei, mi sento anche un po stupido nel dover fare accertamenti solo perchè magari mi complesso come un adolescente. L'ansia e lo stress sicuramente li ho ma cos'è realmente l'ansia e lo stress.. si parla tanto dello stress come malattia del secolo, ma fondamentalmente come lo riconosco??
Dottore.. mi sa proprio che io sono caduto in pieno su questa "trappola del perchè" e tento di dar risposte da me, utilizzando non solo idee sbagliate, ma anche mezzi sbagliati (internet ecc ecc). Provo a darmi delle risposte, ma forse in virtù anche del mio vissuto, volgono tutte al peggio.
Seguirò il suo consiglio o forse dovrei cercare di fare un po come alcuni miei coetanei.. fregarmene e vivere! Ma non sono mai stato il tipo che se ne frega.. anzi, proprio l'opposto.
Grazie infinitamente della sua attenzione Dr. Santonocito!
[#3]
>>> Crede che sia il caso di sottopormi ad esami specifici prima?
>>>
Questo lo deve decidere il suo medico curante. Ma vedrà che le alternative più probabili saranno che 1) farà altri esami e saranno negativi, oppure 2) sarà indirizzato direttamente dallo psicologo.
Oppure le verrà prescritta una cura farmacologica dallo stesso medico.
>>> non sono mai stato il tipo che se ne frega.. anzi, proprio l'opposto
>>>
Infatti in questa tipologia di persone l'ansia si esprime di solito in modo ossessivo, cioè ci si ostina a voler trovare il modo di controllare la cosa, o informandosi, o cercando rassicurazioni, o tentando di "far da sé", o raccontandosi che tanto non è nulla.
Invece, lei abbandoni le tentate soluzioni suddette, non soffra inutilmente e si attivi per cercare un aiuto concreto. Dall'ansia si può uscire presto e completamente.
>>>
Questo lo deve decidere il suo medico curante. Ma vedrà che le alternative più probabili saranno che 1) farà altri esami e saranno negativi, oppure 2) sarà indirizzato direttamente dallo psicologo.
Oppure le verrà prescritta una cura farmacologica dallo stesso medico.
>>> non sono mai stato il tipo che se ne frega.. anzi, proprio l'opposto
>>>
Infatti in questa tipologia di persone l'ansia si esprime di solito in modo ossessivo, cioè ci si ostina a voler trovare il modo di controllare la cosa, o informandosi, o cercando rassicurazioni, o tentando di "far da sé", o raccontandosi che tanto non è nulla.
Invece, lei abbandoni le tentate soluzioni suddette, non soffra inutilmente e si attivi per cercare un aiuto concreto. Dall'ansia si può uscire presto e completamente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 28/11/2016.
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