Gelosia, paura di essere abbandonato e insicurezza
Buongiorno,
Sto assieme ad un ragazza da 1 anno e mezzo. Da 8 mesi circa però le cose si sono complicate: è iniziata quella fase di amore più maturo che in un primo momento non sono riuscito a gestire. Se prima ci vedevamo sempre, da quel momento in poi abbiamo iniziato a vederci molte meno volte e lei impegnata per la scuola e circondata da nuove amicizie ha voluto vedermi di meno.
Da lì in poi è tutto proceduto ad alti e bassi, e molto spesso non me la sono sentito di uscire con lei e i suoi amici perché percepivo un forte disagio, dovuto al fatto che la considerazione nei miei confronti veniva sempre meno.
Nonostante tutte queste cose lei non mi ha mai lasciato; ha però iniziato a chiedermi se poteva uscire con altri ragazzi perché aveva paura che se fosse finita tra noi non avrebbe avuto più amici (anche perché io, incosciamente, mi ero allontanato). Il problema è che questi ragazzi erano palesemente interessati a lei.
Ultimamente esce con un ragazzo, e nonostante mi abbia detto che non gli interessa sentimentalmente (mentre lui è chiaramente interessato) e che vuole solo essergli amica, sembra che questo sia più importante di me: esce con lui quanto (se non di più) esce con me e sembra che condivida solo con lui i suoi "passioni" e attività interessanti. Insomma, io sono stato messo in secondo piano. Tutto questo nonostante da un mese io sia diventato diligentissimo e le permetta di essere estremamente libera. Anche perché ho avuto forti attacchi di gelosia, che non sono stati assolutamente facili da gestire. Lei mi invita ancora fuori ad uscire e ci scriviamo ogni giorno, però sembro diventato abitudinario e scontato.
Spesso ha detto di essere confusa; pensava di potermi lasciare anche tempo fa e non l'ha fatto. Sostiene anche che non capisca perché stia con lei; Che per il futuro ha comunque idee diverse da me e quindi prima o dopo ci lasceremo. Queste cose me le diceva quando le facevo capire i nostri problemi.
La mia paura più grande è che io stia per essere relegato ad un ruolo sempre più marginale, che venga abbandonato a favore di questo altro "amico". Anche se io considero la mia ragazza molto matura, ho paura che si sia fatta accendere da una forte passione per questo ragazzo e che sia decisa o a farmi uscire pazzo e quindi mi costringa a lasciarla (anche perché lei si è "stufata di lasciare le persone") o che mi voglia lasciare lei, appena si sia stabilità la sua situazione con questo ragazzo.
Io sto cercando di instaurare nuove amicizie e distaccarmi un po', ma sono convinto di amarla ed è difficile per me distrarmi al 100%.
Secondo voi sono i segnali premonitori di una fine o la situazione si può gestire? Io vorrei tanto riscattarmi e trovare un equilibrio, però mi sembra che lo debba fare soprattutto io, perché non si capisce se lei stia pensando se finirla una volta creatasi nuove amicizie oppure se le voglia crearne ma rimanere assieme a me.
Ne ho parlato con amici e sto ritrovando sempre più sicurezza.
Voi che ne pensate?
Sto assieme ad un ragazza da 1 anno e mezzo. Da 8 mesi circa però le cose si sono complicate: è iniziata quella fase di amore più maturo che in un primo momento non sono riuscito a gestire. Se prima ci vedevamo sempre, da quel momento in poi abbiamo iniziato a vederci molte meno volte e lei impegnata per la scuola e circondata da nuove amicizie ha voluto vedermi di meno.
Da lì in poi è tutto proceduto ad alti e bassi, e molto spesso non me la sono sentito di uscire con lei e i suoi amici perché percepivo un forte disagio, dovuto al fatto che la considerazione nei miei confronti veniva sempre meno.
Nonostante tutte queste cose lei non mi ha mai lasciato; ha però iniziato a chiedermi se poteva uscire con altri ragazzi perché aveva paura che se fosse finita tra noi non avrebbe avuto più amici (anche perché io, incosciamente, mi ero allontanato). Il problema è che questi ragazzi erano palesemente interessati a lei.
Ultimamente esce con un ragazzo, e nonostante mi abbia detto che non gli interessa sentimentalmente (mentre lui è chiaramente interessato) e che vuole solo essergli amica, sembra che questo sia più importante di me: esce con lui quanto (se non di più) esce con me e sembra che condivida solo con lui i suoi "passioni" e attività interessanti. Insomma, io sono stato messo in secondo piano. Tutto questo nonostante da un mese io sia diventato diligentissimo e le permetta di essere estremamente libera. Anche perché ho avuto forti attacchi di gelosia, che non sono stati assolutamente facili da gestire. Lei mi invita ancora fuori ad uscire e ci scriviamo ogni giorno, però sembro diventato abitudinario e scontato.
Spesso ha detto di essere confusa; pensava di potermi lasciare anche tempo fa e non l'ha fatto. Sostiene anche che non capisca perché stia con lei; Che per il futuro ha comunque idee diverse da me e quindi prima o dopo ci lasceremo. Queste cose me le diceva quando le facevo capire i nostri problemi.
La mia paura più grande è che io stia per essere relegato ad un ruolo sempre più marginale, che venga abbandonato a favore di questo altro "amico". Anche se io considero la mia ragazza molto matura, ho paura che si sia fatta accendere da una forte passione per questo ragazzo e che sia decisa o a farmi uscire pazzo e quindi mi costringa a lasciarla (anche perché lei si è "stufata di lasciare le persone") o che mi voglia lasciare lei, appena si sia stabilità la sua situazione con questo ragazzo.
Io sto cercando di instaurare nuove amicizie e distaccarmi un po', ma sono convinto di amarla ed è difficile per me distrarmi al 100%.
Secondo voi sono i segnali premonitori di una fine o la situazione si può gestire? Io vorrei tanto riscattarmi e trovare un equilibrio, però mi sembra che lo debba fare soprattutto io, perché non si capisce se lei stia pensando se finirla una volta creatasi nuove amicizie oppure se le voglia crearne ma rimanere assieme a me.
Ne ho parlato con amici e sto ritrovando sempre più sicurezza.
Voi che ne pensate?
[#1]
Gentile ragazzo,
mi sembra evidente che ci sono delle criticità nel vostro attuale rapporto e le consiglio pertanto di consultare uno psicologo per chiarirle e auspicabilmente risolverle.
Non è necessario che vi rechiate in due; anche se va da solo, un professionista dovrebbe capire i sottintesi o gli errori nella comunicazione e aiutarla a correggerli e comportarsi opportunamente di conseguenza.
D'altra parte aspettare e lasciare che le cose vadano come sono andate finora non mi sembra abbia portato risultati soddisfacenti; meglio probabilmente cercare di intervenire e cambiare anche una piccola cosa per avere maggiori probabilità di salvare un rapporto, sempre che abbia in se stesso elementi validi per essere salvato.
cordiali saluti
mi sembra evidente che ci sono delle criticità nel vostro attuale rapporto e le consiglio pertanto di consultare uno psicologo per chiarirle e auspicabilmente risolverle.
Non è necessario che vi rechiate in due; anche se va da solo, un professionista dovrebbe capire i sottintesi o gli errori nella comunicazione e aiutarla a correggerli e comportarsi opportunamente di conseguenza.
D'altra parte aspettare e lasciare che le cose vadano come sono andate finora non mi sembra abbia portato risultati soddisfacenti; meglio probabilmente cercare di intervenire e cambiare anche una piccola cosa per avere maggiori probabilità di salvare un rapporto, sempre che abbia in se stesso elementi validi per essere salvato.
cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo dottoressa Sciubba.
Avevo pensato a questa possibilità. Ma ero un po' restio perché notavo dei cambiamenti in me; notavo di riacquistare sicurezza. Tengo però molto a questa relazione.
Di conseguenza ho provato, per capire se bastasse un responso a distanza.
Probabilmente mi recherò da un/una psicologo/a se possibile.
Grazie ancora
Avevo pensato a questa possibilità. Ma ero un po' restio perché notavo dei cambiamenti in me; notavo di riacquistare sicurezza. Tengo però molto a questa relazione.
Di conseguenza ho provato, per capire se bastasse un responso a distanza.
Probabilmente mi recherò da un/una psicologo/a se possibile.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 24/11/2016.
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