Attacchi di ansia e sensazione di svenimento. Come combatterli?
Salve, mi chiamo Fabiana e ho 21 anni.
Prima di parlare del mio problema devo fare una piccola premessa; vengo da una famiglia molto ansiosa, dove non sono rari attacchi di panico e ansia.
Il mio caso è il seguente: ho la convinzione di soffrire di attacchi di ansia che si presentano solo in determinate situazioni.
Mi spiego meglio, fin da bambina ho la fobia per il sangue..Da piccola svenivo a causa di scene violente nei film. Crescendo mi è passata e ho cominciato a guardare di tutto senza problemi. Adesso, invece, basta una scena banale con un filino di sangue per mandarmi in crisi. L'altro giorno ero al cinema, stavo guardando un thriller in cui una donna ha preso una testata e ha cominciato a sanguinarle leggermente la parte in cui aveva preso il colpo. è bastata questa scena per scatenarmi il malessere, ho cominciato a sudare, a sentire caldo, mi girava la testa e avevo la sensazione di svenire (poi al massimo collasso, non mi è mai capitato di svenire del tutto). Il mio problema è che queste sensazioni si presentano solo al cinema, a casa posso guardare anche uno splatter che non mi succede niente. Credo di aver associato lo "svenimento" al contesto cinema e adesso basta pochissimo per farmi sentire male. (credo che con il fatto che mi è successo una volta temo, in maniera incontrollata, che mi possa accadere di nuovo e puntualmente accade davvero).
Sono attacchi di ansia? Esiste un modo per affrontarli e superarli? Adoro andare al cinema e vorrei poterlo fare tranquillamente, senza temere di collassare vedendo un semplice pugno in faccia. Questa condizione mi causa molti disagi e vorrei sconfiggere questo problema.
Premetto già che ora non sono nelle condizioni economiche di iniziare un percorso con uno psicologo anche se probabilmente sarebbe il metodo migliore.
Spero che qualcuno di voi possa rispondermi e ringrazio in anticipo chi lo farà.
Fabiana
Prima di parlare del mio problema devo fare una piccola premessa; vengo da una famiglia molto ansiosa, dove non sono rari attacchi di panico e ansia.
Il mio caso è il seguente: ho la convinzione di soffrire di attacchi di ansia che si presentano solo in determinate situazioni.
Mi spiego meglio, fin da bambina ho la fobia per il sangue..Da piccola svenivo a causa di scene violente nei film. Crescendo mi è passata e ho cominciato a guardare di tutto senza problemi. Adesso, invece, basta una scena banale con un filino di sangue per mandarmi in crisi. L'altro giorno ero al cinema, stavo guardando un thriller in cui una donna ha preso una testata e ha cominciato a sanguinarle leggermente la parte in cui aveva preso il colpo. è bastata questa scena per scatenarmi il malessere, ho cominciato a sudare, a sentire caldo, mi girava la testa e avevo la sensazione di svenire (poi al massimo collasso, non mi è mai capitato di svenire del tutto). Il mio problema è che queste sensazioni si presentano solo al cinema, a casa posso guardare anche uno splatter che non mi succede niente. Credo di aver associato lo "svenimento" al contesto cinema e adesso basta pochissimo per farmi sentire male. (credo che con il fatto che mi è successo una volta temo, in maniera incontrollata, che mi possa accadere di nuovo e puntualmente accade davvero).
Sono attacchi di ansia? Esiste un modo per affrontarli e superarli? Adoro andare al cinema e vorrei poterlo fare tranquillamente, senza temere di collassare vedendo un semplice pugno in faccia. Questa condizione mi causa molti disagi e vorrei sconfiggere questo problema.
Premetto già che ora non sono nelle condizioni economiche di iniziare un percorso con uno psicologo anche se probabilmente sarebbe il metodo migliore.
Spero che qualcuno di voi possa rispondermi e ringrazio in anticipo chi lo farà.
Fabiana
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(...)(credo che con il fatto che mi è successo una volta temo, in maniera incontrollata, che mi possa accadere di nuovo (..)
gentile ragazza è questo il problema, è ormai condizionata da questo e un percorso di esposizione graduale l'aiuterebbe senza alcun problema. E' una condizione assolutamente reversibile ma non può sperare di uscirne da sola, stiamo parlando di un problema fobico-ansioso e va trattato come tale.
(...)Premetto già che ora non sono nelle condizioni economiche di iniziare un percorso con uno psicologo (..) se si vuole guarire da un qualsiasi problema medico questo discorso non può essere fatto, purtroppo, Tuttavia può sempre rivolgersi al servizio pubblico. Da soli si rischia di peggiorare il problema.
saluti
gentile ragazza è questo il problema, è ormai condizionata da questo e un percorso di esposizione graduale l'aiuterebbe senza alcun problema. E' una condizione assolutamente reversibile ma non può sperare di uscirne da sola, stiamo parlando di un problema fobico-ansioso e va trattato come tale.
(...)Premetto già che ora non sono nelle condizioni economiche di iniziare un percorso con uno psicologo (..) se si vuole guarire da un qualsiasi problema medico questo discorso non può essere fatto, purtroppo, Tuttavia può sempre rivolgersi al servizio pubblico. Da soli si rischia di peggiorare il problema.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta. Immaginavo di aver instaurato nella mia mente un meccanismo di questo tipo.
Le pongo ancora una domanda: Secondo lei, continuando ad andare al cinema e cercando di controllare questa fobia, rischio di peggiorare la situazione perchè accumulo episodi negativi? Il primo episodio del genere si è presentato circa un anno fa ma non gli ho dato peso, pensavo solo di aver patito la scena. Poi tutti gli altri sono stati a distanza ravvicinata, per motivi via via sempre più "stupidi". Dice che mi devo astenere da questa attività e aspettare di poter consultare uno psicologo?
La ringrazio in anticipo!
Le pongo ancora una domanda: Secondo lei, continuando ad andare al cinema e cercando di controllare questa fobia, rischio di peggiorare la situazione perchè accumulo episodi negativi? Il primo episodio del genere si è presentato circa un anno fa ma non gli ho dato peso, pensavo solo di aver patito la scena. Poi tutti gli altri sono stati a distanza ravvicinata, per motivi via via sempre più "stupidi". Dice che mi devo astenere da questa attività e aspettare di poter consultare uno psicologo?
La ringrazio in anticipo!
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uno psicologo non le consiglierebbe di evitare. L' evitamento sarebbe un altro sintomo che andrebbe a sommarsi alla fobia di cui si fa portatrice. Tuttavia se ogni tentativo si traduce in una esperienza di malessere è chiaro che dovrà essere fatto con criterio, ossia con delle tecniche che solo uno specialista potrà insegnarle.
saluti
saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 23/11/2016.
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