Genitori soffocanti
Buongiorno dottori,
scrivo perché non riesco più a vivere a respirare.
Ho 37 anni e da poco ho deciso di conoscere un uomo che abita a 200 km da me. E' da quest'estate che lo conosco e ora ho deciso di approfondire questa cosa perché secondo me è una persona che vale la pena conoscere. E' iniziato il finimondo a casa.... subisco torture psicologiche ogni giorno perché i miei non sono d'accordo per la distanza. Perché dicono che diventano vecchi, che saranno soli e io sola la... che sarò in mezzo alle difficoltà. Che questa persona non è quella che sembra....e tante altre cose cattive... che dovrò lasciare il lavoro e la cosa farò??
notare che quest'uomo piaceva anche a mia mamma...l'ho conosciuto quest'estate e c'erano anche loro in quanto era il figlio dei padroni dell'hotel. E' venuto una volta a trovarmi ed erano tranquilli, l'hanno accolto e tutto... Ora danno fuori... tutti i giorni io subisco queste cose. Ripicche, mi dicono che non merito che mi vogliono bene, che se un giorno andrò la non andrò più da loro e se sarà lo farò chissa quando. Che devono trovare altri che gli vogliono bene..
Ma io non ho cambiato niente nei loro confronti..sono loro come impazziti!!! Certo che lo so che SE un giorno andrò la non sarà semplice cambiare tante cose ma non so ancora se andrà bene con lui.... Io non riesco con questo accanimento a vivere serenamente e a conoscerlo in pace. Sto pensando di lasciarlo perdere perché mi rendono tutto impossibile! Ma è giusto rinunciare a una persona con l a quale sto bene, abbiamo molte cose in comune e simili per loro?
So solo che così non vivo...sono dimagrita anche...
Come mi devo comportare? Cosa fare? Sto sbagliando a mettermi in questa cosa? Mi hanno dato della pazza della folle... sono 200 km non vado in america!
Grazie
scrivo perché non riesco più a vivere a respirare.
Ho 37 anni e da poco ho deciso di conoscere un uomo che abita a 200 km da me. E' da quest'estate che lo conosco e ora ho deciso di approfondire questa cosa perché secondo me è una persona che vale la pena conoscere. E' iniziato il finimondo a casa.... subisco torture psicologiche ogni giorno perché i miei non sono d'accordo per la distanza. Perché dicono che diventano vecchi, che saranno soli e io sola la... che sarò in mezzo alle difficoltà. Che questa persona non è quella che sembra....e tante altre cose cattive... che dovrò lasciare il lavoro e la cosa farò??
notare che quest'uomo piaceva anche a mia mamma...l'ho conosciuto quest'estate e c'erano anche loro in quanto era il figlio dei padroni dell'hotel. E' venuto una volta a trovarmi ed erano tranquilli, l'hanno accolto e tutto... Ora danno fuori... tutti i giorni io subisco queste cose. Ripicche, mi dicono che non merito che mi vogliono bene, che se un giorno andrò la non andrò più da loro e se sarà lo farò chissa quando. Che devono trovare altri che gli vogliono bene..
Ma io non ho cambiato niente nei loro confronti..sono loro come impazziti!!! Certo che lo so che SE un giorno andrò la non sarà semplice cambiare tante cose ma non so ancora se andrà bene con lui.... Io non riesco con questo accanimento a vivere serenamente e a conoscerlo in pace. Sto pensando di lasciarlo perdere perché mi rendono tutto impossibile! Ma è giusto rinunciare a una persona con l a quale sto bene, abbiamo molte cose in comune e simili per loro?
So solo che così non vivo...sono dimagrita anche...
Come mi devo comportare? Cosa fare? Sto sbagliando a mettermi in questa cosa? Mi hanno dato della pazza della folle... sono 200 km non vado in america!
Grazie
[#1]
Gentile ragazza, anche se si dovrebbe dire signora,
sì, sottolineo l'età per mandarLe il messaggio che a xx anni non è possibile DOVER rendere conto ai genitori delle propria vita personale, anche se - mi pare di capire - si vive ancora con loro (perchè?).
Certamente loro si sono illusi di aver stipulato un'assicurazione sull'assistenza (gratuita) in vecchiaia con Lei... E dunque sono in fibrillazione, considerato che la minaccia al loro progetto è incombente.
E poi c'è il suo progetto di vita: avere un amore, un uomo con cui fare coppia...
200 chilometri in treno sono percorribili in poco tempo. In macchina ancora meno. Perchè renderlo un problema?
Si prefiguri la propria vita in un caso e nell'altro.
Certo, non c'è garanzia in una relazione.
Ma questo non è un buon motivo per non esplorare a fondo la possibilità, per non conoscere meglio l'altro.
Coraggio.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Ex utente
Sia io che lui li percorriamo in macchina... mi dicono che non saremo mai nella vita reale di tutti i giorni e sto facendo un altro sbaglio. Sono già divorziata. Ma in quest uomo sento qualcosa di buono davvero. Non può andare sempre male. X loro invece andrà male...xche loro sanno.già.
io non mi sento di rinunciare non sarebbe giusto....
mi fanno pesare che loro hanno fatto tutto x me.... ma non capiscono che il mio bene x loro non cambierà. Non voglio parlare male sei miei ma in questo momento li trovo molto egoisti. Mi dia qualche consiglio.
grazie
io non mi sento di rinunciare non sarebbe giusto....
mi fanno pesare che loro hanno fatto tutto x me.... ma non capiscono che il mio bene x loro non cambierà. Non voglio parlare male sei miei ma in questo momento li trovo molto egoisti. Mi dia qualche consiglio.
grazie
[#4]
Cara Utente,
anche se quest'uomo abitasse a 20km e non a 200 è probabile che i suoi avrebbero da ridire, perchè lei non sarebbe più a loro totale disposizione.
Il loro discorso è motivato da paure comprensibili, come quella di trovarsi vecchi e soli in un futuro più o meno prossimo, ma ascoltando queste paure nessuno dovrebbe farsi una famiglia.
Il punto è se mai che i suoi non hanno forse costruito relazioni anche con altre persone che possano aiutarli (e che loro possono aiutare) rafforzando dei legami di amicizia e di mutuo aiuto che li farebbero sentire meno "abbandonati" nel momento in cui lei se ne andasse per costruirsi una sua famiglia.
Come mai abita vicino a loro e non è andata altrove?
Prima non erano così possessivi?
E' figlia unica?
Quali caratteristiche di questa persona sono considerate ora indesiderabili dai suoi, al punto da darle della pazza?
anche se quest'uomo abitasse a 20km e non a 200 è probabile che i suoi avrebbero da ridire, perchè lei non sarebbe più a loro totale disposizione.
Il loro discorso è motivato da paure comprensibili, come quella di trovarsi vecchi e soli in un futuro più o meno prossimo, ma ascoltando queste paure nessuno dovrebbe farsi una famiglia.
Il punto è se mai che i suoi non hanno forse costruito relazioni anche con altre persone che possano aiutarli (e che loro possono aiutare) rafforzando dei legami di amicizia e di mutuo aiuto che li farebbero sentire meno "abbandonati" nel momento in cui lei se ne andasse per costruirsi una sua famiglia.
Come mai abita vicino a loro e non è andata altrove?
Prima non erano così possessivi?
E' figlia unica?
Quali caratteristiche di questa persona sono considerate ora indesiderabili dai suoi, al punto da darle della pazza?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#5]
Ex utente
Buongiorno quando ho.divorziato avevo fatto questa scelta xche mio marito mi aveva abbandonata x tornare dalla mamma e io mi sono trovata sola. Dovevamo lasciare la casa e in fretta c'era questa possibilità vicino a loro... È capitato qund ero più giovane questo modo...mia mamma ha come il panico. Si.sono figlia unica.
Niente...in quest uomo non.c'è niente che causa questo xche mi Han detto che se era vicino o un domani si trasferiva lui non c era problema. Lo vedevano in estate e gli piaceva anche. Lui da li non si sposterà ha un hotel e produce olio....
Hanno amicizie ma si vede non bastano.
cosa devo fare?
Niente...in quest uomo non.c'è niente che causa questo xche mi Han detto che se era vicino o un domani si trasferiva lui non c era problema. Lo vedevano in estate e gli piaceva anche. Lui da li non si sposterà ha un hotel e produce olio....
Hanno amicizie ma si vede non bastano.
cosa devo fare?
[#6]
Se non c'è nulla di oggettivo che possano imputargli lei non ha motivo di pensare che cerchino di trattenerla per motivi gravi e quindi non è "obbligata" ad ascoltarli.
La scelta è in ogni caso sua e dipende da lei farsi condizionare o meno dai suoi genitori.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, ma la strada è questa.
Può farsi aiutare da uno psicologo a lavorare sul senso di colpa che prova all'idea di allontanarsi, sul quale i suoi genitori fanno leva per farle abbandonare l'idea di fidanzarsi con questa persona.
La scelta è in ogni caso sua e dipende da lei farsi condizionare o meno dai suoi genitori.
Ovviamente è più facile a dirsi che a farsi, ma la strada è questa.
Può farsi aiutare da uno psicologo a lavorare sul senso di colpa che prova all'idea di allontanarsi, sul quale i suoi genitori fanno leva per farle abbandonare l'idea di fidanzarsi con questa persona.
[#11]
Si rende conto di dar mostra di un'emotività più tipica di un'adolescente che di una donna adulta, vero?
Se non è riuscita ancora a crescere e a emanciparsi dai suoi genitori a 37 anni, non c'è consulto online che possa aiutarla. Deve trovare un valido aiuto professionale di persona. Non le serve inserire continuamente consulti alla prima emozione incontrollata che le sorge dentro.
È inutile dare la colpa ai genitori, ormai. È una persona adulta e quindi deve prendersi la responsabilità, da ora in poi, di decidere lei che cosa desidera dalla vita.
Le raccomanderei nuovamente a questo proposito di scaricarsi di dosso la pressione che sente di dover scegliere, in fatto di sentimenti, se prima non sarà a riuscita a fare progressi sul fronte di una maggior stabilità emotiva e autocontrollo.
Se non è riuscita ancora a crescere e a emanciparsi dai suoi genitori a 37 anni, non c'è consulto online che possa aiutarla. Deve trovare un valido aiuto professionale di persona. Non le serve inserire continuamente consulti alla prima emozione incontrollata che le sorge dentro.
È inutile dare la colpa ai genitori, ormai. È una persona adulta e quindi deve prendersi la responsabilità, da ora in poi, di decidere lei che cosa desidera dalla vita.
Le raccomanderei nuovamente a questo proposito di scaricarsi di dosso la pressione che sente di dover scegliere, in fatto di sentimenti, se prima non sarà a riuscita a fare progressi sul fronte di una maggior stabilità emotiva e autocontrollo.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.6k visite dal 22/11/2016.
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