Puberta e concentrazione
Buonasera.
Mio figlio ha quasi 12 anni e da un anno è entrato nella puberta'. Con questo periodo sono sorti dei disturbi di ansia ma che sta riuscendo a gestire benissimo grazie al noatro aiuto.E' stato sempre autonomo a scuola e ora che frequenta le primarie lamenta problemi di concentrazione.Riferisce di avere pensieri che lo distraggono e che fa' davvero fatica.Cosa posso fare per aiutarlo? Questo stato puo' essere collegato al sopraggiungere di squilibri ormonali dovuti al periodo? Grazie
Mio figlio ha quasi 12 anni e da un anno è entrato nella puberta'. Con questo periodo sono sorti dei disturbi di ansia ma che sta riuscendo a gestire benissimo grazie al noatro aiuto.E' stato sempre autonomo a scuola e ora che frequenta le primarie lamenta problemi di concentrazione.Riferisce di avere pensieri che lo distraggono e che fa' davvero fatica.Cosa posso fare per aiutarlo? Questo stato puo' essere collegato al sopraggiungere di squilibri ormonali dovuti al periodo? Grazie
[#1]
Gentile Utente,
potrebbe farmi degli esempi di problemi di concentrazione di cui parla? Fa fatica nel passaggio dalle elementari alle medie?
Si tratta di concentrazione o un problema di apprendimento e memorizzazione?
La scarsa concentrazione potrebbe essere in effetti un problema legato all'ansia... in casa che clima c'è?
potrebbe farmi degli esempi di problemi di concentrazione di cui parla? Fa fatica nel passaggio dalle elementari alle medie?
Si tratta di concentrazione o un problema di apprendimento e memorizzazione?
La scarsa concentrazione potrebbe essere in effetti un problema legato all'ansia... in casa che clima c'è?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Dottoressa,grazie per la velocita' nella risposta.
Quando inizia a leggere mi dice che si distrae perché gli vengono in mente altre cose e Me lo dice pure con una certa enfasi e a volte ci si arrabbia pure.Ogni tanto mi parla pure che entra in ansia.Il passaggio scuola elementare e Medie lo ha avvertito e lo sta subendo. Ora mi chiede aiuto nel fare i compiti.La lettura probabilmente veloce che dava alle medie ora nn è più sufficiente e comunque lui mi dice che prima riusciva a concentrarsi.Direi che l' apprendimento c' è. A scuola se la cava piuttosto bene.A casa c' è un clima molto favorevole di comprensione e aiuto da parte di entrambi noi genitori soprattutto da quando lo stiamo aiutando a superare i disturbi d' ansia ( diciamo che in 6 mesi la situazione mi sembra normalizzata).Ogni tanto faccio io fatica a gestire la mia di ansia e cerco di nn creare circoli viziosi.La ringrazio.
Quando inizia a leggere mi dice che si distrae perché gli vengono in mente altre cose e Me lo dice pure con una certa enfasi e a volte ci si arrabbia pure.Ogni tanto mi parla pure che entra in ansia.Il passaggio scuola elementare e Medie lo ha avvertito e lo sta subendo. Ora mi chiede aiuto nel fare i compiti.La lettura probabilmente veloce che dava alle medie ora nn è più sufficiente e comunque lui mi dice che prima riusciva a concentrarsi.Direi che l' apprendimento c' è. A scuola se la cava piuttosto bene.A casa c' è un clima molto favorevole di comprensione e aiuto da parte di entrambi noi genitori soprattutto da quando lo stiamo aiutando a superare i disturbi d' ansia ( diciamo che in 6 mesi la situazione mi sembra normalizzata).Ogni tanto faccio io fatica a gestire la mia di ansia e cerco di nn creare circoli viziosi.La ringrazio.
[#3]
Carissima,
Innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che l'inizio del periodo adolescenziale è un passaggio ricco non solo di cambiamenti sul piano fisico/ormonale ma anche per quanto concerne il piano psicologico. L'adolescente vive una fase turbolenta in cui da un lato sente la necessità di essere un piccolo adulto e quindi alla ricerca di una sua indipendenza e identità ma dall'altro sente ancora la necessità di una certa dipendenza genitoriale.
L'adolescenza rappresenta una fase molto delicata e complessa in cui sicuramente servirà molta comprensione e molta apertura da parte della figura genitoriale, attenzione che da quanto ho letto voi state cercando di dare con grande affetto.
Per quanto riguarda l'ansia e i problemi di concentrazione, mi chiedo se ha mai provato ad approfondire su quali siano esattamente questi "pensieri che lo distraggono " come da lei riferito. Questo potrebbe aiutare a comprendere la natura di questi pensieri e quindi definire meglio la motivazione di una concentrazione difficoltosa.
In ogni caso, ritengo che essendo questa una fase di transizione, sia comunque un periodo delineato da instabilità e cambiamento e che possa dunque determinare ansia nel genitore ma anche nel giovane adulto. Quest'ultimo non dimentichiamoci che dovrà inoltre farsi carico anche di cambiamenti legati alla scuola e quindi al metodo di studio, ai nuovi compagni, ad un differente carico di lavoro e di impegno.
Ritengo che la cura,l'attenzione e la voglia di comprensione che lei sta dimostrando, siano elementi fondamentali per affrontare con serenità questa chiamiamola "turbolenza" .
Spero di essere stata di aiuto, rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda.
ravasiclaidia@gmail.com
Un saluto
Dr.ssa Claudia Ravasi
Innanzitutto vorrei rassicurarla sul fatto che l'inizio del periodo adolescenziale è un passaggio ricco non solo di cambiamenti sul piano fisico/ormonale ma anche per quanto concerne il piano psicologico. L'adolescente vive una fase turbolenta in cui da un lato sente la necessità di essere un piccolo adulto e quindi alla ricerca di una sua indipendenza e identità ma dall'altro sente ancora la necessità di una certa dipendenza genitoriale.
L'adolescenza rappresenta una fase molto delicata e complessa in cui sicuramente servirà molta comprensione e molta apertura da parte della figura genitoriale, attenzione che da quanto ho letto voi state cercando di dare con grande affetto.
Per quanto riguarda l'ansia e i problemi di concentrazione, mi chiedo se ha mai provato ad approfondire su quali siano esattamente questi "pensieri che lo distraggono " come da lei riferito. Questo potrebbe aiutare a comprendere la natura di questi pensieri e quindi definire meglio la motivazione di una concentrazione difficoltosa.
In ogni caso, ritengo che essendo questa una fase di transizione, sia comunque un periodo delineato da instabilità e cambiamento e che possa dunque determinare ansia nel genitore ma anche nel giovane adulto. Quest'ultimo non dimentichiamoci che dovrà inoltre farsi carico anche di cambiamenti legati alla scuola e quindi al metodo di studio, ai nuovi compagni, ad un differente carico di lavoro e di impegno.
Ritengo che la cura,l'attenzione e la voglia di comprensione che lei sta dimostrando, siano elementi fondamentali per affrontare con serenità questa chiamiamola "turbolenza" .
Spero di essere stata di aiuto, rimango a disposizione per qualsiasi altra domanda.
ravasiclaidia@gmail.com
Un saluto
Dr.ssa Claudia Ravasi
Dr.ssa Psicologa Claudia Ravasi
[#4]
Utente
Si Dottoressa, lei mi è d' aiuto perché l' avverto molto rassicurante.Penso che gli squilibri ormonali lo destabilizzino parecchio, a cio' si aggiunge il suo essere cerebrale, competitivo e vulcanico.
Glielo chiedo quali sono questi pensieri e spesso mi dice che gli viene in mente la musica che ascolta o si distrae pensando al fratello.Lo vedo che fa fatica a rimanere attento .Questo stato di disattenzione ballerina, lo avverto quando si presta all' inizio a fare i compiti poi con il passare del tempo assume un po' piu' di concentrazione.Non so se i disturbi di ansia ( le manie come le chiama lui), possano incidere, ma anche queste sono state contenute e oserei dire sono regredite o superate.Nn so usare i termini approappropriati ma la situazione si è normalizzata e dopo il nostro supporto genitoriale è più in grado di gestire le emozioni anche quelle negative ,di relazionarsi meglio con i compagni, e'più riflessivo e meno irascibile.Miglioramenti in tutto dunque, ma la concentrazione fa fatica.Ci sono tecniche o metodi per aumentare il suo livello di concentrazione.Da come ho capito di strada turbolenta ne dovro' affrontare tanta, visto che sono solo all' inizio.Ma nn voglio scoraggiarmi.La ringrazio ancora per il tempo impiegato.
Glielo chiedo quali sono questi pensieri e spesso mi dice che gli viene in mente la musica che ascolta o si distrae pensando al fratello.Lo vedo che fa fatica a rimanere attento .Questo stato di disattenzione ballerina, lo avverto quando si presta all' inizio a fare i compiti poi con il passare del tempo assume un po' piu' di concentrazione.Non so se i disturbi di ansia ( le manie come le chiama lui), possano incidere, ma anche queste sono state contenute e oserei dire sono regredite o superate.Nn so usare i termini approappropriati ma la situazione si è normalizzata e dopo il nostro supporto genitoriale è più in grado di gestire le emozioni anche quelle negative ,di relazionarsi meglio con i compagni, e'più riflessivo e meno irascibile.Miglioramenti in tutto dunque, ma la concentrazione fa fatica.Ci sono tecniche o metodi per aumentare il suo livello di concentrazione.Da come ho capito di strada turbolenta ne dovro' affrontare tanta, visto che sono solo all' inizio.Ma nn voglio scoraggiarmi.La ringrazio ancora per il tempo impiegato.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 21/11/2016.
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