Tristezza e incubi

Ho 18 anni e frequento l'ultimo anno di liceo. A novembre/dicembre dell'anno scorso ho passato un bruttissimo periodo di depressione. Vedevo tutto nero e l'unica cosa a cui pensavo era il suicidio, che ho quasi tentato due volte. Ogni notte andavo a letto piangendo. Non avevo tantissimi amici e non uscivo molto spesso. A volte mia madre mi giudicava per questo e io ci rimanevo ancora più male. Continuavo a sentire delle voci dentro di me che mi dicevano che ero sbagliata e che meritavo solo di morire. La situazione è migliorata molto in gennaio quando ho conosciuto quello che sarebbe stato il mio primo fidanzato. La nostra storia è durata solo un mese ma a partire da quel momento è andato tutto in salita. Ho conosciuto tanti nuovi amici con cui esco tutt'ora e ho fatto tante nuove esperienze. Ho passato un periodo bellissimo da aprile fino ad ottobre. Ora esco molto più spesso e ho più amici. Ero convinta di aver sconfitto quel mostro che mi uccideva dall'interno ma adesso dopo un anno è ritornato, forte come prima. Ora sto più o meno avendo una relazione con un altro ragazzo ma nonostante questo continuo a sentirmi morire. Sento delle costanti voci che mi urlano, dicono che faccio pena, che in realtà non ho amici, che non merito di esistere e che dovrei solo morire. Ho ricominciato a pensare al suicidio come prima. Spesso faccio degli incubi che però mi dimentico. L'ultimo che ho fatto e che ricordo riguardava una ragazza bionda (che non ero io) seduta su una sedia, che si guarda nello specchio di fronte e in questo il riflesso appare come una versione più brutta e cattiva di lei. Il suo riflesso comincia a parlarle e dice delle cose che non ricordo. Ad un certo punto il riflesso comincia a prendere a testate lo specchio fino a romperlo, ferendosi la faccia. A quel punto mi sono svegliata con un senso di angoscia e paura. Mi piacerebbe tanto avere un vostro consiglio su quello che mi sta accadendo.
Grazie mille.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

è possibile che tu abbia una bassa autostima e che sia facile per te valutarti in base a parametri "esterni", quali ciò che gli altri dicono e pensano di te, il numero di amici che hai, ecc...

Una consulenza psicologica diretta, invece, potrebbe aiutarti a capire che il tuo valore personale NON dipende da tutto ciò, ma che è fisso ed immutabile indipendentemente da ciò che fai. Si riferisce esclusivamente a ciò che sei come persona.

Pensaci!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
Un amore non può mai essere curativo, o fungere da stampella.
Una madre giudicante..
Un amore iper investito..
solitudine infinita..
voci interne e ben due tentativi di -quasi - suicidio... non possono ne essere sottovalutati, ne curati con il fidanzato di turno.

Si faccia aiutare davvero, è già maggiorenne , può cercare lei da sola uno psicologo in convenzione.

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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