Ansia-gelosia/psicoterapia

salve a tutti
sono un ragazzo di 22 anni che oramai da anni convive con l'ansia.
inizialmente si è manifestata sotto forma di ipocondria, poi da quando ho trovato la ragazza come una forma di gelosia fortissima.
tanto da impedire a lei di parlare con chiunque.
ho avuto anche disfunzioni sessuali a causa dell'ansia (impotenza perchè controllavo lo stato di erezione del pene).
ho fatto per un anno psicoterapia cognitivo-comportamentale senza beneficio. (la psicologa mi ha diagnosticato un distrubo d'ansia generalizzato e un disturbo ossessivo).
da 3 settimane sono in cura con paroxetina 20 mg e alprazolam 0,50 mg.
il neurologo da cui sono in cura (fa anche psichiatria ambulatoriale) mi ha detto che senza affiancare la psicoterapia ai farmaci non vi sarà un beneficio a lungo termine.
volevo chiedervi
quale tipo di psicoterapia potrebbe fare al caso mio?
in quanto la cognitivo-comportamentale non è stata per nulla d'aiuto.
(il neurologo non ha saputo rispondermi su quale tipo di psicoterapia facesse meglio per il mio caso)

grazie in anticipo e vi ringrazio del vostro lavoro
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

è molto importante che abbia iniziato una cura farmacologica per intervenire sul suo stato ansioso: come le ha detto il medico, questa le darà dei benefici, ma da sola non potrà risolvere il problema perchè nessun farmaco può "lavorare" sulla sua ossessività e cioè su contenuti mentali che devono essere elaborati con un lavoro di tipo psicologico.

Se un anno di Terapia Cognitivo-Comportamentale non ha portato risultati può cambiare radicalmente approccio, rivolgendosi ad uno psicologo psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico che possa lavorare sulle cause del suo problema, visto che gli strumenti che ha ricevuto per gestirlo nel corso della TCC non sono serviti.
Le segnalo questo articolo:
http://www.serviziodipsicologia.it/ossessioni-curare-o-gestire/

Se lo desidera mi aggiorni.
Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazzo, concordo con la Collega, affianchi ai farmaci una psicoterapia ad approccio psicodinamico per capire come è nata questa difficoltà...
. . Questi problemi partono da lontano, dalla sua storia, qualche insuccesso nel rapporto ,con le ragazze.. un'adolescenza difficile, un'educazione severa, perchè pensa che tutti gli altri ragazzi siano meglio di Lei ?e teme che la sua ragazza la tradisca?
Non va bene essere troppo esigenti con sè stessi, provi a darsi fiducia e a pensare a tutte le cose giuste che ha fatto nella vita ..
con fatica..
Restiamo in ascolto , l'aspettiamo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#3]
Utente
Utente
In realtà questa è la mia prima ragazza (siamo insieme da 2 anni)
Io non ho mai avuto esperienze sessuali prima di lei ma lei si è questa è una cosa che ancora oggi mi fa sentire male.
Non pensò che gli altri siano tutti meglio di me in assoluto
Però penso che se lei stesse con gli altri avrebbe più libertà perché ci sarebbe meno gelosia in loro e questo mi spaventa
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ognuno ha lati positivi e lati negativi, perciò un altro ragazzo potrebbe avere diverse qualità e non avere allo stesso tempo i suoi pregi (pregi che ha di sicuro, altrimenti la sua ragazza non starebbe con lei).

L'importante è che si renda conto che la gelosia che prova è eccessiva ed è sintomo di un disagio psicologico perchè in questo modo potrà lavorare per superarla, mentre se la ritenesse "giusta" e magari anche doverosa non se ne libererebbe mai.
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se un anno di terapia non ha dato frutti, le cause potrebbero essere da ricercare in quella particolare terapia, non nel fatto che fosse TCC.

Che tipo di istruzioni ha ricevuto, durante quella psicoterapia?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#6]
Utente
Utente
Provare ad applicare le tecniche ad esempio del "è qui ed ora?" E cose simili

In sostanza cercare di razionalizzare la questione nel momento in cui sale L ansia
Però non c'è L ho mai fatta
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
È troppo generico.

La psicoterapia efficace dell'ansia non consiste in razionalizzazioni, ma in istruzioni precise su cosa fare prima, durante e dopo i momenti in cui l'ansia si manifesta. Questo almeno nelle terapie attive e direttive come la cognitivo-comportamentale classica.

Perciò le suggerirei di riprovare con un diverso terapeuta, magari informandosi meglio prima.

[#8]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Salve,

vorrei chiederle, se ha voglia di parlarne, qual è il suo punto di vista rispetto alla terapia cognitivo-comportamentale che ha svolto per un anno.
Mi ha colpito che parlasse di razionalizzazione, che cosa intende di preciso? Inoltre quando dice che "non ce l'ha fatta" ha vissuto un senso di fallimento? Qual è il suo pensiero in merito?

Posso anche chiederle come avete concluso il percorso, avete parlato della sua valutazione insieme alla terapeuta?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis

Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it

[#9]
Utente
Utente
Per razionalizzare intendo il pensare accuratamente alla situazione e capire che L ansia che ne deriva non è giustificata
Ad es. "la mia ragazza parla con un maschio" è insensato pensare che sicuramente si innamorerà di lui perché ama me è solo me, sta semplicemebte chiaccherando.

Però questo non c'è L ho mai fatto a farla
Non L ho vissuto come un fallimento mio ma come un fallimento della psicoterapia.
Per questo ho iniziato a prendere i farmaci.

No semplicmenetbe ho smesso di andare dalla psicoterapeuta in quanto lei continuava a vantare dei "progressi" che io non ho mai visto.
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
I farmaci le saranno utili, se nell'ultimo periodo la quota di ansia si è intensificata al punto da non essere più tollerabile.
Nel frattempo, come le dicevo, le consiglierei di intraprendere un percorso differente da quello che ha già effettuato e comunque portato avanti per un anno: probabilmente la TCC non faceva al suo caso, d'altronde qualsiasi terapia non è adatta a chiunque.
[#11]
Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Leggendo le sue parole, non so se possiamo dire che il suo sentimento di gelosia è un vissuto così intenso che, comprensibilmente, non sente ragioni.

Mi sono anche chiesto se ha vissuto un senso di delusione o magari rabbia per il fatto che nonostante il suo impegno, ha sentito che la terapia non ha sortito i suoi effetti nonché il fatto di non poter condividere i suoi vissuti circa il suo bilancio con la terapeuta.

Lascio comunque la parola ai colleghi competenti circa le tecniche cognitivito-comportamentali, che non conosco poiché ho un orientamento psicoanalitico, tuttavia è interessante come abbia riportato questa affermazione: "La mia ragazza parla con un maschio... È insensato pensare che sicuramente si innamorerà di lui perché ama me è solo me, sta semplicemebte chiaccherando".

Colpisce il carattere assoluto delle varie parti presenti in questa affermazione, penso invece che possiamo usare dei toni più dubitativi: in linea di massima, potremmo dire, la sua ragazza sta chiacchierando e non dovrebbe innamorarsi di lui.
Con questo voglio dire che dal mio punto di vista nessuno può darci garanzie.

Colpisce anche il fatto che magari lei dia una coloritura forte, quando afferma che "la sua ragazza parla con un maschio", utilizzando forse una parola particolarmente connotativa del suo carico emotivo.
Sembra dire che di questo carico emotivo sente il bisogno di occuparsi.

Per rispondere alla sua domanda sul tipo di psicoterapia che potrebbe fare al caso suo, credo giusto possa confrontarsi con uno specialista dal vivo, facendo una consultazione. Il terapeuta dovrà valutare insieme a lei alcuni aspetti legati alla sua persona nonché la sua motivazione e le sue aspettative. Si potrà fare anche lei un'idea in questo modo, potrà servirle per una valutazione su quale sia il tipo di intervento più adatto.

Prima di fare questo, tuttavia, vorrei chiederle ancora qualcosa in merito al consiglio del neurologo. Il neurologo le suggerisce di fare una psicoterapia, ma lei cosa ne pensa, questo corrisponde a un suo desiderio?

Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
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