Una forte paura immotivata, sudo freddo mal
Buona sera sono uomo ho 45 anni.
In questi ultimi tempi la mia vita è diventata impossibile..
Ex tossico dipendente dopo 3 anni di comunità ho passato quasi 20 anni a rifarmi una vita riuscendo a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e oltre:
ultimare gli studi, sposarmi, avere dei figli comprarmi una casa e avere un lavoro in proprio che mi permette un certo agio economico...tutto perfetto.
Sono tre anni che ho problemi di extrasistolia e vivo questi sintomi malissimo, nonostante tutti i cardiologi consultati mi hanno detto che ho un cuore perfetto, come sento una extrasi. vado in crisi.
Da più di un anno e mezzo ho smesso di fumare e l'ansia pian piano ha preso il sopravento.
Oggi non sono in grado di uscire di casa se non con mia moglie.
Sono due mesi che vivo una situazione incredibile ogni volta che mi allontano da casa o da mia moglie ho delle crisi di panico che mi creano grossi disagi, ho una forte paura immotivata, sudo freddo mal di pancia sono spaventatissimo, avvolte anche in presenza di mia moglie.
E' più di un anno che vado regolarmente da uno psicologo col quale mi trovo bene ma purtroppo non vedo successi e ho perso fiducia.
Ho paura a prendere gli psicofarmaci per il mio trascorso di tossicod.
Questa brutta situazione è invalidante per me la mia famiglia e il lavoro.
Per fortuna che mia moglie lavora con me e mi può seguire.
Esiste guarigione? esistono eventualmente dei farmaci che non creino grosse dipendenze? attualmente uso il lexotan al bisogno, devo andare ache da uno psichiatra, devo cambiare psicologo?.
Ogni consiglio è veramente gradito.
Grazie
In questi ultimi tempi la mia vita è diventata impossibile..
Ex tossico dipendente dopo 3 anni di comunità ho passato quasi 20 anni a rifarmi una vita riuscendo a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e oltre:
ultimare gli studi, sposarmi, avere dei figli comprarmi una casa e avere un lavoro in proprio che mi permette un certo agio economico...tutto perfetto.
Sono tre anni che ho problemi di extrasistolia e vivo questi sintomi malissimo, nonostante tutti i cardiologi consultati mi hanno detto che ho un cuore perfetto, come sento una extrasi. vado in crisi.
Da più di un anno e mezzo ho smesso di fumare e l'ansia pian piano ha preso il sopravento.
Oggi non sono in grado di uscire di casa se non con mia moglie.
Sono due mesi che vivo una situazione incredibile ogni volta che mi allontano da casa o da mia moglie ho delle crisi di panico che mi creano grossi disagi, ho una forte paura immotivata, sudo freddo mal di pancia sono spaventatissimo, avvolte anche in presenza di mia moglie.
E' più di un anno che vado regolarmente da uno psicologo col quale mi trovo bene ma purtroppo non vedo successi e ho perso fiducia.
Ho paura a prendere gli psicofarmaci per il mio trascorso di tossicod.
Questa brutta situazione è invalidante per me la mia famiglia e il lavoro.
Per fortuna che mia moglie lavora con me e mi può seguire.
Esiste guarigione? esistono eventualmente dei farmaci che non creino grosse dipendenze? attualmente uso il lexotan al bisogno, devo andare ache da uno psichiatra, devo cambiare psicologo?.
Ogni consiglio è veramente gradito.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
dopo tutte le sofferenze passate e tutti i sacrifici fatti per uscire da una dipendenza mi sembra abbastanza comprensibile la sua preoccupazione, come potrebbe essere diversamente?
Io onestamente penso che, prima di tutto, unavalutazione psichiatrica sia assolutamente necessaria. Anche se comprendo il suo terrore oggi rispetto alle "sostanze" psicoattive, vorrei rassicurarla del fatto che moltissimi ex-tossicodipendenti sono terrorizzati quando pensano ad uno psicofarmaco, che nella mentalità collettiva viene di solito pensato come qualcosa che "controlla" la mente, proprio come una droga
In realtà un conto è mandare la mente fuori controllo (droga) un altro è aiutare la mente a controllarsi (farmaco), il tutto con l'obiettivo di non essere più schiavi delle proprie emozioni
Già, perchè chi si avvicina alle droghe di solito lo fa anche per non essere più schiavo dei propri processi emotivi, e se Lei ci pensa l'ansia porta allo stesso meccanismo: ho paura di perdere il controllo
Mi creda, adesso è il momento per lei di riprendere il controllo della sua vita, e la visita psichiatrica è davvero il primo passo
Questione Psicologo: nei disturbi d'ansia i migliori risultati si ottengono con l'approccio cognitivo-comportamentale (dati scientifici alla mano), specie se associato al supporto farmacologico. Il che non significa che tutto il lavoro fatto con il suo psicologo sia da buttare, anzi, sicuramente insieme avrete raggiunto molti obiettivi, tra cui una Sua maggiore auto-consapevolezza
Se il suo terapeuta non è specializzato nel trattamento di questi disturbi è molto probabile che alcuni obiettivi (es. ridurre l'ansia, smettere di evitare situazioni sociali, ecc) non riuscirete a raggiungerli. Potrebbe pensare allora di "spostarsi" temporaneamente su un altro terapeuta, nell'ottica di risolvere il problema dell'ansia, e poi riprendere eventualmente il percorso già iniziato
Intanto se vuole si legga questo articolo, giusto per chiarirsi le idee su cos'è il disturbo d'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
dopo tutte le sofferenze passate e tutti i sacrifici fatti per uscire da una dipendenza mi sembra abbastanza comprensibile la sua preoccupazione, come potrebbe essere diversamente?
Io onestamente penso che, prima di tutto, unavalutazione psichiatrica sia assolutamente necessaria. Anche se comprendo il suo terrore oggi rispetto alle "sostanze" psicoattive, vorrei rassicurarla del fatto che moltissimi ex-tossicodipendenti sono terrorizzati quando pensano ad uno psicofarmaco, che nella mentalità collettiva viene di solito pensato come qualcosa che "controlla" la mente, proprio come una droga
In realtà un conto è mandare la mente fuori controllo (droga) un altro è aiutare la mente a controllarsi (farmaco), il tutto con l'obiettivo di non essere più schiavi delle proprie emozioni
Già, perchè chi si avvicina alle droghe di solito lo fa anche per non essere più schiavo dei propri processi emotivi, e se Lei ci pensa l'ansia porta allo stesso meccanismo: ho paura di perdere il controllo
Mi creda, adesso è il momento per lei di riprendere il controllo della sua vita, e la visita psichiatrica è davvero il primo passo
Questione Psicologo: nei disturbi d'ansia i migliori risultati si ottengono con l'approccio cognitivo-comportamentale (dati scientifici alla mano), specie se associato al supporto farmacologico. Il che non significa che tutto il lavoro fatto con il suo psicologo sia da buttare, anzi, sicuramente insieme avrete raggiunto molti obiettivi, tra cui una Sua maggiore auto-consapevolezza
Se il suo terapeuta non è specializzato nel trattamento di questi disturbi è molto probabile che alcuni obiettivi (es. ridurre l'ansia, smettere di evitare situazioni sociali, ecc) non riuscirete a raggiungerli. Potrebbe pensare allora di "spostarsi" temporaneamente su un altro terapeuta, nell'ottica di risolvere il problema dell'ansia, e poi riprendere eventualmente il percorso già iniziato
Intanto se vuole si legga questo articolo, giusto per chiarirsi le idee su cos'è il disturbo d'ansia
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 07/11/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.