Ansia e mille paure
Salve. Se proprio dobbiamo dirlo, il problema è cominciato a nascere a Febbraio 2016 secondo me. Da quel periodo in poi, mi sono stressato tantissimo a scuola perchè sono il più bravo della classe e avevamo un prof terribile. Mi ripetevo sempre "E' un periodo durissimo, ma lo supererò". Sono arrivato a Maggio super-stressato pur di avere il voto che desideravo avere. Alla fine ce l'ho fatta, la scuola è finita e ho detto "Adesso devo levarmi questo stress di dosso, finalmente relax" e invece mi sbagliavo: Era l'inizio di un inferno! A metà giugno ho avuto un ascesso e avevo la paura, non so perchè, di morire. Dopo l'ho risolto e da inizio Luglio si son presentati: nausea e mal di pancia. Senza cause organiche. Nausea che si presentava nei momenti in cui dovevo uscire. Avevo paura di uscire di conseguenza. Da fine Agosto si sono aggiunti delle vertigini in forma elevata per 5 giorni circa, e pensavo di avere un tumore al cervello: ero spaventatissimo. Poi si son calmate e si son presentate in forma più moderata (Nausea e mal di pancia passati). Viste le vertigini che avevo, essendo un tipo MOLTO ipocondriaco, non avevo entusiasmo nel compiere le varie attività quotidiane, perchè volevo risolvere questo problema, ma son andato a pensare "E se fossi depresso?" e da là sono cominciate le crisi d'ansia mentali. Terrore immotivato a qualunque cosa penso, paura di finire in un reparto di psichiatri, paura che un tumore mi abbia causato danno al cervello, paura di diventare pazzo, e quando ho queste paure NIENTE di NIENTE può farmi stare meglio, nemmeno se mi dicono "Sei diventato ricco". Poi ho provato a dormire di più, perchè con la scuola dormivo max 5/6 ore, da quando ho cominciato a dormire 7/8/9 ore le vertigini son scomparse. Arriviamo a inizio novembre: 4 giorni passati a casa di puro inferno con tutte le paure dette in precedenza, tanto che non vedevo l'ora che si facesse sera per andare a dormire. Poi finite le vacanze di halloween ho ricominciato a uscire, andare a scuola e i sintomi si son placati: quest'ultima settimana l'ho vissuta bene, quasi benissimo, avevo entusiasmo e interesse nelle cose che facevo ed ero felice perchè pensavo di essermi liberato dell'ansia. Solo in certi momenti, che erano più attimi, avevo tipo paura di non tornare più come un tempo. Ieri e oggi li ho passati a casa, non sto malissimo, ma nemmeno bene: Ho una nostalgia canaglia dei momenti in cui stavo bene e ho TROPPA paura di non riuscire più a tornare come un tempo. E poi ho di nuovo la paura di essere depresso, ma il fatto è che io vorrei spaccare il mondo...vorrei andare in palestra, rifare la vita di un tempo...se solo non ci fossero questi malesseri!! Mercoledì comincio con la psicoterapia, ma ho consulato più dottori e psicologi di presenza e mi hanno detto che non è affatto depressione...mi hanno visto sorridente e felice...alcuni mi dicevano "Se fossi depresso non saresti così felice".. io poi mi chiedo..ma perchè è nata questa situazione? Io non capsico
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Intanto fai bene ad iniziare la psicoterapia, e quindi attendiamo mercoledì per vedere come andrà la prima seduta.
Prima di preoccuparsi eccessivamente sulla diagnosi, su mille aspetti, ecc... aspettiamo di capire come vorrà impostare il trattamento lo psicoterapeuta.
A volte, sentire molti consulti può generare confusione perché il pz. non è in grado di integrare tutte le informazioni che riceve.
Quindi, chiedi al terapeuta di leggere insieme a te queste informazioni che ti sembrano discordanti e poi affidati al professionista con molta fiducia.
Cordiali saluti,
Prima di preoccuparsi eccessivamente sulla diagnosi, su mille aspetti, ecc... aspettiamo di capire come vorrà impostare il trattamento lo psicoterapeuta.
A volte, sentire molti consulti può generare confusione perché il pz. non è in grado di integrare tutte le informazioni che riceve.
Quindi, chiedi al terapeuta di leggere insieme a te queste informazioni che ti sembrano discordanti e poi affidati al professionista con molta fiducia.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo, al di là delle etichette, pare che Lei abbia chiesto troppo a sè stesso, e che via via sia aumentata la tendenza ad osservarsi , scrutarsi, domandarsi.. la sua è un'età di scelte .. gli studi, quali,
il lavoro, il sesso , l'amore..e
..il fatto è che vorrei spaccare il mondo.. !
lo farà , caro ragazzo , un passo alla volta, calma e lucidità non si preoccupi così tanto.. c'è tempo..
Intanto complimenti poichè domani comincia un percorso di psicoterapia, e si sentirà meglio, compreso, accolto, mai giudicato..
Noi restiamo in ascolto..
il lavoro, il sesso , l'amore..e
..il fatto è che vorrei spaccare il mondo.. !
lo farà , caro ragazzo , un passo alla volta, calma e lucidità non si preoccupi così tanto.. c'è tempo..
Intanto complimenti poichè domani comincia un percorso di psicoterapia, e si sentirà meglio, compreso, accolto, mai giudicato..
Noi restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
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Ex utente
Grazie per la risp. Io non ne sono sicuro, ma secondo me, come ho scritto, il mio problema è cominciato da Febbraio, stressandomi troppo con la scuola. Cioè, prima di Febbraio ero una persona normalissima. Poi appena una interrogazione già andava un pò peggio mi sentivo malissimo moralmente. Ho pensato per conto mio alla causa di questo malessere..mi son cominciato a dire "ma perchè mi importa così tanto del bel voto?" e son arrivato alla conclusione che essendo un ragazzo che esce poco, e dedicava il suo tempo per gran parte alla scuola, trovavo nella scuola l'unico motivo di soddisfazioni, vanto etc. anche se allo stesso tempo avevo un progetto di vita. Finire la scuola e poi pensare a fidanzarmi, andare all'università etc. Non ho capito però perchè si son presentati questi malesseri una volta che la scuola fosse finita e io sia riuscito nel mio obbiettivo. Quello che posso dire è che nell'ultima settimana sono stato molto meglio, quasi bene, ma ho passato giorni di inferno fino a 2 settimane fa. Non ho più l'entusiasmo di studiare come un tempo perchè ho la testa su questi malesseri mentali, ma nonostante tutto l'interesse per lo studio lo ho e i buoni voti li ottengo ugualmente. Attualmente, più che altro, il mio unico problema è che ho paura di non tornare più come un tempo e soprattutto la paura di essere depresso..le altre paure che mi facevano stare male sono passate..e poi, mentre una volta guardavo al futuro con entusiasmo a mille, adesso guardo al futuro con paura.. A volte mi sveglio la mattina con la paura di stare male e quindi ho paura di affrontare la giornata. Tutti mi hanno escluso che si tratta di depressione, perchè effettivamente io vorrei fare tanto, tantissimo, se solo non ci fossero codesti malesseri mentali.
[#4]
Carissimo, legga bene, con calma la mia risposta, Lei è preoccupato, in pò in ansia, non depresso mi pare, per quel che si vede da qui.. appunto calma, non deve far tutto insieme, di colpo, che il passaggio al'Università ,bello certo, ma anche un momento nuovo con nuove.. regole.. scritte e non .. un pò alla volta si ingrana, abbia fiducia nel ragazzo in gamba che è stato, fino a ieri, è sempre Lei.. suvvia. .
vorrei fare tento.. tantissimo..con calma ! lo farà..
non si senta braccato.. !
vorrei fare tento.. tantissimo..con calma ! lo farà..
non si senta braccato.. !
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Ex utente
Si, credo che lei abbia proprio capito il mio pensiero! A me sa cosa mi inganna? Che nei momenti in cui ho quelle paure penso a qualcosa di bellissimo che potrebbe succedermi..ma penso che nemmeno quella cosa bellissima potrebbe tirarmi su, e a momenti lucidi tipo ora penso sia normale visto che in quel momento ho tutte quelle paure, solo che poi vado a pensare "Significa che sono depresso?". Tornando all'inizio, penso che lei abbia capito il mio problema attuale, cioè che voglio subito tornare come un tempo. Quest'ultima settimana come ho detto, sono stato molto bene, apparte qualche attimo, in cui avevo entusiasmo e tutto...solo che non ero ancora proprio come un tempo, perchè mentre un tempo a casa ci stavo benissimo, ora ho quel pò di paura a starci perchè ho appunto la paura che stando a casa si presentino tutte quelle paure immotivate che hanno iniziato ad avere luogo appunto quando ero a casa. Ma penso che con pazienza, come ha detto lei, starò sempre meglio. Soprattutto iniziando la terapia. Ma secondo lei, la cosa della scuola ha potuto incidere? Perchè io davvero, prima di Febbraio ero normalissimo, poi da Febbraio mi son stressato tantissimo a causa di un prof e io volevo mantenere il mio voto alto. Quel professore verso Marzo/Aprile aveva infierito su di me dicendomi che i miei voti sono immeritati e che li ho solo perchè il resto della classe non studia. Ricordo che quando tornai a casa mi misi a piangere (Io sono molto fragile, emotivo, molto ipocondriaco e timido, qualunque specialista ho sentito se ne accorge solo sentendomi parlare, purtroppo qua che scrivo non si nota) e decisi di dare il max l'ultimo mese. Ci riuscii, perchè in un compito di 70 domande ho preso 10. Ma arrivai a Giugno stressatissimo come non mai, ricordo che mi dissi "L'anno prossimo non deve esistere che devo stressarmi" e poi son partiti i malesseri. Ma dico, può aver inciso questa cosa, anche se alla fine son riuscito a ottenere ciò che volevo? (Ps: ora quel prof non lo ho più)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.7k visite dal 13/11/2016.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.