Transfert che non passa più.

Buongiorno,
vi scrivo perché ho iniziato una psicoterapia da circa un anno e, come mi era già successo in passato, mi sono innamorata del mio terapeuta. Questa volta ho avuto il coraggio di parlare apertamente dei miei sentimenti, sapendo benissimo di non poter essere ricambiata...il problema è che pensavo che con il tempo questo affetto si sarebbe in qualche modo "ridimensionato" e invece non passa, mi sento legata morbosamente a lui. Sono preoccupata perché nel tentativo di essere benvoluta e amata dal mio terapeuta faccio fatica a parlare di problemi per me importanti ma che, dal mio punto di vista, potrebbero screditarmi ai suoi occhi.
Cosa posso fare?
Il fatto è che spesso nella mia vita mi sono sentita rifiutata dagli altri e ora, vedendomi rifiutata dal mio terapeuta, sto malissimo...mi si riattivano vecchie dinamiche. Sono consapevole di essere ad un punto centrale dell'analisi ma mi sento come strattonata da due forze, una che per il troppo dolore mi porterebbe a scappare e quindi a terminare la terapia e l'altra che mi spinge a cogliere questa occasione come grande momento di crescita. Sono in crisi.
Grazie a tutti quelli che mi risponderanno e mi offriranno degli spunti di riflessione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

che tipo di psicoterapia sta effettuando?
Si tratta di una vera e propria psicoanalisi, durante la quale lei è sulla chaise-longue e l'analista siede alle sue spalle, oppure di un diverso tipo di terapia?

Che risposta le ha dato il terapeuta quando ha espresso ciò che prova?
Avete analizzato i suoi sentimenti e da dove nascono?

Gli ha detto anche questo:

"nel tentativo di essere benvoluta e amata dal mio terapeuta faccio fatica a parlare di problemi per me importanti ma che, dal mio punto di vista, potrebbero screditarmi ai suoi occhi"?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Dottoressa Massaro, la ringrazio per la sua risposta.
Il mio terapeuta è di orientamento rogersiano. Quando gli ho rivelato i miei sentimenti lui ne è stato molto felice...conoscendo la mia storia personale, era consapevole di quando fosse difficile per me parlare di quello che provo ed espormi quindi alla possibilità di un rifiuto. Non mi ha mai fatto sentire a disagio e seppur chiarendo che il nostro rapporto è e resterà professionale, mi ha fatto sentire accolta.
Il problema è che passa il tempo ma non mi rassegno, vorrei mettermi il cuore in pace ma non ci riesco. Gli ho detto che questa infatuazione rende difficile parlare in seduta di argomenti che ritengo "spinosi",in parte nel tempo glieli ho accennati e lui si è limitato a dire che lo capisce.
Nutro sempre la segreta speranza che lui ricambi, anche se sono consapevole che ciò non accadrà.
Anche nella realtà mi capita spesso di innamorarmi di persone "impossibili", che per un motivo o l'altro non ricambiano i miei sentimenti...forse inconsciamente ho il terrore di abbandonarmi così profondamente a qualcuno e quindi risolvo il problema all'origine, rendendo questa possibilità nulla...credo che la cosa valga la pena di essere indagata ed è anche per questo che non ho pensato di cambiare terapeuta...e rivolgermi magari ad una donna... non avrebbe senso.
Ora è un po', nonostante la situazione non sia cambiata, che non gli parlo dei miei sentimenti...ho paura di apparire insistente e che lui interrompa la terapia. Come dovrei comportarmi?
Ho dimenticato di dire che quando gli ho riferito di essere attratta da lui, lui mi ha risposto di esserne lusingato...gli ho chiesto il perché e mi ha risposto che sono una gran bella ragazza, ho apprezzato la sincerità della risposta ma ovviamente questa cosa mi ha portato a fantasticare ancora di più...







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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"forse inconsciamente ho il terrore di abbandonarmi così profondamente a qualcuno e quindi risolvo il problema all'origine, rendendo questa possibilità nulla"

Questa è un'ipotesi più che plausibile.

Se quello che prova la sta disturbando così tanto non è bene che non ne parli: ripartirei dal dirgli che quella risposta che le ha dato (probabilmente per gentilezza o per sdrammatizzare) ha tenuto viva in lei una speranza e complicato i suoi sentimenti.

Se entro un tempo ragionevole la situazione non si sbloccasse potrebbe essere opportuno cambiare terapeuta e, tutto sommato, anche scegliere una donna potrebbe avere senso.
In tal caso comunque le consiglierei di rivolgersi ad uno psicoterapeuta di orientamento psicodinamico/psicoanalitico perchè in questo tipo di terapia è data la massima importanza a transfert e controtransfert: il transfert è utilizzato anzi proprio come strumento di lavoro e l'intensità della sua tendenza ad essere attratta da persone che la rifiutano potrà essere perciò un elemento che aiuterà molto il lavoro terapeutico.

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Utente
Utente
Parlerò al mio terapeuta delle difficoltà che sto incontrando,voglio fare un tentativo, mi sembrerebbe un peccato abbandonare la terapia proprio ora.
Dottoressa la ringrazio per gli spunti di riflessione!

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gliene parli e se lo desidera mi aggiorni.
Un caro saluto,