Sessuologo o altro?
Buonasera,
sono un uomo di 31 anni che ha da poco cambiato lavoro e città per un posto simile ma con più responsabilità.
Proprio mentre organizzavo gli spostamenti, mesi fa, sono tornati in mente molti ricordi e volti del mio passato e purtoppo sono tornate alla mente delle esperienze masturbatorie che avevo rimosso. Avevo 15-16 anni e quando mi masturbavo nella doccia o quando ero a casa da solo ricorrevo anche alla stimolazione dell'ano con dita o oggetti. Questo per un periodo che onestamente non riesco a ricordare, tra la prima e l'ultima volta credo siano passati minimo 6 mesi, massimo 1 anno. Ricordo anche un paio di occasioni in cui ebbi anche delle fantasie omosessuali. All'epoca non ci pensai proprio, non gli davo alcun peso ed anzi, dopo questo periodo tutto si fermò e visto che mi fu permesso di uscire un po' anche la sera nel fine settimana cominciai a dedicarmi agli amici e ai primi corteggiamenti delle mie coetanee. Ora Questi ricordi mi hanno prima portato a pensare di essere un pervertito, poi un omosessuale represso. Per me la cosa più logica da fare fu fare delle prove prima con della pornografia omosessuale, che non mi ha provocato alcuno stimolo, poi con dei video con trans. Durante uno di questi film, pur non provando alcun tipo di attrazione per questo mondo e per un rapporto del genere, ebbi un'erezione e questo mi provocò un'enorme sconforto. Provai a spingermi oltre e a masturbarmi ma il senso di disagio provocato da quelle immagini mi impedì di finire. Preso da questo sconforto feci 4 sedute con una psicoterapeuta sessuologa che mi disse "le tue esperienze adolescenziali sono molto più comuni di quanto creda, le definirei fisiologiche ed in linea con il normale sviluppo sessuale di un adolescente che sperimenta le proprie sensazioni sessuali". Disse che però notava tratti di pensiero ansiosi e ossessivi e che questo poteva avere anche a che fare con il discorso della pornografia e dell'erezione. In ultimo mi disse che per me sarebbe stato meglio rivolgermi ad un suo collega che faceva la terapia cognitivo-comportamentale, molto adatta a questo tipo di problemi.
Io non voglio banalizzare il vostro lavoro ma non credo serva uno specialista per capire che stimolazione anale più fantasie ed erezione con pornografia ambigua portino ad un solo risultato... Credo che la d.ssa abbia preso molto sottogamba le mie esperienze e credo a me serva proprio un sessuologo. Tuttavia vorrei evitare di perdere tempo insistendo con una terapia poco adatta e soprattutto vorrei stare meglio, recuperare sicurezza e autostima e capire se effettivamente il mio è un problema di orientamento sessuale. Secondo voi cosa dovrei fare?
PS: mai avuto attrazione per uomini, sempre e solo guardato e trovato attraenti le donne, poche relazioni e solo una effettivamente importante, di 3 anni, sessualmente molto appagante. In passato ho sofferto per diversi mesi per avere abbandonato gli studi dopo un percorso universitario (ing. civile).
Grazie mille.
sono un uomo di 31 anni che ha da poco cambiato lavoro e città per un posto simile ma con più responsabilità.
Proprio mentre organizzavo gli spostamenti, mesi fa, sono tornati in mente molti ricordi e volti del mio passato e purtoppo sono tornate alla mente delle esperienze masturbatorie che avevo rimosso. Avevo 15-16 anni e quando mi masturbavo nella doccia o quando ero a casa da solo ricorrevo anche alla stimolazione dell'ano con dita o oggetti. Questo per un periodo che onestamente non riesco a ricordare, tra la prima e l'ultima volta credo siano passati minimo 6 mesi, massimo 1 anno. Ricordo anche un paio di occasioni in cui ebbi anche delle fantasie omosessuali. All'epoca non ci pensai proprio, non gli davo alcun peso ed anzi, dopo questo periodo tutto si fermò e visto che mi fu permesso di uscire un po' anche la sera nel fine settimana cominciai a dedicarmi agli amici e ai primi corteggiamenti delle mie coetanee. Ora Questi ricordi mi hanno prima portato a pensare di essere un pervertito, poi un omosessuale represso. Per me la cosa più logica da fare fu fare delle prove prima con della pornografia omosessuale, che non mi ha provocato alcuno stimolo, poi con dei video con trans. Durante uno di questi film, pur non provando alcun tipo di attrazione per questo mondo e per un rapporto del genere, ebbi un'erezione e questo mi provocò un'enorme sconforto. Provai a spingermi oltre e a masturbarmi ma il senso di disagio provocato da quelle immagini mi impedì di finire. Preso da questo sconforto feci 4 sedute con una psicoterapeuta sessuologa che mi disse "le tue esperienze adolescenziali sono molto più comuni di quanto creda, le definirei fisiologiche ed in linea con il normale sviluppo sessuale di un adolescente che sperimenta le proprie sensazioni sessuali". Disse che però notava tratti di pensiero ansiosi e ossessivi e che questo poteva avere anche a che fare con il discorso della pornografia e dell'erezione. In ultimo mi disse che per me sarebbe stato meglio rivolgermi ad un suo collega che faceva la terapia cognitivo-comportamentale, molto adatta a questo tipo di problemi.
Io non voglio banalizzare il vostro lavoro ma non credo serva uno specialista per capire che stimolazione anale più fantasie ed erezione con pornografia ambigua portino ad un solo risultato... Credo che la d.ssa abbia preso molto sottogamba le mie esperienze e credo a me serva proprio un sessuologo. Tuttavia vorrei evitare di perdere tempo insistendo con una terapia poco adatta e soprattutto vorrei stare meglio, recuperare sicurezza e autostima e capire se effettivamente il mio è un problema di orientamento sessuale. Secondo voi cosa dovrei fare?
PS: mai avuto attrazione per uomini, sempre e solo guardato e trovato attraenti le donne, poche relazioni e solo una effettivamente importante, di 3 anni, sessualmente molto appagante. In passato ho sofferto per diversi mesi per avere abbandonato gli studi dopo un percorso universitario (ing. civile).
Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
sono assolutamente d'accordo con quanto già detto dalla mia Collega che ha potuto effettuare il colloquio diretto con Lei: è vero che si tratta di esperienze comuni in adolescenza e che la Sua preoccupazione per eventi passati relativi a fantasie sessuali e sperimentazioni di un adolescente è ansia/ossessività.
Non si tratta di un problema sessuale, ma di natura ansiosa.
D'accordo anche sulla metodologia (cognitivo-comportamentale).
Cordiali saluti,
sono assolutamente d'accordo con quanto già detto dalla mia Collega che ha potuto effettuare il colloquio diretto con Lei: è vero che si tratta di esperienze comuni in adolescenza e che la Sua preoccupazione per eventi passati relativi a fantasie sessuali e sperimentazioni di un adolescente è ansia/ossessività.
Non si tratta di un problema sessuale, ma di natura ansiosa.
D'accordo anche sulla metodologia (cognitivo-comportamentale).
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
"Per me la cosa più logica da fare fu fare delle prove prima con della pornografia omosessuale, "
Gentile Utente,
Non si comprende il proprio eventuale orientamento cin prove ed errori , metodi che amplificano l'ansia e la confusione.
L'unica modalità è una psicoterapia
Gentile Utente,
Non si comprende il proprio eventuale orientamento cin prove ed errori , metodi che amplificano l'ansia e la confusione.
L'unica modalità è una psicoterapia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Gentile utente,
<<..... normale sviluppo sessuale di un adolescente che sperimenta le proprie sensazioni sessuali". Disse che però notava tratti di pensiero ansiosi e ossessivi...<<
Perchè banalizzare?
E' tutto molto sottoscrivibile.
Un percorso psy di persona, come indicato, è il più adatto.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Ex utente
Buonasera e grazie per le risposte.
"Non si tratta di un problema sessuale, ma di natura ansiosa"
E' questo che non capisco. I problemi di natura ansiosa non nascono da pensieri irrazionali? I miei a me sembrano abbastanza concreti, vista anche l'erezione avuta guardando della pornografia con un tans. Ed anche in questo caso mi chiedo come può qualcosa che mi crea disagio anche solo nella fantasia provocare eccitazione dal nulla, alla mia età? Non può essere il sintomo di una sessualità latente?
Sono spaventato perché è come se la peggiore delle cose che mi possa capitare (salute esclusa) minacci di realizzarsi.
"Perchè banalizzare?
E' tutto molto sottoscrivibile."
Intendevo che il mio ragionamento poteva apparire banalizzante, ma che a me sembra filare.
"Gentile Utente,
Non si comprende il proprio eventuale orientamento cin prove ed errori , metodi che amplificano l'ansia e la confusione"
Me ne sono accorto... E' che al momento mi è sembrata la "soluzione" più logica.
Grazie molte.
"Non si tratta di un problema sessuale, ma di natura ansiosa"
E' questo che non capisco. I problemi di natura ansiosa non nascono da pensieri irrazionali? I miei a me sembrano abbastanza concreti, vista anche l'erezione avuta guardando della pornografia con un tans. Ed anche in questo caso mi chiedo come può qualcosa che mi crea disagio anche solo nella fantasia provocare eccitazione dal nulla, alla mia età? Non può essere il sintomo di una sessualità latente?
Sono spaventato perché è come se la peggiore delle cose che mi possa capitare (salute esclusa) minacci di realizzarsi.
"Perchè banalizzare?
E' tutto molto sottoscrivibile."
Intendevo che il mio ragionamento poteva apparire banalizzante, ma che a me sembra filare.
"Gentile Utente,
Non si comprende il proprio eventuale orientamento cin prove ed errori , metodi che amplificano l'ansia e la confusione"
Me ne sono accorto... E' che al momento mi è sembrata la "soluzione" più logica.
Grazie molte.
[#5]
La psicoterapeuta che ha consultato con tutta probabilità ci ha visto giusto. Forse avrà letto questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
che descrive la situazione in cui, con molta probabilità, si trova.
>>> I problemi di natura ansiosa non nascono da pensieri irrazionali?
>>>
Non necessariamente. L'ansia di matrice ossessiva è preoccupazione per eventi del tutto plausibili (potrei essere gay) ma poco probabili o non così probabili. L'irrazionalità scatta nel momento in cui si ha la pretesa (ossessiva) di voler a tutti i costi verificare la propria preoccupazione. Perché di preoccupazione, cioè di ansia, si tratta.
In particolare il mettersi alla prova è tipico in questi casi.
Perciò, se non riesce a sbarazzarsi da solo dei pensieri e delle sensazioni disturbanti, le serve un consulto con uno psicoterapeuta, preferibilmente comportamentale (o strategico).
Non deve focalizzarsi sul fatto che nel suo caso il problema si è espresso attraverso la sessualità. L'ossessività può attaccarsi a qualunque cosa - paura di aver lasciato il rubinetto del gas aperto, di contaminazione toccando determinati oggetti, oppure può esprimersi con rituali mentali e/o comportamentali complessi. Ma è sempre ossessività ed è quella che va sconfitta. Non tanto il modo in cui si esprime.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
che descrive la situazione in cui, con molta probabilità, si trova.
>>> I problemi di natura ansiosa non nascono da pensieri irrazionali?
>>>
Non necessariamente. L'ansia di matrice ossessiva è preoccupazione per eventi del tutto plausibili (potrei essere gay) ma poco probabili o non così probabili. L'irrazionalità scatta nel momento in cui si ha la pretesa (ossessiva) di voler a tutti i costi verificare la propria preoccupazione. Perché di preoccupazione, cioè di ansia, si tratta.
In particolare il mettersi alla prova è tipico in questi casi.
Perciò, se non riesce a sbarazzarsi da solo dei pensieri e delle sensazioni disturbanti, le serve un consulto con uno psicoterapeuta, preferibilmente comportamentale (o strategico).
Non deve focalizzarsi sul fatto che nel suo caso il problema si è espresso attraverso la sessualità. L'ossessività può attaccarsi a qualunque cosa - paura di aver lasciato il rubinetto del gas aperto, di contaminazione toccando determinati oggetti, oppure può esprimersi con rituali mentali e/o comportamentali complessi. Ma è sempre ossessività ed è quella che va sconfitta. Non tanto il modo in cui si esprime.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Ex utente
"Forse avrà letto questo"
Lettissimo, per questo mi preoccupa molto il fatto che il mio malessere nasce da una reazione concreta e del tutto indesiderata/inaspettata ed il ricordo di esperienze effettivamente avvenute. Entrambe le cose infatti mi sembrano elementi del tutto estranei ad una sessualità normale.
Grazie, buona sera.
Lettissimo, per questo mi preoccupa molto il fatto che il mio malessere nasce da una reazione concreta e del tutto indesiderata/inaspettata ed il ricordo di esperienze effettivamente avvenute. Entrambe le cose infatti mi sembrano elementi del tutto estranei ad una sessualità normale.
Grazie, buona sera.
[#7]
Chi cerca trova, dice il proverbio.
Se uno prova a eccitarsi in modi alternativi, prima o poi va a finire che ci riesce. E vale più o meno per chiunque. La capacità di eccitarsi sessualmente non è rigida, come l'ossessivo spera dovrebbe essere, ma fluida. Ad esempio, l'ano contiene terminazioni nervose che stimolate possono produrre piacere in chiunque. Allo stesso modo, video con esseri umani con sembianze sia maschili che femminili possono eccitare anche una persona eterosessuale.
Questo per quanto riguarda il mettersi alla prova. Più continua a farlo, più può stare certo che riuscirà nell'intento. E che starà a quel punto sempre peggio. Ne tragga le dovute conseguenze.
Per quanto riguarda invece i ricordi, quello dell'aver richiamato alla memoria improvvisamente e involontariamente qualche "scheletro nell'armadio" che si riteneva dimenticato o rimosso (a proposito, la rimozione non è mai stata dimostrata scientificamente in modo convincente) è un altro tema ansioso. È un modo come un altro per dare corpo alle proprie paure. La prego di notare che non fa assolutamente differenza se quanto ritiene di aver ricordato sia successo veramente o meno. Ciò che conta è che l'ansioso ne soffre.
Come le dicevo il suo è un problema di interesse clinico-psicoterapeutico. Non sessuale in senso stretto.
Se uno prova a eccitarsi in modi alternativi, prima o poi va a finire che ci riesce. E vale più o meno per chiunque. La capacità di eccitarsi sessualmente non è rigida, come l'ossessivo spera dovrebbe essere, ma fluida. Ad esempio, l'ano contiene terminazioni nervose che stimolate possono produrre piacere in chiunque. Allo stesso modo, video con esseri umani con sembianze sia maschili che femminili possono eccitare anche una persona eterosessuale.
Questo per quanto riguarda il mettersi alla prova. Più continua a farlo, più può stare certo che riuscirà nell'intento. E che starà a quel punto sempre peggio. Ne tragga le dovute conseguenze.
Per quanto riguarda invece i ricordi, quello dell'aver richiamato alla memoria improvvisamente e involontariamente qualche "scheletro nell'armadio" che si riteneva dimenticato o rimosso (a proposito, la rimozione non è mai stata dimostrata scientificamente in modo convincente) è un altro tema ansioso. È un modo come un altro per dare corpo alle proprie paure. La prego di notare che non fa assolutamente differenza se quanto ritiene di aver ricordato sia successo veramente o meno. Ciò che conta è che l'ansioso ne soffre.
Come le dicevo il suo è un problema di interesse clinico-psicoterapeutico. Non sessuale in senso stretto.
[#8]
Ex utente
"Se uno prova a eccitarsi in modi alternativi, prima o poi va a finire che ci riesce"...
"Come le dicevo il suo è un problema di interesse clinico-psicoterapeutico. Non sessuale in senso stretto."
Credo di aver capito e la ringrazio. Tuttavia, anche grazie a questi consulti, ho capito che preferirei provare a rivolgermi ad un diverso professionista sessuologo per capire se sia possibile riparare ai danni provcati prima di "arrendermi" ed affidarmi a qualcuno che mi aiuti ad accettare queste perversioni.
Grazie, cordiali saluti.
"Come le dicevo il suo è un problema di interesse clinico-psicoterapeutico. Non sessuale in senso stretto."
Credo di aver capito e la ringrazio. Tuttavia, anche grazie a questi consulti, ho capito che preferirei provare a rivolgermi ad un diverso professionista sessuologo per capire se sia possibile riparare ai danni provcati prima di "arrendermi" ed affidarmi a qualcuno che mi aiuti ad accettare queste perversioni.
Grazie, cordiali saluti.
[#9]
>>> ho capito che preferirei provare a rivolgermi ad un diverso professionista sessuologo per capire se sia possibile riparare ai danni provcati prima di "arrendermi" ed affidarmi a qualcuno che mi aiuti ad accettare queste perversioni
>>>
Mi perdoni, ma non credo abbia ancora capito.
La sua non è una perversione, si tratta più probabilmente della <convinzione> erronea e persistente di avere una perversione. In altre parole, un pensiero ossessivo.
Non si tratta di accettare, ma di smettere di ossessionarsi su ciò che non esiste.
Se si rivolgerà a uno psicoterapeuta sessuologo, vedrà che le verrà proposta una cura per le ossessioni. Se invece si rivolgerà a un semplice consulente sessuologo, sarà probabilmente indirizzato verso uno psicoterapeuta.
L'ossessivo confonde sempre il contenuto delle sue ossessioni (in questo caso sessuale) con il meccanismo ossessivo. È il secondo che va risolto, non il primo.
>>>
Mi perdoni, ma non credo abbia ancora capito.
La sua non è una perversione, si tratta più probabilmente della <convinzione> erronea e persistente di avere una perversione. In altre parole, un pensiero ossessivo.
Non si tratta di accettare, ma di smettere di ossessionarsi su ciò che non esiste.
Se si rivolgerà a uno psicoterapeuta sessuologo, vedrà che le verrà proposta una cura per le ossessioni. Se invece si rivolgerà a un semplice consulente sessuologo, sarà probabilmente indirizzato verso uno psicoterapeuta.
L'ossessivo confonde sempre il contenuto delle sue ossessioni (in questo caso sessuale) con il meccanismo ossessivo. È il secondo che va risolto, non il primo.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 7.1k visite dal 10/11/2016.
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