Grazie per l'attenzione
Buongiorno a tutti. Da quando ho dovuto raccontare una esperienza passata a delle persone amiche ho cominciato a guardarmi con occhi diversi. Vorrei non essermi mai confidata con loro e adesso vorrei inventare una "scusa" e dire "ciò che vi ho raccontato non è vero". Ciò può farmi sentire meglio? Non capisco più nulla. Grazie per l'attenzione.
Cara Utente,
è possibile che condividere quello che le è successo l'abbia reso maggiormente reale e che questo cambi il modo in cui vede sè stessa, ma per risponderle è necessario avere qualche informazione in più rispetto a quel poco che ha scritto.
Di preciso che tipo di fatto ha raccontato?
Era la prima volta che lo riferiva a qualcuno?
Come mai ne ha parlato?
Le persone con le quali si è confidata sono tutte sue amiche allo stesso modo o fra loro c'è qualcuno al quale vorrebbe non aver parlato e qualcuno che invece considera più affidabile o più in grado di capire?
è possibile che condividere quello che le è successo l'abbia reso maggiormente reale e che questo cambi il modo in cui vede sè stessa, ma per risponderle è necessario avere qualche informazione in più rispetto a quel poco che ha scritto.
Di preciso che tipo di fatto ha raccontato?
Era la prima volta che lo riferiva a qualcuno?
Come mai ne ha parlato?
Le persone con le quali si è confidata sono tutte sue amiche allo stesso modo o fra loro c'è qualcuno al quale vorrebbe non aver parlato e qualcuno che invece considera più affidabile o più in grado di capire?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

Ex utente
Gent. ma Dottoressa Massaro, non ho raccontato, ma ho solo ammesso di avere avuto la mia prima e unica esperienza sessuale (che probabilmente non si può nemmeno definire esperienza sessuale completa). Ne ho parlato in quanto doverlo confidare al mio attuale ragazzo mi ha fatto sentire infinitamente piccola, e ho cercato conforto nelle amiche. Poichè sono a conoscenza che entrambe, con commenti e frecciatine, raccontano, probabilmente in maniera involontaria, fatti di vita privata a loro confidati non vorrei avessero divulgato anche le mie informazioni.
Sono consapevole dei miei limiti e per questo, dopo la fine della prima e unica relazione, non ho più voluto conoscere persone per preservarmi "pura" fino all'arrivo di quello giusto.
Sono consapevole dei miei limiti e per questo, dopo la fine della prima e unica relazione, non ho più voluto conoscere persone per preservarmi "pura" fino all'arrivo di quello giusto.
"doverlo confidare al mio attuale ragazzo mi ha fatto sentire infinitamente piccola"
In che senso ha "dovuto" confidarlo? E in che senso si è sentita "piccola"?
In che senso ha "dovuto" confidarlo? E in che senso si è sentita "piccola"?

Ex utente
Dottoressa ci siamo raccontati le ns passate esperienze e la mia non la avevo mai raccontata a nessuno. È stata un'esperienza e unica di dolore psicologico che mi ha segnata tantissimo: avrei voluto che il primo ragazzo sarebbe stato quello per la vita; ma così non è stato. Ho cercato di ritardare il più possibile il momento ma poi è arrivato. Adesso provo grande dolore anche per il mio attuale ragazzo. Penso merita di più anche per una questione di dignità. Ho rabbia; non avrei mai dovuto far accadere tutto ciò.
"È stata un'esperienza e unica di dolore psicologico che mi ha segnata tantissimo"
Come mai ha sofferto così tanto per quell'esperienza?
Come mai ha sofferto così tanto per quell'esperienza?

Ex utente
Dopo un mese da quella esperienza la relazione è finita. Ho sofferto perché avrei voluto fosse per la vita e invece così non è stato. Ero consapevole a cosa andavo incontro ma ho voluto tentare il tutto e per tutto credendo fosse quello il tassello mancante alla relazione.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.1k visite dal 10/11/2016.
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