Turbe del desiderio sessuale
Salve gentili dottori,
sono un ragazzo con problemi relativi alla sfera sessuale: quando sono in intimità con una donna avverto un' ansia incredibile che mi blocca, mi irrigidisco al punto da non riuscire ad eccitarmi, provo sensazioni di oppressione e di conseguenza manca l'erezione o se c 'è è parziale e/o tendo ad eiaculare subito. Sono sempre stato molto timido, chiuso ed insicuro. Nella mia infanzia mi è capitato un episodio strano che può aver influenzato la mia sessualità: quando avevo 5 anni una mia cugina di 4 anni più grande di me mi ha masturbato fino al raggiungimento dell'orgasmo...da quel giorno ho iniziato a masturbarmi in maniera compulsiva e scorretta in quanto lo facevo da vestito e con sfregamento del pene, tale pratica mi è costata una curvatura del pene verso il basso che non mi impedisce attualmente la penetrazione ma mi è costata diversi complessi. Inoltre ogni volta che lo facevo mi sentivo strano, come fuori dal mondo e un pò in colpa. Ho continuato così almeno fino ai 13 anni dopodiché ho adottato la tecnica di masturbazione corretta. Tra complessi vari, paura del sesso (che già sperimentavo in adolescenza), delusioni ed evitamenti mi sono ritrovato ad avere le prime esperienze sessuali intorno ai 28 anni. La ragazza in questione non mi piaceva ne fisicamente ne caratterialmente ma si diceva innamorata di me e per me era un modo per sperimentare... i tentativi di rapporto sono stati fallimentari: le prime volte come lei mi toccava, appena raggiungevo un'erezione parziale eiaculavo, successivamente veniva a mancare anche l'erezione parziale. Dopo aver chiuso con lei mi sono rivolto ad un sessuologo riferendo di avere un problema di eiaculazione precoce (evidentemente sbagliando la diagnosi). Ho fatto un anno di percorso per riacquistare un po' di fiducia in me stesso e imparare alcune tecniche sul controllo dell'eiaculazione. Circa 6 mesi fa mi si è presentata un'altra occasione: una ragazza per me molto bella di cui forse ero anche innamorato la quale mi propone di avere una relazione esclusivamente sessuale in quanto innamorata di un altro...io accetto...In quel caso erezione sufficiente con la masturbazione da parte sua ma debole nel rapporto. Decido di andare da un andrologo che dopo le visite di rito mi prescrive il cialis 20mg. Con questo riesco ad avere rapporti sufficienti ma non eccezionali. In ogni caso l'ansia prima di ogni rapporto e la paura di dipendere da una pillola o di essere lasciato se il tipo di cui era innamorata l'avesse voluta mi fanno abbandonare la relazione con mia grande sofferenza e indifferenza di lei. Cerco di risolvere i problemi alla radice presso un terapista cognitivo comportamentale ma anche in questo caso dopo 5 mesi non sono soddisfatto...dopo due mezzi fallimenti vorrei chiedervi pareri su queste mie disfunzioni ed una strategia per voi consona (nuovo sessuologo? diversa psicoterapia? psichiatra?). Attualmente ho perso totalmente la libido e sono al limite della depressione. Grazie
sono un ragazzo con problemi relativi alla sfera sessuale: quando sono in intimità con una donna avverto un' ansia incredibile che mi blocca, mi irrigidisco al punto da non riuscire ad eccitarmi, provo sensazioni di oppressione e di conseguenza manca l'erezione o se c 'è è parziale e/o tendo ad eiaculare subito. Sono sempre stato molto timido, chiuso ed insicuro. Nella mia infanzia mi è capitato un episodio strano che può aver influenzato la mia sessualità: quando avevo 5 anni una mia cugina di 4 anni più grande di me mi ha masturbato fino al raggiungimento dell'orgasmo...da quel giorno ho iniziato a masturbarmi in maniera compulsiva e scorretta in quanto lo facevo da vestito e con sfregamento del pene, tale pratica mi è costata una curvatura del pene verso il basso che non mi impedisce attualmente la penetrazione ma mi è costata diversi complessi. Inoltre ogni volta che lo facevo mi sentivo strano, come fuori dal mondo e un pò in colpa. Ho continuato così almeno fino ai 13 anni dopodiché ho adottato la tecnica di masturbazione corretta. Tra complessi vari, paura del sesso (che già sperimentavo in adolescenza), delusioni ed evitamenti mi sono ritrovato ad avere le prime esperienze sessuali intorno ai 28 anni. La ragazza in questione non mi piaceva ne fisicamente ne caratterialmente ma si diceva innamorata di me e per me era un modo per sperimentare... i tentativi di rapporto sono stati fallimentari: le prime volte come lei mi toccava, appena raggiungevo un'erezione parziale eiaculavo, successivamente veniva a mancare anche l'erezione parziale. Dopo aver chiuso con lei mi sono rivolto ad un sessuologo riferendo di avere un problema di eiaculazione precoce (evidentemente sbagliando la diagnosi). Ho fatto un anno di percorso per riacquistare un po' di fiducia in me stesso e imparare alcune tecniche sul controllo dell'eiaculazione. Circa 6 mesi fa mi si è presentata un'altra occasione: una ragazza per me molto bella di cui forse ero anche innamorato la quale mi propone di avere una relazione esclusivamente sessuale in quanto innamorata di un altro...io accetto...In quel caso erezione sufficiente con la masturbazione da parte sua ma debole nel rapporto. Decido di andare da un andrologo che dopo le visite di rito mi prescrive il cialis 20mg. Con questo riesco ad avere rapporti sufficienti ma non eccezionali. In ogni caso l'ansia prima di ogni rapporto e la paura di dipendere da una pillola o di essere lasciato se il tipo di cui era innamorata l'avesse voluta mi fanno abbandonare la relazione con mia grande sofferenza e indifferenza di lei. Cerco di risolvere i problemi alla radice presso un terapista cognitivo comportamentale ma anche in questo caso dopo 5 mesi non sono soddisfatto...dopo due mezzi fallimenti vorrei chiedervi pareri su queste mie disfunzioni ed una strategia per voi consona (nuovo sessuologo? diversa psicoterapia? psichiatra?). Attualmente ho perso totalmente la libido e sono al limite della depressione. Grazie
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Gentile Utente,
dal momento che è già stato seguito da diversi professionisti, partirei da qui: posso chiederLe quali erano gli obiettivi terapeutici fissati, e se qualcuno di questi è stato raggiunto?
dal momento che è già stato seguito da diversi professionisti, partirei da qui: posso chiederLe quali erano gli obiettivi terapeutici fissati, e se qualcuno di questi è stato raggiunto?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie per la risposta,
come dicevo dal primo sessuologo sono andato in seguito al primo rapporto fallimentare in cui si manifestava prevalentemente eiaculazione istantanea non appena si accentuava l'erezione. Abbiamo lavorato sul controllo dell'eiaculazione, raggiungimento del punto di non ritorno, utilizzato un masturbatore ecc. Risultati tutto sommato soddisfacenti in quanto poi con la relazione successiva riuscivo a controllare l'eiaculazione o a resistere almeno 4-5 minuti con masturbazione mentre col rapporto in vagina mi è capitato anche di durare un' ora. In realtà con la penetrazione mi sembrava di sentire poco e se non fosse stato per il cialis probabilmente avrei perso l'erezione dopo poco. In realtà mi è capitato anche in questa seconda relazione di eiaculare subito se a volte venivo stimolato con la mano mentre ero ancora vestito (stimolazione tipo masturbazione da bambino). Attualmente sento di aver perso lo stimolo sessuale...mi sento indifferente rispetto al sesso, alle donne ecc. e anche le attività quotidiane risultano difficili da svolgere...la mazzata finale è stata data dal fatto che la ragazza della seconda relazione dopo una settimana dalla conclusione si è fidanzata ufficialmente con un amico comune facendo scaturire in me sensazioni di inadeguatezza di cui gia sospettavo e frustrazione. Per quanto riguarda il secondo psicologo non ho trovato molto giovamento con la cognitivo comportamentale...
esercizi sulla modifica dei pensieri più ipnosi non hanno dato molti frutti. Grazie
come dicevo dal primo sessuologo sono andato in seguito al primo rapporto fallimentare in cui si manifestava prevalentemente eiaculazione istantanea non appena si accentuava l'erezione. Abbiamo lavorato sul controllo dell'eiaculazione, raggiungimento del punto di non ritorno, utilizzato un masturbatore ecc. Risultati tutto sommato soddisfacenti in quanto poi con la relazione successiva riuscivo a controllare l'eiaculazione o a resistere almeno 4-5 minuti con masturbazione mentre col rapporto in vagina mi è capitato anche di durare un' ora. In realtà con la penetrazione mi sembrava di sentire poco e se non fosse stato per il cialis probabilmente avrei perso l'erezione dopo poco. In realtà mi è capitato anche in questa seconda relazione di eiaculare subito se a volte venivo stimolato con la mano mentre ero ancora vestito (stimolazione tipo masturbazione da bambino). Attualmente sento di aver perso lo stimolo sessuale...mi sento indifferente rispetto al sesso, alle donne ecc. e anche le attività quotidiane risultano difficili da svolgere...la mazzata finale è stata data dal fatto che la ragazza della seconda relazione dopo una settimana dalla conclusione si è fidanzata ufficialmente con un amico comune facendo scaturire in me sensazioni di inadeguatezza di cui gia sospettavo e frustrazione. Per quanto riguarda il secondo psicologo non ho trovato molto giovamento con la cognitivo comportamentale...
esercizi sulla modifica dei pensieri più ipnosi non hanno dato molti frutti. Grazie
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"masturbarmi in maniera compulsiva e scorretta in quanto lo facevo da vestito e con sfregamento del pene, tale pratica mi è costata una curvatura del pene verso il basso "
Legga questo articolo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3122-masturbazione-maschile-ci-sono-metodi-giusti-e-metodi-sbagliati-la-tms.html
Vedrà che la diagnosi, è la cura successiva obbligano ad un approccio integrato.
Nel suo caso ci sono inoltre altre disfunzioni della risposta sessuale.
Legga questo articolo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3122-masturbazione-maschile-ci-sono-metodi-giusti-e-metodi-sbagliati-la-tms.html
Vedrà che la diagnosi, è la cura successiva obbligano ad un approccio integrato.
Nel suo caso ci sono inoltre altre disfunzioni della risposta sessuale.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Utente
Grazie 1000 dottoressa, ho trovato l'articolo molto interessante e mi ritrovo in diversi passaggi. Anche se ho abbandonato quella metodologia quasi 20 anni fa, non so che problematiche psichiche possa aver comportato....in realtà mi ha anche un po spaventato e penso che la cosa sia più grave del previsto. Posso sapere lei cosa intende per approccio integrato? Aggiungo che negli ultimi anni ho fatto ampio uso di video porno diventati l'unico supporto alla masturbazione. Dopo aver letto vari articoli sui danni provocati da questi li ho banditi totalmente e non li uso da alcuni mesi. Questa scelta però ha praticamente azzerato l'attività di masturbazione che negli ultimi due anni era più una cosa fatta per noia che per piacere (andavo praticamente su uno di quest siti, sceglievo dei video e poi mi masturbavo). In seguito a queste vicende sto provando un senso di angoscia e disagio al pensiero del sesso e non mi ci vedo a farlo...spero sia solo una reazione e di non star diventando asessuale! Ringrazio i dottori che mi hanno risposto e accolgo con piacere altri pareri e/o consigli. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 07/11/2016.
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L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.