Infelice se in coppia, mancanza progettualità nella mia vita

Buonasera.

Vi scrivo perché sono molto amareggiata e ho bisogno di capire come SBLOCCARMI.
Da 5 anni credo negli uomini sbagliati per me; sono arrivata a pensare che possa essere un'autopunizione a seguito della fine della mia prima storia d'amore (conclusasi per causa mia, soprattutto). Non so più se riuscirò ad uscirne, perché mi rendo conto che ho serie difficoltà a livello sentimentale. Attuo un attaccamento eccessivo, in una storia mi sento sempre meno me stessa, e... mi paragono al partner. Lui è sempre fantastico; io faccio sempre schifo.
Non so come darmi un pò di coraggio; ho amiche che hanno subìto vere disgrazie e io invece non riesco a scuotermi da... me stessa.
L'ultima delusione amorosa rappresenta tutt'ora un macigno enorme, il simbolo del mio fallimento come persona.

Ho 27 anni ma non ho trovato la mia strada, sono passiva e mi auto-boicotto. Questo stato d'animo permane chissà da quanto...
Finché andavo alla scuola dell'obbligo, primeggiare dava soddisfazione a mia mamma e il voto mi dava valore come persona.
Oggi ho una laurea per cui ho faticato troppo, con scarsa motivazione. Non capisco cosa significhi la parola "progettualità", né in campo lavorativo e di auto-realizzazione né in quello di coppia, e, più che "vivere", sento di fluttuare mollemente...
Giudizio eccessivo, scarsa autostima, ansia, umore nero... sembrano piccole paroline dette così, per me sono il pane quotidiano e questo pane mi sta distruggendo da dentro.
Non riesco ad amarmi; faccio tutto ciò che va fatto: andare avanti, curare la salute e le amicizie, coltivare hobbies, passeggiate col cane... tutto.

Scusate la negatività, spero che abbiate qualche parola da dedicarmi.
Grazie davvero : )
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

le problematiche relative alla bassa autostima, che a cascata potrebbero generare poi tutto il resto, cioè scarsa progettualità, scelte sentimentali sbagliate, ecc... non si possono trattare on line, ma necessariamente di persona, grazie all'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Ci ha mai pensato di rivolgersi direttamente?

Lei è molto giovane ed è possibile non solo intercettare il problema, metterlo a fuoco ma soprattutto risolverlo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Finché andavo alla scuola dell'obbligo, primeggiare dava soddisfazione a mia mamma e il voto mi dava valore come persona."

Gent.le Ragazza,
è possibile che tu non abbia interiorozzato una considerazione positiva di te poichè essa era sempre legata alla "prestazione" e non espressione del tuo valore intrinseco.


"Attuo un attaccamento eccessivo, in una storia mi sento sempre meno me stessa, e... mi paragono al partner. "

Da adulta questo stile di attaccamento insicuro ha facilitato l'instaurarsi di rapporti affettivi caratterizzati dalla tua dipendenza dall'altro.


"sono arrivata a pensare che possa essere un'autopunizione a seguito della fine della mia prima storia d'amore"

A volte facciamo fatica a perdonare noi stessi perché ci rifiutiamo di accettare la nostra vulnerabilità fino a colpevolizzarci per i nostri bisogni affettivi.

Ho individuato alcuni aspetti al fine di offrirti alcuni spunti di riflessione da approfondire all'interno di un colloquio diretto con lo psicoterapeuta, sarebbe lo spazio più adeguato che può offrirti l'opportunità di avviare un processo di crescita personale.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Utente
Utente
Ringrazio entrambe per le vostre preziose parole : )

@Dott.ssa Angela: sono stata in terapia da tre diversi professionisti; sicuramente ognuno di loro ha saputo darmi anche molto, però oggi sono ancora qui a sentirmi inutile e proprio perché ci ho provato per anni e anni, non so più cosa fare a questo punto, sinceramente! : / Mi sforzo di non preoccuparmi fino a sentirmi spacciata, ma è dura...

@Dott.sa Sabrina: grazie, ha beccato punti sicuramente cruciali per me. Come faccio, dunque, a sentirmi di valore, quando mi sento seriamente una formichina? Come posso perdonarmi DAVVERO? E come potrò instaurare un legame amoroso che non sia di dipendenza (gruppo di auto-sostegno?)? So che sono domande enormi... ho bisogno di andare nelle giuste direzioni...

Grazie infinite ancora a entrambe : )))


[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara ragazza,
alle riflessioni che ha già ricevuto, e che condivido, la invito alla lettura di questi articoli, mi sembrano molto attinenti alla sua storia di vita ed affettiva

http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6605-fame-d-amore-ansia-e-depressione-sono-correlate.html

Come fa, non possiamo saperlo online, un nostro collega saprà aiutarla nel rimettere insieme i pezzi…

auguri per tutto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Ragazza,
non si tratta di sostituire un giudizio positivo con uno negativo, quanto piuttosto di sospendere l'atteggiamento giudicante verso se stessi.
Sentirsi accettato, compreso empaticamente e non giudicato dallo psicoterapeuta è un'esperienza concreta che diventa opportunità di apprendere e sperimentare modalità relazionali funzionali e non sabotanti come quelle sviluppate finora.
[#6]
Utente
Utente
Dottoressa Valeria, leggerò tutto molto avidamente, grazie : )

Dottoressa Sabrina, non so cosa altro aggiungere alle sue parole... penso abbia centrato in pieno la questione e non avevo mai pensato a come già quello con lo psicologo potesse rappresentare l'esempio di un legame positivo, da prendere a esempio appunto : D

Ho sempre avuto difficoltà ad aprirmi perfino con i terapisti da cui sono andata. Certe cose non le ho mai dette, anche molto importanti. Anche dopo anni di terapia. Come faccio a superare la vergogna di me stessa? E' fortissima. Penso che potrebbe aiutarmi molto a sbloccarmi... sbloccarmi!

Vi ringrazio ancora.
[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
La vergogna è il punto di partenza per entrare in ascolto del proprio vissuto all'interno dello spazio protetto della relazione terapeutica. Tutto il resto verrà dopo ma passando attraverso la vergogna e non cercando di aggirarlà.
[#8]
Utente
Utente
Semplicemente grazie, dottoressa Sabrina :)
Sono tornata dall'ultima dottoressa che mi aveva in cura e ho parlato di cose mai dette prima ma fondamentali per il mio sviluppo e sono partita proprio dalla vergogna, come suggerito da lei! E' stata una fatica enorme ma ce l'ho fatta e la sua collega mi ha accolta e aiutata molto.
Quindi grazie ancora per le sue parole mirate e incoraggianti!
:)))