Disturbo dipendende ed evitante
Cari Dottori,
sono una ragazza di 21 anni che da poco tempo quasi due mesi, mi è stato diagnosticato un disturbo di personalità dipendente (cluster C) e il disturbo di personalità evitante e problemi anche sessuali, cioè tutto quello che riguarda la sfera sessuale.
Soffro di ansia, ansia sociale e difficoltà ad intraprendere nuove relazioni con altre persone, imbarazzo, vergogna, senso di insoddisfazione, inadeguatezza, incapacità personale, ho paura di essere lasciato dalle persone che amo, sono molto insicura, faccio fatica ad esprimere le mie opinioni, mi sento molto a disagio in varie situazioni, è come se io stessi su un altro binario e non nella mia vera strada. Io queste cose non le vedevo prima, perchè per me erano normali, pensavo facessero parte del mio carattere, e invece adesso che so di avere questi problemi, me ne rendo conto ogni volta che faccio qualcosa e li riscontro.
Non riesco ad avere dei rapporti sessuali con il mio partner,ogni volta che proviamo io mi blocco, oppure viceversa, e cosi ci rinunciamo e lasciamo perdere.. anche con lui sento sempre quel peso addosso, di senso di insoddisfazione.
Mi sto facendo aiutare da una persona (uomo) tanto amica e affidabile, più grande di me, l’unico che sa tutti i miei problemi, mi è sempre stato vicino ed aiutato, e insieme a lui abbiamo scoperto questi disturbi di cui io soffro e mi ci sono riscontrata in tutto.
tutto questo deriva dalla mia infanzia, ho sempre vissuto con mia nonna, lei mi ha accudito fino alla prima adolescenza, molto severa e invasiva, qualsiasi cosa facevo non andava bene, poi anche mio padre, presente in casa, assente come figura maschile di padre, che mi servirebbe, mai una carezza, mai una parola dolce, quindi in pratica non ho un vero padre, ho solo una madre che mi fa anche da padre.
Tutto questo mi provoca tantissimo disagio nella mia vita, nelle relazioni personali, nel lavoro e anche con il mio partner.
Con questa persona che mi sta aiutando abbiamo intrapreso una terapia (consigliata da due psicologhe di fiducia con una consultazione online) di cui ci hanno proposto che per rimediare a questi problemi ed essere più libera di provare ad eseguire alcune pratiche sessuali, in questo modo dovrei sbloccarmi di tutto, io mi fido tanto di questa persona e mi conosce fin quando ero bambina, ma io nei suoi confronti nutro solo tanto affetto, abbiamo anche provato ad eseguire qualche pratica, ma non riesco, cioè lui sarebbe la persona giusta, ma non riesco a sbloccarmi, cioè mi mette ancora più ansia, non riesco ad accettarlo con questa figura di “maschio”, io lo vedo solo come figura di affetto, e quindi mi impedisce di provare ad eseguire questa terapia con lui, io lo vedo come amico e non come un mio ragazzo, mi spaventa questa cosa, anche se mi fido ciecamente di lui, e quindi abbiamo deciso di interrompere la terapia e mi ha detto di provare a sentire qualche psicoterapeuta - sessuologo...
Cosa mi consigliate di fare?
sono una ragazza di 21 anni che da poco tempo quasi due mesi, mi è stato diagnosticato un disturbo di personalità dipendente (cluster C) e il disturbo di personalità evitante e problemi anche sessuali, cioè tutto quello che riguarda la sfera sessuale.
Soffro di ansia, ansia sociale e difficoltà ad intraprendere nuove relazioni con altre persone, imbarazzo, vergogna, senso di insoddisfazione, inadeguatezza, incapacità personale, ho paura di essere lasciato dalle persone che amo, sono molto insicura, faccio fatica ad esprimere le mie opinioni, mi sento molto a disagio in varie situazioni, è come se io stessi su un altro binario e non nella mia vera strada. Io queste cose non le vedevo prima, perchè per me erano normali, pensavo facessero parte del mio carattere, e invece adesso che so di avere questi problemi, me ne rendo conto ogni volta che faccio qualcosa e li riscontro.
Non riesco ad avere dei rapporti sessuali con il mio partner,ogni volta che proviamo io mi blocco, oppure viceversa, e cosi ci rinunciamo e lasciamo perdere.. anche con lui sento sempre quel peso addosso, di senso di insoddisfazione.
Mi sto facendo aiutare da una persona (uomo) tanto amica e affidabile, più grande di me, l’unico che sa tutti i miei problemi, mi è sempre stato vicino ed aiutato, e insieme a lui abbiamo scoperto questi disturbi di cui io soffro e mi ci sono riscontrata in tutto.
tutto questo deriva dalla mia infanzia, ho sempre vissuto con mia nonna, lei mi ha accudito fino alla prima adolescenza, molto severa e invasiva, qualsiasi cosa facevo non andava bene, poi anche mio padre, presente in casa, assente come figura maschile di padre, che mi servirebbe, mai una carezza, mai una parola dolce, quindi in pratica non ho un vero padre, ho solo una madre che mi fa anche da padre.
Tutto questo mi provoca tantissimo disagio nella mia vita, nelle relazioni personali, nel lavoro e anche con il mio partner.
Con questa persona che mi sta aiutando abbiamo intrapreso una terapia (consigliata da due psicologhe di fiducia con una consultazione online) di cui ci hanno proposto che per rimediare a questi problemi ed essere più libera di provare ad eseguire alcune pratiche sessuali, in questo modo dovrei sbloccarmi di tutto, io mi fido tanto di questa persona e mi conosce fin quando ero bambina, ma io nei suoi confronti nutro solo tanto affetto, abbiamo anche provato ad eseguire qualche pratica, ma non riesco, cioè lui sarebbe la persona giusta, ma non riesco a sbloccarmi, cioè mi mette ancora più ansia, non riesco ad accettarlo con questa figura di “maschio”, io lo vedo solo come figura di affetto, e quindi mi impedisce di provare ad eseguire questa terapia con lui, io lo vedo come amico e non come un mio ragazzo, mi spaventa questa cosa, anche se mi fido ciecamente di lui, e quindi abbiamo deciso di interrompere la terapia e mi ha detto di provare a sentire qualche psicoterapeuta - sessuologo...
Cosa mi consigliate di fare?
[#1]
Di sicuro deve interrompere questo trattamento naif e rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta iscritto regolarmente ad un ordine professionale e farsi aiutare.
Le tecniche e le persone improvvisate, non preparate, non faranno altro che aumentare i Suoi problemi, come Lei stessa ci conferma nella Sua richiesta.
Se, poi, ha un disturbo della personalità DEVE rivolgersi o ad uno psichiatra o ad uno psicologo che sia specializzato in psicoterapia e farsi aiutare dal professionista.
Cordiali saluti,
Le tecniche e le persone improvvisate, non preparate, non faranno altro che aumentare i Suoi problemi, come Lei stessa ci conferma nella Sua richiesta.
Se, poi, ha un disturbo della personalità DEVE rivolgersi o ad uno psichiatra o ad uno psicologo che sia specializzato in psicoterapia e farsi aiutare dal professionista.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gent.le Dott.ssa,
La ringrazio molto per la Sua risposta.
Sarebbe meglio appunto se andassi da uno specialista, però Le volevo dire che questa tecnica di terapia ci è stata consigliata da queste due psicologhe, (lavorano in un consultorio) cioè abbiamo fatto riferimento a tutto quello che ci dicevano loro, infatti hanno detto che questa terapia è vera ed viene usata per questo tipo di problemi ed efficace se viene svolta nel modo giusto.
Però non vedendo risultati, e quasi pochi, sarebbe meglio smettere perchè ci si fa del male a vicenda alla fine...
La ringrazio molto per la Sua risposta.
Sarebbe meglio appunto se andassi da uno specialista, però Le volevo dire che questa tecnica di terapia ci è stata consigliata da queste due psicologhe, (lavorano in un consultorio) cioè abbiamo fatto riferimento a tutto quello che ci dicevano loro, infatti hanno detto che questa terapia è vera ed viene usata per questo tipo di problemi ed efficace se viene svolta nel modo giusto.
Però non vedendo risultati, e quasi pochi, sarebbe meglio smettere perchè ci si fa del male a vicenda alla fine...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 06/11/2016.
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