Senso di ansia da qualche giorno
Buonasera,
è da qualche giorno che sto vivendo un senso di ansia, più precisamente da quando il mio ragazzo vuole lasciare il lavoro perchè gli provoca forte ansia (lui comunque è seguito da uno psicoterapeuta con cui si sta trovando bene) e ciò vorrebbe dire rimandare la convivenza.
La stroncata finale me l'ha data mia mamma (senza volerlo) oggi, dicendomi "Tu fai bene ad aspettarlo, datti tempo 3/4 anni, se poi vedi che non si decide, giustamente vai per la tua strada. Non è cattiveria, però devi pensare anche a te... lui è fragile in questo momento, devi contare solo su te stessa. E' un ragazzo onesto e bravo, vedi come va... magari trovi un ragazzo nel tuo ambito, chissà (perchè il mio ragazzo non è laureato, ha il diploma, non gli è mai piaciuto studiare)". Non so, mi ha fatto male questa cosa, non capisco il perchè.
Poi questo è un periodo pienissimo per me: ho 25 anni, sto preparando l'esame che darò a breve per l'iscrizione all'albo A degli psicologi, la mattina studio, tutti i pomeriggi lavoro, e spesso lavoro tutto il giorno sabato e domenica. Non guadagno tanto per ora, però i miei mi lasciano la casa di mia nonna, che dovrò arredare, quindi avrò un bel po' di spese da sostenere, ma non ho paura, sono entusiasta di questa svolta. Quindi contando che non ho affitto, riuscirei a vivere, ma non riuscirei a mantenere una seconda persona, nel caso lui mollasse il lavoro.
Diciamo che la notizia del mio ragazzo non l'ho presa per nulla bene, non l'ho dato a vedere, però ho visto i miei sogni frantumarsi.E non capisco perchè il parere di mia mamma abbia ulteriormente aggravato la situazione, facendomi entrare in uno stato di fastidiosa ansia...
cosa potrei fare per alleviarlo?
Perchè reagisco così?
Ps. ci tengo a sottolineare che stiamo insieme da 4 anni, io con lui sto davvero bene, mi completa (ha 22 anni). Mi ha detto che lui vuole convivere ma ora l'ansia per il lavoro è davvero forte e non vuole fare il mantenuto.
è da qualche giorno che sto vivendo un senso di ansia, più precisamente da quando il mio ragazzo vuole lasciare il lavoro perchè gli provoca forte ansia (lui comunque è seguito da uno psicoterapeuta con cui si sta trovando bene) e ciò vorrebbe dire rimandare la convivenza.
La stroncata finale me l'ha data mia mamma (senza volerlo) oggi, dicendomi "Tu fai bene ad aspettarlo, datti tempo 3/4 anni, se poi vedi che non si decide, giustamente vai per la tua strada. Non è cattiveria, però devi pensare anche a te... lui è fragile in questo momento, devi contare solo su te stessa. E' un ragazzo onesto e bravo, vedi come va... magari trovi un ragazzo nel tuo ambito, chissà (perchè il mio ragazzo non è laureato, ha il diploma, non gli è mai piaciuto studiare)". Non so, mi ha fatto male questa cosa, non capisco il perchè.
Poi questo è un periodo pienissimo per me: ho 25 anni, sto preparando l'esame che darò a breve per l'iscrizione all'albo A degli psicologi, la mattina studio, tutti i pomeriggi lavoro, e spesso lavoro tutto il giorno sabato e domenica. Non guadagno tanto per ora, però i miei mi lasciano la casa di mia nonna, che dovrò arredare, quindi avrò un bel po' di spese da sostenere, ma non ho paura, sono entusiasta di questa svolta. Quindi contando che non ho affitto, riuscirei a vivere, ma non riuscirei a mantenere una seconda persona, nel caso lui mollasse il lavoro.
Diciamo che la notizia del mio ragazzo non l'ho presa per nulla bene, non l'ho dato a vedere, però ho visto i miei sogni frantumarsi.E non capisco perchè il parere di mia mamma abbia ulteriormente aggravato la situazione, facendomi entrare in uno stato di fastidiosa ansia...
cosa potrei fare per alleviarlo?
Perchè reagisco così?
Ps. ci tengo a sottolineare che stiamo insieme da 4 anni, io con lui sto davvero bene, mi completa (ha 22 anni). Mi ha detto che lui vuole convivere ma ora l'ansia per il lavoro è davvero forte e non vuole fare il mantenuto.
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gentile ragazza ritengo che siate ancora giovani e la paura di dover "mantenere" il suo ragazzo sia piuttosto immotivata. La responsabilità di lasciare il lavoro è soprattutto del suo ragazzo . NON fate l'errore di confondere il benessere della coppia con il benessere economico (cosa che la maggior parte della gente fa, e soffre) .
Affrontate il problema in modo funzionale, discutendone le prospettive i vantaggi e gli svantaggi come una coppia lasciando fuori le opinioni, quasi sempre, di parte, dei genitori.
saluti
Affrontate il problema in modo funzionale, discutendone le prospettive i vantaggi e gli svantaggi come una coppia lasciando fuori le opinioni, quasi sempre, di parte, dei genitori.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.2k visite dal 02/11/2016.
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