Tecniche di esposizione per l' agorafobia

Salve, soffro di panico con agorafobia. Ho letto un libro sulla terapia cognitivo comportamentale ed ho letto dell' efficacia delle tecniche di esposizione per questo disturbo. Ho provato più volte ad espormi a situazioni temute ma la conclusione sta sempre nell' avere un attacco di panico e a farmi diventare ancora più fobico per la situazione temuta. So bene che durante un attacco di panico non "succede niente" e non rischio di morire ma la sensazione è veramente terribile, per cui inizio ad evitare ancora di più le situazioni dove so che avrò un attacco. La mia domanda è quindi: queste tecniche di esposizione funzionano veramente e sono io che sbaglio oppure non fanno altro che rafforzare la fobia?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Funzionano e sono le più adatte per le fobie ma, proprio come un farmaco, vanno eseguite nel modo corretto. Per questo scoraggiamo il fai-da-te.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Ok, sono seguito da uno psicologo al csm dove sono in cura ma non lo vedo spesso (1 o 2 volte al mese) e non è specializzato nella cbt ma in un altra branca che nemmeno ricordo...al momento non è che abbia grosse disponibilità economiche per intraprendere un percorso psicoterapeutico mirato per cui per me grossomodo l' unica strada da intraprendere è un po il fai-da-te . Sto leggendo ora il libro di Beck " Cognitive Therapy for Anxiety Disorders", c'è qualche libro più completo e/o aggiornato?
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Dr.ssa Stella Di Giorgio Psicologo 34 2
Gentile utente, è lodevole che, nonostante le difficoltà economiche, che impediscono di affidarsi a uno psicoterapeuta privato, non ti sei arreso e hai conservato un atteggiamento costruttivo rispetto al problema del panico, che è molto complesso. Purtroppo però, il fai da te, come hai potuto sperimentare, non solo non è efficace, ma persino rischioso, perché può innescare un effetto iatrogeno: invece di aiutare a guarire, spesso peggiora i sintomi. Se peggiorano i sintomi, nonostante gli sforzi (lodevoli) di gestirli, si mina l'atteggiamento costruttivo che invece è, nel tuo caso, una grande risorsa.

Infatti, le tecniche di esposizione sono efficacissime, ma solo all'interno di una relazione di fiducia con uno psicoterapeuta, in un percorso strutturato con un professionista che adatta le tecniche al tuo caso specifico (che è diverso da tutti gli altri) e le fa lavorare insieme ad altre tecniche e ad altri presupposti teorici. La tecnica in sé, estrapolata da un percorso e "tentata" sul campo, può diventare pericolosa. Come il bisturi: è uno strumento efficace, può salvare la vita delle persone. Però se lo uso io, che non sono un chirurgo, per operarmi da sola, rischierei la vita. Il bisturi sa maneggiarlo solo un chirurgo.

Per conciliare i limiti, comprensibili, di budget con l'opportunità di affrontare con efficacia il panico e l'agorafobia, che compromettono molti ambiti della tua vita, è possibile cmq rivolgersi alle Asl o ai consultori familiari. Sono ovunque, anche nei piccoli centri. In questo modo verrà impostato un percorso personalizzato: oltre all'approccio cognitivo comportamentale ne esistono altri, altrettanto efficaci, se inseriti in una relazione con un professionista. Non è detto, infatti, che sia proprio quello l'approccio più adatto a te. Soltanto un professionista però potrà capirlo, dopo che insieme avrete delineato il tuo punto di partenza. Sarebbe un peccato sprecare le tue potenzialità, attraverso il fai-da-te, per quanto, appunto, possa denotare energia e impegno che ti aiuteranno sicuramente ad affrontare con efficacia questa limitazione.

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Utente
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Ok, grazie per le esaustive risposte!
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