Encopresi
Egr Dott.
chiedo la vostra cortese attenzione al fine di ricevere qualche chiarificazione e consiglio sulla situazione che di seguito andro' a spiegare. Ho due figlie , una di 12 anni e un'altra di 7 anni. Vi scrivo per parlarvi del delicato distrurbo di cui soffre da sempre la mia seconda figlia: l'encopresi. Mi figlia e' una bambina allegra e vispa ma non riesce a superare questa cosa, abbandonare l'idea di usare ancora il pannolino, rifiuta il water e anche il vasino e tutte le volte che abbiamo provato a toglierle il pannolino ha sporcato anche la mutandina. Faccio qualche premessa per rendere la storia il piu' chiara e completa possibile. Sono separata da mio marito da quasi 7 anni, praticamente dalla nascita della mia seconda figlia . Per i primi 5 anni abbiamo di comune accordo deciso di continuare la convivenza per il bene delle nostre figlie credendo in questo modo di evitare traumi e sofferenze.Nel frattempo abbiamo fatto una serie di accertamenti alla mia bambina affinche' si potessero escludere cause fisiche legate al problema dell'Encopresi, l'esito e' stato negativo.Nel 2006 mio marito decide di andar via di casa dato che la nostra convivenza era diventata insostenibile . Preciso che oggi i nostri rapporti sono civili ed il rapporto tra mio marito come padre e le bambine e' ottimo. Le mie figlie stravedono per lui , si vedono abitualmente tutti i weekend e tutto il tempo possibile ed in questo non ho mai creato problemi.
Intanto pero' mia figlia continua a rifiutare l'uso del water, vuole sempre il pannolino ed i tentativi di farle fare la cacca nel water o nel vasino sono stati inutili con l'unica conseguenza di trattenere la cacca per altro tempo.Inizialmente sia io che mio marito vedevamo il distrurbo come un vero problema oggi, invece, cerchiamo di rassicurare nostra figlia dicendole che non siamo assolutamente arrabbiati per questa cosa evitando ogni tipo di forzatura.Entrambi pero' siamo disorientati perche' non riusciamo a comprenderne le cause ed a trovare una soluzione.Aggiungo , inoltre, che non abbiamo mai affrontato il problema della separazione direttamente con le bambine anche se probabilmente la mia prima figlia essendo piu' grande avra' detto a suo modo alla piccola della nostra situazione. Ultimamente, sono circa 6 mesi che la bambina chiede al padre di venire a dormire a casa cosi che lei possa avera una bella famiglia, il padre la rassicura dicendole che lei ha gia' una bellissima figlia e che per motivi di lavoro non potra' venire.Non so se e' importante ma mia figlia ha sempre dormito con me. Spero che comprendiate la situazione e possiate darmi qualche indicazione sul da farsi. Ho mille dubbi sui motivi di questo problema. La separazione ha influito? Cosa posso fare o meglio possiamo fare per far fronte a questo prblema? Ringraziandovi anticipatamente aspetto vostre notizie
chiedo la vostra cortese attenzione al fine di ricevere qualche chiarificazione e consiglio sulla situazione che di seguito andro' a spiegare. Ho due figlie , una di 12 anni e un'altra di 7 anni. Vi scrivo per parlarvi del delicato distrurbo di cui soffre da sempre la mia seconda figlia: l'encopresi. Mi figlia e' una bambina allegra e vispa ma non riesce a superare questa cosa, abbandonare l'idea di usare ancora il pannolino, rifiuta il water e anche il vasino e tutte le volte che abbiamo provato a toglierle il pannolino ha sporcato anche la mutandina. Faccio qualche premessa per rendere la storia il piu' chiara e completa possibile. Sono separata da mio marito da quasi 7 anni, praticamente dalla nascita della mia seconda figlia . Per i primi 5 anni abbiamo di comune accordo deciso di continuare la convivenza per il bene delle nostre figlie credendo in questo modo di evitare traumi e sofferenze.Nel frattempo abbiamo fatto una serie di accertamenti alla mia bambina affinche' si potessero escludere cause fisiche legate al problema dell'Encopresi, l'esito e' stato negativo.Nel 2006 mio marito decide di andar via di casa dato che la nostra convivenza era diventata insostenibile . Preciso che oggi i nostri rapporti sono civili ed il rapporto tra mio marito come padre e le bambine e' ottimo. Le mie figlie stravedono per lui , si vedono abitualmente tutti i weekend e tutto il tempo possibile ed in questo non ho mai creato problemi.
Intanto pero' mia figlia continua a rifiutare l'uso del water, vuole sempre il pannolino ed i tentativi di farle fare la cacca nel water o nel vasino sono stati inutili con l'unica conseguenza di trattenere la cacca per altro tempo.Inizialmente sia io che mio marito vedevamo il distrurbo come un vero problema oggi, invece, cerchiamo di rassicurare nostra figlia dicendole che non siamo assolutamente arrabbiati per questa cosa evitando ogni tipo di forzatura.Entrambi pero' siamo disorientati perche' non riusciamo a comprenderne le cause ed a trovare una soluzione.Aggiungo , inoltre, che non abbiamo mai affrontato il problema della separazione direttamente con le bambine anche se probabilmente la mia prima figlia essendo piu' grande avra' detto a suo modo alla piccola della nostra situazione. Ultimamente, sono circa 6 mesi che la bambina chiede al padre di venire a dormire a casa cosi che lei possa avera una bella famiglia, il padre la rassicura dicendole che lei ha gia' una bellissima figlia e che per motivi di lavoro non potra' venire.Non so se e' importante ma mia figlia ha sempre dormito con me. Spero che comprendiate la situazione e possiate darmi qualche indicazione sul da farsi. Ho mille dubbi sui motivi di questo problema. La separazione ha influito? Cosa posso fare o meglio possiamo fare per far fronte a questo prblema? Ringraziandovi anticipatamente aspetto vostre notizie
[#1]
Gentile signora
Non è possibile fornirvi delle spiegazioni precise e definitive senza delle visite specialistiche di persona.
Tuttavia, se dovessi azzardare un'interpretazione del vostro caso, credo che più che la separazione in sé stessa possa aver influito la vostra decisione di non spiegare alle bambine che cosa è successo. Anche se la più grande può aver capito e detto qualcosa alla più piccola, non è ovviamente la stessa cosa di una spiegazione ricevuta dai genitori. Tanto più che, se non ho capito male, state tutt'ora continuando a fingere che lei e suo marito siate distanti per motivi di lavoro.
Il controllo della defecazione potrebbe essere "solo" un mezzo adottato dalla vostra piccola per richiamare la vostra attenzione, un goffo e rudimentale tentativo di ricompattare la famiglia attorno a qualcosa, sia pure attorno a un problema.
Il mio suggerimento è di rivolgervi a uno psicologo dell'età evolutiva o a un neuropsichiatra infantile, per trattare il disturbo della vostra bambina e anche per consigliarvi in merito al comportamento da tenere nei confronti di entrambe le vostre figlie.
Cordiali saluti
Non è possibile fornirvi delle spiegazioni precise e definitive senza delle visite specialistiche di persona.
Tuttavia, se dovessi azzardare un'interpretazione del vostro caso, credo che più che la separazione in sé stessa possa aver influito la vostra decisione di non spiegare alle bambine che cosa è successo. Anche se la più grande può aver capito e detto qualcosa alla più piccola, non è ovviamente la stessa cosa di una spiegazione ricevuta dai genitori. Tanto più che, se non ho capito male, state tutt'ora continuando a fingere che lei e suo marito siate distanti per motivi di lavoro.
Il controllo della defecazione potrebbe essere "solo" un mezzo adottato dalla vostra piccola per richiamare la vostra attenzione, un goffo e rudimentale tentativo di ricompattare la famiglia attorno a qualcosa, sia pure attorno a un problema.
Il mio suggerimento è di rivolgervi a uno psicologo dell'età evolutiva o a un neuropsichiatra infantile, per trattare il disturbo della vostra bambina e anche per consigliarvi in merito al comportamento da tenere nei confronti di entrambe le vostre figlie.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile utente,
credo anche io che sia importante innanzitutto che lei e suo marito parliate chiaramente alle vostre figlie (che sono entrambi già abbastanza grandi per capire!) della vostra situazione di coppia.
La separazione in sè non è necessariamente un evento traumatico: dipende molto da come viene fatto vivere ai piccoli che vi sono coinvolti.
I segreti familiari, al contrario possono creare difficoltà, soprattutto nei bambini, che per natura leggono molto la realtà attraverso gli occhi dei genitori o delle persone di riferimento affettivo, e che hanno quindi bisogno di potersi fidare.
Riguardo al dormire ancora nel lettone con sua figlia minore, sarebbe sicuramente consigliabile che questa abitudine venisse allontanata. Ci vorrà tempo, e sarà importante accompagnare la piccola a poter stare nel suo letto da sola, ma a 7 anni sicuramente è un compito che può affrontare. Potrebbe per esempio creare con lei dei rituali particolari che possano aiutarla ad addormentarsi serenamente.
Riguardo all'encopresi, avendo già escluso eventuali cause organiche, vi consiglio di rivolgervi a uno specilista dell'età evolutiva: psicologo o neuropsichiatra infantile.
Cordialmente,
credo anche io che sia importante innanzitutto che lei e suo marito parliate chiaramente alle vostre figlie (che sono entrambi già abbastanza grandi per capire!) della vostra situazione di coppia.
La separazione in sè non è necessariamente un evento traumatico: dipende molto da come viene fatto vivere ai piccoli che vi sono coinvolti.
I segreti familiari, al contrario possono creare difficoltà, soprattutto nei bambini, che per natura leggono molto la realtà attraverso gli occhi dei genitori o delle persone di riferimento affettivo, e che hanno quindi bisogno di potersi fidare.
Riguardo al dormire ancora nel lettone con sua figlia minore, sarebbe sicuramente consigliabile che questa abitudine venisse allontanata. Ci vorrà tempo, e sarà importante accompagnare la piccola a poter stare nel suo letto da sola, ma a 7 anni sicuramente è un compito che può affrontare. Potrebbe per esempio creare con lei dei rituali particolari che possano aiutarla ad addormentarsi serenamente.
Riguardo all'encopresi, avendo già escluso eventuali cause organiche, vi consiglio di rivolgervi a uno specilista dell'età evolutiva: psicologo o neuropsichiatra infantile.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4k visite dal 06/11/2008.
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