Innamorata del medico di mia madre
Un anno e mezzo fa mia mamma si è ammalata di cancro. Inutile descrivere il trauma che ha subito la mia vita e quelle dei miei familiari. È seguita da un oncologo di 37 anni, che mi ha subito colpito per la sua giovane età. Inizialmente nemmeno lo guardavo, tanta era la mia angoscia per la salute di mia mamma. Anzi, andavamo agli appuntamenti con lui ed il suo comportamento mi infastidiva, così freddo e distaccato, diceva a malapena due parole, la faceva visitare dallo specializzando di turno e poi ci liquidava. Durante l'ultima visita però lui mi ha sorriso in un modo che non riesco a dimenticare. Era più cordiale e mi è sembrato anche divertito dalle cose che dicevo per sdrammatizzare. C'è da aggiungere che mia mamma sta molto meglio con la malattia in leggera regressione. Io, inoltre, convivo da 5anni con un uomo che non amo più, con cui non ho più alcun rapporto né fisico né a livello di dialogo e sono molto infelice. Ho una voglia incredibile di conoscere quel medico al di fuori dell'ambito lavorativo! Mi sono presa una cotta per lui come una ragazzina di 15 anni... Devo assecondare questa mia voglia o c'è il pericolo di rovinare il rapporto medico-paziente? Questo sarebbe molto grave...
[#1]
1- inoltre, convivo da 5anni con un uomo che non amo più, con cui non ho più alcun rapporto né fisico né a livello di dialogo e sono molto infelice.
Gentile Utente,
Mi sembra il punto da cui partire e da cui riflettere!
Se non è felice è facilissimo che si infatui così facilmente
2- Durante l'ultima visita però lui mi ha sorriso in un modo che non riesco a dimenticare
Mi sembra davvero poco per sentirsi così, non pensa?
Spesso, nella vita, si vivono delle relazioni traghetto, che vengono amplificate ed adoperate per "transitare" dal passato, immobile. Ad un futuro che spaventa
2- Devo assecondare questa mia voglia o c'è il pericolo di rovinare il rapporto medico-paziente? Questo sarebbe molto grave...
La paziente non è lei, ma sua madre,
Si chieda invece se questa cotta è dettata dalla dimensione di cura.
Si chiama transfert, ed è molto frequente
Gentile Utente,
Mi sembra il punto da cui partire e da cui riflettere!
Se non è felice è facilissimo che si infatui così facilmente
2- Durante l'ultima visita però lui mi ha sorriso in un modo che non riesco a dimenticare
Mi sembra davvero poco per sentirsi così, non pensa?
Spesso, nella vita, si vivono delle relazioni traghetto, che vengono amplificate ed adoperate per "transitare" dal passato, immobile. Ad un futuro che spaventa
2- Devo assecondare questa mia voglia o c'è il pericolo di rovinare il rapporto medico-paziente? Questo sarebbe molto grave...
La paziente non è lei, ma sua madre,
Si chieda invece se questa cotta è dettata dalla dimensione di cura.
Si chiama transfert, ed è molto frequente
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
Lei e' *caduta* su un classico delle cotte!
Non Le era mai capitato prima nella Sua vita di essersi *presa una cotta* per un soggetto simile? Enigmatico, salvifico, di potere.
Capita tipicamente per il professore delle superiori, per il parroco, il vicino di casa introverso.
Un soggetto "impossibile" su cui proiettare con tranqullita' tutti i desideri inconsci e inconfessabili che si serbano nella femminilita'.
Lei ha individuato questo soggetto nel medico che cura Sua madre.
Essendo io una psicoterapeuta dinamica non posso evitare di chiederle come vadano e siano andati da sempre i Suoi rapporti con Suo padre.
E' intuitiva la proiezione che Lei ha inconsciamente fatto su quest'uomo.
I miei auguri per Sua mamma. Ovviamente per la salute.
Lei e' *caduta* su un classico delle cotte!
Non Le era mai capitato prima nella Sua vita di essersi *presa una cotta* per un soggetto simile? Enigmatico, salvifico, di potere.
Capita tipicamente per il professore delle superiori, per il parroco, il vicino di casa introverso.
Un soggetto "impossibile" su cui proiettare con tranqullita' tutti i desideri inconsci e inconfessabili che si serbano nella femminilita'.
Lei ha individuato questo soggetto nel medico che cura Sua madre.
Essendo io una psicoterapeuta dinamica non posso evitare di chiederle come vadano e siano andati da sempre i Suoi rapporti con Suo padre.
E' intuitiva la proiezione che Lei ha inconsciamente fatto su quest'uomo.
I miei auguri per Sua mamma. Ovviamente per la salute.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Gentili dott.sse, grazie mille!
Con mio padre ho sempre avuto un rapporto meraviglioso, durante l'adolescenza l'ho forse amato più di mia madre, con la quale invece ho avuto i tipici scontri di quell'età. È sempre stato il vero uomo della mia vita e lui è innamoratissimo di me, pende letteralmente dalle mie labbra. Specialmente ora che sta invecchiando e, dopo la malattia di mamma, è diventato molto depresso. Anzi, mi dispiace e mi fa male non potermi più appoggiare a lui in tutto come facevo da piccola.
Grazie per i numerosi spunti di riflessione che mi avete dato.
Con mio padre ho sempre avuto un rapporto meraviglioso, durante l'adolescenza l'ho forse amato più di mia madre, con la quale invece ho avuto i tipici scontri di quell'età. È sempre stato il vero uomo della mia vita e lui è innamoratissimo di me, pende letteralmente dalle mie labbra. Specialmente ora che sta invecchiando e, dopo la malattia di mamma, è diventato molto depresso. Anzi, mi dispiace e mi fa male non potermi più appoggiare a lui in tutto come facevo da piccola.
Grazie per i numerosi spunti di riflessione che mi avete dato.
[#4]
1- "È sempre stato il vero uomo della mia vita e lui è innamoratissimo di me, pende letteralmente dalle mie labbra"
Sta cercando, più o meno inconsciamente, di ripetere quell'antico copione con un uomo, il medico, che le sembra potente ed onnipotente.
Consideri che il passaggio postumo dall'idealità alla realtà non è poi così semplice ed indolore
2- "mi dispiace e mi fa male non potermi più appoggiare a lui in tutto come facevo da piccola."
Il camice bianco le evoca la cura, l'accudimento...
Spesso, nella vita esistono delle "relazioni traghetto", fortemente idealizzate che servono per passare da un passato - immobile ed insoddisfacente - ad un futuro desiderato, ma che spaventa
Sta cercando, più o meno inconsciamente, di ripetere quell'antico copione con un uomo, il medico, che le sembra potente ed onnipotente.
Consideri che il passaggio postumo dall'idealità alla realtà non è poi così semplice ed indolore
2- "mi dispiace e mi fa male non potermi più appoggiare a lui in tutto come facevo da piccola."
Il camice bianco le evoca la cura, l'accudimento...
Spesso, nella vita esistono delle "relazioni traghetto", fortemente idealizzate che servono per passare da un passato - immobile ed insoddisfacente - ad un futuro desiderato, ma che spaventa
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 21/10/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.