Ansia sociale?

Salve sono un po' giù perché non capisco cosa mi stia succedendo: sono sempre stata molto molto sicura di me, felice di quello che sono ma da un anno non riesco più ad avere contatti normali con la gente. Mi viene un'ansia assurda, sintomi assurdi e mi sento impazzire. Ho una paura delle situazioni sociali più disparate in cui c'è gente. Evito le pizzerie, i locali, i bar, le conversazioni con la gente.
Tutto ha inizio un anno fa quando mi sentii male in una pizzeria, mi sentivo male, svenire, mi è passato solo quando siamo andati via. Poi mi è successo di nuovo in un bar e ho iniziato a fissarmi sulla cosa al punto da farla divenire costante.
Evito i luoghi affollati, i supermercati perché ho paura di svenire e di catturare l'attenzione.
Quando l'ansia, il panico, salgono devo fuggire.
Vado da 8 mesi da una psicologa ma mi sento peggiorata.
Che pensare io abbia? Io credo sia un problema di insicurezza. Inoltre soffro anche di somatizzazioni.
Consigli per quei momenti? Su come affrontarli?
Faccio anche costantemente training autogeno.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
Se va da uno psicologo e' con lui che deve affrontare il discorso del Suo peggioramento.
Dopo alcuni mesi di psicoterapia puo' accadere, in quanto si inizia a *vedere* il problema da un altro punto di vista, meno chiuso e difeso.
Le difese sono meccanismi inconsci e occorre uno psicoterapeuta capace di accedere ai contenuti imconsci per capire!
Il training autogeno puo' essere un esercizio molto utile per imparare a rilassare delle parti del proprio corpo, attraverso la proproa mente.
I miei saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Certo dottoressa. Ma le sembra normale che dopo 8 mesi sono solo peggiorata?! Sto quasi pensando di affidarmi ai farmaci perché non vedo frutti ( eppure se sono andati quasi 1000 euro..).
Lei come pensa si possano curare al meglio questo disturbo?
Uno può soffrire di ansia sociale così di botto? Senza averci mai sofferto prima?!
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile utente,
I disturbi psichci non sono come un raffreddore che dura piu' o meno una settimana.
Lei ha senza dubbio le Sue ragioni per avere dei disturbi ed esse vanno comprese anzitutto. Poi stara' a Lei risolverle o no. Tale decisione e' mediata dal terapeuta, ma spetta a Lei.
L'idea dei farmaci? Perche' no! Chieda un consulto ad uno psichiatra e vediamo se una terapia combinata potra' aiutarla!
Riguardo il momento in cui insorge l'ansia sociale.. e' un argomento da affronare in terapia.
I miei auguri.
[#4]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Gentile dottoressa, secondo lei mi conviene continuare comunque la psicoterapia nonostante io non ne abbia avuto grande giovamento? 8 mesi sono tanti.
Si, sicuramente andrò da un medico psichiatra.
Però ci tengo a specificare che non ho problemi relazionali anzi sono una persona pure troppo estroversa. Faccio amicizia ovunque. Fisicamente sono magra, alta, slanciata. Da un punto di vista di amiche e ragazzi sto benissimo. Idem la vita professionale, sono giovanissima e già laureata in una laurea magistrale. Insomma ho tutto. L'unica cosa che mi manca e' che ho perso mia madre qualche anno fa. Questo è un grosso fardello che non accetto. Però non capisco il nesso con l'ansia sociale, il perché.
Concludo nel chiederle, da un punto di vista psicologico, come possa instaurarsi questo disturbo.
La ringrazio ancora.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

È probabile che Lei abbia semplicemente associato il primo episodio di forte disagio al luogo in cui si trovava e quindi, ogni volta che si ritrova in tali luoghi e in determinate condizioni emotive, si sente male.

Da un punto di vista della terapia cognitivo conportamentale è fondamentale spezzare questa associazione che le permetterebbe di stare bene.

Concordo sul fatto che otto mesi di terapia e non apprezzare miglioramenti va problematicizzato.

Cordiali saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Grazie dottoressa.
Allora io, avendo letto su internet, avevo chiesto espressamente alla dottoressa di intraprendere una terapia cognitivo comportamentale. In verità io ogni volta che vado semplicemente mi sfogo e lei cerca di dirmi che qualche mio pensiero è errato ma senza darmi soluzioni concrete per affrontare quei momenti e allo stesso tempo io mi trovo come prima se non peggiorata.
L'unica cosa che ho lievemente risolto e' l'ansia anticipatoria ma non ho per nulla risolto il resto.
Faccio anche training autogeno, ma mi aiuta poco.
Lei cosa mi consiglia?
Anche una terapia farmacologica?
Purtroppo anche per il lavoro che faccio non posso evitare di stare a contatto con la gente o evitare i luoghi affollati.
Sicuramente quei due episodi improvvisi iniziali mi hanno messo questa paura perché associo i sintomi al luogo e/o persone.. però ora ormai è un' associazione continua. Sto bene solo se sono a casa con i miei familiari.. eppure io non voglio stare così....
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

la psicoterapia NON è un momento di sfogo, ma un'occasione per comprendere qual è il problema e focalizzarsi poi sulle soluzioni.

A me viene il dubbio, con tutti i limiti del mezzo e della comunicazione on line, che il problema non sia stato centrato e che soprattutto non vi siate focalizzate sulle soluzioni al problema.

A tal proposito vorrei precisare che se si richiede ad uno psicoterapeuta un tipo di trattamento, ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale, ci si deve rivolgere ad uno psicoterapeuta specialista in terapia cognitivo-comportamentale e quindi non tutti gli psicoterapeuti la erogano.

Per quanto riguarda il trattamento della problematica descritta, poi, non è certo giudicando un pensiero come sbagliato che il pz. può cambiare, ma -sempre per quanto riguarda la cognitivo-comportamentale- iniziando dalla modificazione del comportamento, in modo tale che vengano modificati definitivamente anche le idee, convinzioni (ad esempio su se stessi, sulla padronanza del problema, ecc...) e che le emozioni relative alle occasioni sociali non siano più di timore, disagio (con conseguente evitamento e fuga dalla situazione temuta), bensì di rilassamento perché percepisce di essere in grado di affrontarle.

Se, quindi, dopo otto mesi, non ci sono stati cambiamenti per risolvere un problema di questo tipo, credo sia il caso di valutare che cosa non sta funzionando ed eventualmente cambiare terapeuta e modalità della terapia.

Il training autogeno o rilassamento sono solo alcune delle tecniche che possiamo affiancare alla terapia.

Posso chiedere quale di tipo di terapia sta facendo e quali obiettivi terapeutici sono stati fissati?
[#8]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
La dottoressa dice che lei è un sopporto psicologico, non facciamo una terapia.
Sinceramente non saprei, cerchiamo la causa del problema, io parlo e poi basta. Lei cerca di farmi capire che è tutto nella mia testa, per esempio dicendomi che io vedo solo quello che io penso che gli altri pensino di me. Stop. Finito.
Cosa mi consiglia e cosa serve per guarire da questo problema?
Ps. La dottoressa la fa la terapia cognitiva ( a quanto ne so).
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Il supporto psicologico serve in situazioni meno definite e meno... "patologiche". Non mi fraintenda, intendo dire che soffrire di un disturbo d'ansia è una psicopatologia e quindi, dopo la valutazione, è necessario impostare una cura che può essere appunto la psicoterapia. Oppure, per chiarificare una situazione che ci sembra poco leggibile, ecc....

Ma nel Suo caso, con tutti i limiti del consulto on line, sembra che una terapia debba essere impostata, soprattutto per eliminare il problema e ritornare a fare una vita spensierata.

Bisogna anche sottolineare che ricercare la causa del problema (fermo restando che abbiamo già potuto ipotizzare l'associazione con un primo evento in cui è stata male) per questo tipo di problematiche è del tutto inutile, almeno secondo la psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Una volta che Lei avrà trovato tutte le cause, come potrà cambiare? Inoltre, la psicoterapia attiva come la cognitiva-comportamentale prevede di mettere il pz. nella condizione di fare ciò che il pz non riesce a fare, in modo da permettere al pz non solo di poter finalmente fare ciò che non riesce, ma anche di poter cambiare le proprie idee e le proprie emozioni.

A mio avviso potrebbe cercare uno psicologo che sia specializzato in psicoterapia, che effettui proprio la cognitivo-comportamentale o comunque una terapia attiva e prescrittiva, e tenere presente che di solito in terapia vengono fissati degli obiettivi terapeutici e su questi si lavora.
In effetti, otto mesi di terapia sono tanti per un problema come il Suo.

Spero di essere stata utile. Se Le fa piacere mi tenga aggiornata.
[#10]
Attivo dal 2016 al 2018
Ex utente
Dottoressa la ringrazio tanto. Purtroppo vivo in un piccolo paesino ed e difficile trovare professionisti che facciano questa cosa.
8 mesi e vedo solo peggioramenti.
Inizio ad avere l'ansia anche coi familiari. ( cosa che all'inizio non succedeva). Peccato che abito molto distante da lei, mi è stata più di aiuto lei che chiunque altro in questo periodo.
Io ho paura delle reazioni fisiologiche che potrei avere in pubblico ( anche se non sono ben definite ma nella mia testa sono una specie di perdita totale del controllo e conseguente valutazione negativa da parte della gente). Oltretutto ho il timore di svenire in pubblico per la troppa ansia che ho.
È come se dovessi controllare la situazione e quando c'è più gente non riesca.
Non so spiegarle.
Secondo lei posso guarire? Io vedo tutto così nero che ho prenotato una visita psichiatrica. Sono terrorizzata, rivoglio la mia vita di prima!!
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