Paura di cosa ci sia dopo la morte

Buongiorno, sono una ragazza di 21 anni e vi scrivo perchè da qualche giorno nella mia mente si presenta continuamente un pensiero che mi crea molta paura: se e cosa ci sia dopo la morte.
Non sto scrivendo per ricevere una risposta alla mia domanda, perchè so che nessuno sarà mai in grado di rispondere a ciò, ma per sfogare il mio stato d'animo.
Premetto che questa è la stessa paura che avevo da piccola, che poi crescendo mi è passata. Mi sento esattamente nello stesso modo in cui mi sentivo quando da piccola pensavo a cosa ci fosse dopo la morte. Non so se può servire dire ciò, ma quando ero piccola avevo anche paura di dormire proprio per la mancanza di coscienza associata al sonno, e ho trasferito la stessa paura sulla morte quando qualcuno mi ha detto che morire è come dormire.
Qualcuno infatti parla della morte come di un lungo sonno, il che mi spaventa molto, oserei dire che preferirei ci fosse una condizione di dolore piuttosto che di assenza di sensazione e coscienza.
Qualche giorno fa è morta una persona a cui io non ero legata e per la quale non sto soffrendo, ma questo evento ha riscatenato in me la riflessione e la paura della morte.
Ci tengo a dire che sono sempre stata una persona serena e tranquilla, senza particolari ansie, ho una vita di cui sono felice, un ragazzo che mi fa stare molto bene e una bella famiglia.
Non mi fa paura il fatto di soffrire morendo, mi fa paura il non sentire e percepire più niente che potrebbe esserci dopo.
Sono arrivata a provare forte dispiacere per me stessa, una sorta di autocommiserazione, in questo momento in cui non riesco a stare tranquilla, e allo stesso modo provo tristezza nel pensare che le persone a cui voglio bene un giorno potrebbero essere nella condizione che vi ho descritto sopra.
Ho pensato di parlarne con qualcuno di cui mi fido, ma mi frena il fatto che provo vergogna perchè alla mia età non si dovrebbe avere certi pensieri, e il fatto che ho il terrore di trasmettere a loro la stessa mia paura.
Ho notato che pormi in situazioni felici mi aiuta un po' a sentirmi meglio e io stessa in alcuni momenti riesco ad aiutarmi, poi però la sensazione torna. Inoltre più cerco conforto andando a leggere varie cose in internet più mi sento assillare da questo pensiero.
Nonostante tutto ciò io vi chiedo se sia normale in alcuni momenti della vita provare questi stati d'animo, farsi domande sul cosa ci sia dopo e provare disagio.. riuscirò a superare questo momento? a raggiungere un momento di accettazione della morte senza pormi il problema di cosa ci sia dopo? come posso stare meglio e riuscire a accettare serenamente tutto?
Vorrei solo riuscire a vivere serenamente come vedo che molti fanno, senza che questo pensiero occupi la mia mente e rovini il mio presente.

Vi ringrazio attendendo una risposta
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,

ci scrive per sfogarsi, ma poi ci pone domande .. non di poco conto.

<<vi chiedo se sia normale in alcuni momenti della vita provare questi stati d'animo, farsi domande sul cosa ci sia dopo e provare disagio..<<

Certamente! Si figuri che il primo momento nel quale la morte si fa presente alla mente è attorno ai 5 (cinque..) anni. E' la fase in cui i bimbi, con paura, chiedono alla mamma: "Ma morirai anche Tu?", con il bisogno di essere profondamente rassicurati che "dopo (morti tutti) ci si potrà re-incontrare.

La seconda fase è l'adolescenza, l'età delle domande "profonde".

Ma la richiesta che ci fa:
<<riuscirò a superare questo momento? a raggiungere un momento di accettazione della morte senza pormi il problema di cosa ci sia dopo?<<
ha una risposta:
certamente si può farcela.

Come?
Una parte riguarda il discorso psicologico di accettazione dell'ineluttabile, della finitezza. L'altra parte riguarda l'inconoscibilità umana del dopo.
A questo danno risposte le religioni.

Aggiungo che l'ansia colora la Sua domanda.
E dunque può accadere che NON sia questo specifico contenuto a causa l'ansia, bensi l'ansia ad aver fin dall'infanzia individuato questa tematica, che domani potrebbe essere anche un'altra.

Auspico di essermi espressa con sufficiente chiarezza su una tematica molto complessa.
Se qualche aspetto rimane oscuro, lo segnali tranquillamente....

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La paura o incertezza di fronte all'idea della morte è un tema ansioso abbastanza comune. Ovvio che chiunque si pone ogni tanto queste domande, ma chi non soffre di ansia ci passa su e va avanti. Chi è ansioso, invece, non riesce a liberarsene. Ci si avvita sopra, si coccola e si tiene stretta, per così dire, la sua paura. Quindi sembra abbastanza ovvio che dovresti rivolgerti a un professionista di persona.

Intanto ti posso dire questo: come in ogni paura, parlarne con l'idea di "sfogarsi", sia online che con amici e parenti, non fa altro che alimentare il problema. Più ne parli, più stai dando corpo e consistenza a questo fantasma.

Perciò: 1) spegnere il computer, 2) cercare un terapeuta nella tua area e parlarne solo a lui o lei. Meglio se a indirizzo attivo e focalizzato, comportamentale o strategico.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com