Recidiva ischemia dopo chiusura pfo
Buongiorno carissimi Dottori, grazie alla vs. disponibilità vorrei sottoporvi il mio caso. Ho 50 anni, e due anni fa sono stato colpito da ischemia celebrale. La causa di questa ischemia era stata riconosciuta nella presenza del PFO. Ho eseguito immediatamente la chiusura del PFO. A questo punto cardiologi e neurologi sono stati concordi nel dichiarare chiuso il mio caso consigliandomi comunque di proseguire sempre la terapia con cardio aspirina pe tutelare al meglio la mia salute. Mi sono ripreso benissimo ed ho passato questi due anni in maniera assolutamente serena. Ho effettuato però una risonanza magnetica giusto per controllo 10 giorni fa (avevo fatto giusto quella all'ospedale quando sono stato ricoverato) dalla quale sono emerse ulteriori due ischemie che prima non c'erano e che ho avuto in questi ultimi due anni. Devo dire che sono andato nello sconforto...Pensavo di avere risolto il problema ed invece ,anche se in forma più lieve,questo si è ripresentato.La chiusura del PFO non mi ha risolto il problema.Il neurologo da parte sua mi ha cambiato immediatamente la cura facendomi assumere antiaggreganti più forti rispetto alla cardio aspirina.Di più mi hanno detto che non possono fare. La cosa è molto recente e non la ho ancora digerita...Adesso ho la sensazione di uscire di casa la mattina e non avere la certezza di rientrarci alla sera in quanto penso che mi possa arrivare una recidiva debilitante da un momento all'altro. Come dicevo ho 50 anni,non sono diabetico,faccio attività fisica costante,non fumo e non bevo (ma credo che adesso qualche libertà me la prenderò),ho la pressione sotto controllo. É difficile vivere così. Visto che la medicina non può più aiutarmi in questo senso,ci sono consigli che,a livello psicologico, posso seguire? Vi ringrazio e vi auguro una buona giornata
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
Vedo il Suo lungo iter di salute dallo storico dei consulti.
Rispondendo alla Sua domanda, sì, la psicologia può aiutarLa a:
gestire lo stato ansioso che la possibilità di ischemie (anche sottotraccia, non percepite) Le causa;
diminuire la tensione applicando tecniche di rilassamento, quale ad es. il training autogeno tenuto da psicologi.
Domande:
perchè è Il neurologo a farLe <<assumere antiaggreganti più forti rispetto alla cardio aspirina.<<,
e non il cardiologo?
oppure ambedue di concerto?
Assume ancora il Cypralex? oppure altri farmaci per l'ansia?
Vedo il Suo lungo iter di salute dallo storico dei consulti.
Rispondendo alla Sua domanda, sì, la psicologia può aiutarLa a:
gestire lo stato ansioso che la possibilità di ischemie (anche sottotraccia, non percepite) Le causa;
diminuire la tensione applicando tecniche di rilassamento, quale ad es. il training autogeno tenuto da psicologi.
Domande:
perchè è Il neurologo a farLe <<assumere antiaggreganti più forti rispetto alla cardio aspirina.<<,
e non il cardiologo?
oppure ambedue di concerto?
Assume ancora il Cypralex? oppure altri farmaci per l'ansia?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buongiorno Dr. Brunialti,
la ringrazio per la celere risposta.
Il neurologo che mi ha prescritto il nuovo farmaco è quello che mi ha avuto in cura in ospedale durante il primo episodio ischemico.
Sto già assumendo il nuovo farmaco così come consigliato
Ho appena fissato l'appuntamento con il cardiologo ma questo sarà a fine mese per informarlo sulla situazione.
Il cipralex non lo prendo più ( e nessun altro farmaco per l'ansia) anche perché comunque gli ultimi anni della mia vita sono stati abbastanza sereni.
Diciamo che il cipralex mi aveva comunque causato notevoli problemi nella sfera sessuale,che non sono mai completamente rientrati (calo della libido ed impotenza),anche se devo riconoscere che con il cipralex sono stato molto meglio come qualità della vita
La ringrazio immensamente per il Suo interessamento
Buona giornata
la ringrazio per la celere risposta.
Il neurologo che mi ha prescritto il nuovo farmaco è quello che mi ha avuto in cura in ospedale durante il primo episodio ischemico.
Sto già assumendo il nuovo farmaco così come consigliato
Ho appena fissato l'appuntamento con il cardiologo ma questo sarà a fine mese per informarlo sulla situazione.
Il cipralex non lo prendo più ( e nessun altro farmaco per l'ansia) anche perché comunque gli ultimi anni della mia vita sono stati abbastanza sereni.
Diciamo che il cipralex mi aveva comunque causato notevoli problemi nella sfera sessuale,che non sono mai completamente rientrati (calo della libido ed impotenza),anche se devo riconoscere che con il cipralex sono stato molto meglio come qualità della vita
La ringrazio immensamente per il Suo interessamento
Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 15/10/2016.
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