Marijuana
Salve!
Ringrazio in anticipo chi gentilmente mi darà dei consigli. Ho una perplessità sul fatto di provare marijuana, anche solo una volta nella vita.
Sono un ragazzo tranquillo, mi piace divertirmi, sì, ma non ho mai avuto modo di "trascendere i limiti" ;).
Nel senso che non mi sono mai ubriacato, (non amo bere) in discoteca ci sarò andato sì e no tre volte in vita (anche se ballare mi piace molto), ho avuto solo una breve parentesi di fumo di tabacco da cui sono uscito da solo (e ne vado fiero).
Più volte ultimamente penso al fatto che molti dei miei ex compagni di classe hanno provato a fumare marijuana, anche solo una volta x vedere com'è, ma io non ancora. Io, da bravo ragazzo acqua e sapone (o quasi) me ne sono sempre tenuto fuori, volendo credere alla pericolosità della sostanza.
In questi ultimi mesi ho fatto ricerche in internet, ho letto studi americani in lingua madre che denunciano una relazione danni cerebrali-consumo di cannabis anche saltuario. Diciamo che la materia è controversa anche a livello scientifico, che gli studi si accumulano e alle volte si smentiscono l'un l'altro, da quel poco che ho capito.
Mi è rimasta sempre la domanda: E se la provassi, solo per una volta, per vedere com'è? Una mia amica lo ha fatto (o almeno così l'ho sentita dire).
Ho visto un mio compagno di classe farsi un tiro una volta a una festa. Entrambe le persone sono fra quelle che stimo di più quando ripenso alla mia classe del liceo. Gente che comunque andava andava bene a scuola e ora è all'Università, a differenza di me.
Conosco gente che ha avuto dei problemi, anche seri, tali da entrare in comunità, per via della marijuana, ma forse anche per via di altre droghe subentrate dopo l'erba...ho conosciuto una ragazza che secondo me aveva seri problemi emotivi e che fumava abitualmente cannabis.
Nei film, anche quelli "seri", diciamo, non solo nelle commedie scatenate all'americana, spesso ormai capita di vedere personaggi inneggiare al consumo libero di marijuana. Ma, cosa più importante, tutti i ragazzi che conosco della mia età non direbbero mai e poi mai, soprattutto in mezzo agli altri, che non si sono mai fatti una canna. E probabilmente se lo sono anche fatti, almeno un tiro. E se lo chiedono a me? Meglio precisare che io sono sempre stato un tipo fuori dal coro. Ma se mi chiedono: Ti sei mai fatto una canna? Io risponderei no, anche se la cosa mi renderebbe meno popolare di quello che già sono. A volte mi è venuto il timore che in futuro possa, in un momento di leggerezza, provare a fare un tiro e ho paura del rischio di dipendenza.
Mi sento predisposto alla dipendenza. Ci sono delle cose in me che a volte mi rendono molto triste e che potrei benissimo voler coprire con la droga.
Una di queste cose è che non ho dei veri amici e che la mia vita sociale, nonostante i miei recenti sforzi, fatica a decollare. Ma questa è un'altra storia, di cui forse scriverò un'altra volta.
Ringrazio in anticipo chi gentilmente mi darà dei consigli. Ho una perplessità sul fatto di provare marijuana, anche solo una volta nella vita.
Sono un ragazzo tranquillo, mi piace divertirmi, sì, ma non ho mai avuto modo di "trascendere i limiti" ;).
Nel senso che non mi sono mai ubriacato, (non amo bere) in discoteca ci sarò andato sì e no tre volte in vita (anche se ballare mi piace molto), ho avuto solo una breve parentesi di fumo di tabacco da cui sono uscito da solo (e ne vado fiero).
Più volte ultimamente penso al fatto che molti dei miei ex compagni di classe hanno provato a fumare marijuana, anche solo una volta x vedere com'è, ma io non ancora. Io, da bravo ragazzo acqua e sapone (o quasi) me ne sono sempre tenuto fuori, volendo credere alla pericolosità della sostanza.
In questi ultimi mesi ho fatto ricerche in internet, ho letto studi americani in lingua madre che denunciano una relazione danni cerebrali-consumo di cannabis anche saltuario. Diciamo che la materia è controversa anche a livello scientifico, che gli studi si accumulano e alle volte si smentiscono l'un l'altro, da quel poco che ho capito.
Mi è rimasta sempre la domanda: E se la provassi, solo per una volta, per vedere com'è? Una mia amica lo ha fatto (o almeno così l'ho sentita dire).
Ho visto un mio compagno di classe farsi un tiro una volta a una festa. Entrambe le persone sono fra quelle che stimo di più quando ripenso alla mia classe del liceo. Gente che comunque andava andava bene a scuola e ora è all'Università, a differenza di me.
Conosco gente che ha avuto dei problemi, anche seri, tali da entrare in comunità, per via della marijuana, ma forse anche per via di altre droghe subentrate dopo l'erba...ho conosciuto una ragazza che secondo me aveva seri problemi emotivi e che fumava abitualmente cannabis.
Nei film, anche quelli "seri", diciamo, non solo nelle commedie scatenate all'americana, spesso ormai capita di vedere personaggi inneggiare al consumo libero di marijuana. Ma, cosa più importante, tutti i ragazzi che conosco della mia età non direbbero mai e poi mai, soprattutto in mezzo agli altri, che non si sono mai fatti una canna. E probabilmente se lo sono anche fatti, almeno un tiro. E se lo chiedono a me? Meglio precisare che io sono sempre stato un tipo fuori dal coro. Ma se mi chiedono: Ti sei mai fatto una canna? Io risponderei no, anche se la cosa mi renderebbe meno popolare di quello che già sono. A volte mi è venuto il timore che in futuro possa, in un momento di leggerezza, provare a fare un tiro e ho paura del rischio di dipendenza.
Mi sento predisposto alla dipendenza. Ci sono delle cose in me che a volte mi rendono molto triste e che potrei benissimo voler coprire con la droga.
Una di queste cose è che non ho dei veri amici e che la mia vita sociale, nonostante i miei recenti sforzi, fatica a decollare. Ma questa è un'altra storia, di cui forse scriverò un'altra volta.
[#1]
Gentile utente,
la vera domanda è contenuta nelle Sua affermazione:
<<Mi sento predisposto alla dipendenza.<<
Probabilmente per questo motivo si fa tante domande e pensieri attorno alla cannabis,
e in particolare anche attorno a <<un tiro<<,
come ha visto fare a Suoi compagni anche seri.
<<A volte mi è venuto il timore che in futuro possa, in un momento di leggerezza, provare a fare un tiro e ho paura del rischio di dipendenza. <<
Stia tranquillo, per un <<tiro>> certo non nasce la dipendenza.
E nemmeno per uno spinello, fatto per provare cosa "contiene" e comporta questa esperienza.
Ma se Lei se ne astiene perchè teme di essere predisposto elle dipendenze, assume un comportamento prudente.
Attenzione tuttavia che non si trasformi in pensiero ossessivo, anzichè in serena scelta.
la vera domanda è contenuta nelle Sua affermazione:
<<Mi sento predisposto alla dipendenza.<<
Probabilmente per questo motivo si fa tante domande e pensieri attorno alla cannabis,
e in particolare anche attorno a <<un tiro<<,
come ha visto fare a Suoi compagni anche seri.
<<A volte mi è venuto il timore che in futuro possa, in un momento di leggerezza, provare a fare un tiro e ho paura del rischio di dipendenza. <<
Stia tranquillo, per un <<tiro>> certo non nasce la dipendenza.
E nemmeno per uno spinello, fatto per provare cosa "contiene" e comporta questa esperienza.
Ma se Lei se ne astiene perchè teme di essere predisposto elle dipendenze, assume un comportamento prudente.
Attenzione tuttavia che non si trasformi in pensiero ossessivo, anzichè in serena scelta.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile ragazzo,
Le fornisco il mio parere per rincuorarla soprattutto nella Sua preoccupazione di sembrare poco *trend* fra i Suoi amici.
Sfortunatamente questa tendenza a *fare gruppo* e' una delle condizioni che portano i giovani all'uso di alcool e droghe.
La conseguenza di questo bisogno *sociale* diventa fisica, perche' nel nostro organismo (Le parlo di recettori che si trovano nel cervello per intenderci) albeergano dei meccanismi che si *abituano* a lavorare in presenza di determinate sostanze. Questa si definisce *abituazione*. Non e' ancora *dipendenza* ma ne e' l'anticamera.
La dipendenza subentra quando tale *abituazione* incontra delle esigenze psicologiche di *staccare* dai pensieri e dal pensare.
Sa, il pensare costa fatica e spesso dolore. E se e' subentrata l'abituazione fisica e' facile *scivolare* nella dipendenza. Che e' psico-fisica. E molto difficile da eliminare.
Ora faccia Lei!
Mi sembra un ragazzo capace di strutturare un pensiero ancora *sano* se vuole!
I miei auguri!
Le fornisco il mio parere per rincuorarla soprattutto nella Sua preoccupazione di sembrare poco *trend* fra i Suoi amici.
Sfortunatamente questa tendenza a *fare gruppo* e' una delle condizioni che portano i giovani all'uso di alcool e droghe.
La conseguenza di questo bisogno *sociale* diventa fisica, perche' nel nostro organismo (Le parlo di recettori che si trovano nel cervello per intenderci) albeergano dei meccanismi che si *abituano* a lavorare in presenza di determinate sostanze. Questa si definisce *abituazione*. Non e' ancora *dipendenza* ma ne e' l'anticamera.
La dipendenza subentra quando tale *abituazione* incontra delle esigenze psicologiche di *staccare* dai pensieri e dal pensare.
Sa, il pensare costa fatica e spesso dolore. E se e' subentrata l'abituazione fisica e' facile *scivolare* nella dipendenza. Che e' psico-fisica. E molto difficile da eliminare.
Ora faccia Lei!
Mi sembra un ragazzo capace di strutturare un pensiero ancora *sano* se vuole!
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 14/10/2016.
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