Bullismo? in 3a elementare?
Buonasera. Sono mamma di un bimbo che frequenta la 3^elememtare. Durante la 2^ parte dello scorso anno si sono verificati 2-3 spiacevoli episodi di offese verbali da parte di un suo compagno: in tali occasioni, dopo aver appurato con le insegnanti, che avevano fatto da "tramite" tra i due bimbi per giungere ad un chiarimento e dopo aver parlato con nostro figlio, credevamo di aver "risolto" la questione e dunque che si trattasse di episodi isolati.
Quest'anno, il secondo giorno di scuola ns figlio ci racconta di essere stato "accerchiato" da 4 suoi compagni che continuavano a dirgli "devi stare zitto che noi siamo più grandi, rispetta i più vecchi e tu non vali niente" (lui è più giovane di 1 anni), La maestra presente, dopo che ns figlio si è lamentato ha fatto chiedere scusa ai 4 ed io il giorno dopo ho riferito l'episodio anche al l'insegnante "principale" che ha poi fatto un discorso generale alla classe.
In queste settimane, confrontandoci con altre mamme della classe, è emerso un effettivo disagio da parte di diversi bimbi sempre a a causa delle azioni di questi 4. Interpellati i genitori, in diversi casi, si è sbattuto contro un muro di gomma farcito di giustificazioni varie. Oggi, chiacchierando con il mio bimbo, si lascia sfuggire che le "prese in giro" sono costanti e quotidiane. Lui è un bimbo molto socievole e paziente, con una forte autostima. Apparentemente si direbbe che questi episodi non lo colpiscano, ma io qualche piccolo cambiamento lo sto vedendo: piccole sfumature. Gli abbiamo detto di rispondere a questi compagni, di dire basta, di rivolgersi alla maestra presente e di parlare con noi di quello che gli accade perché potremo insieme trovare la soluzione. La prossima settimana inizieremo anche un ciclo di 5 lezioni di auto-difesa mamma-figlio con una parte dedicata al bullismo. Sto pensando anche di andare nuovamente dalle maestre per spiegare la situazione che mi ha descritto il bimbo anche se posso capire che non sia facile captare tutte le dinamiche di un gruppo di 18 bambini... So che loro sono consapevoli della problematica e che per quanto consentito dal loro ruolo, stanno cercando una "soluzione"... Però io mi chiedo se il percorso che sto seguendo io sia giusto o se dovrei fare altro.... Potreste consigliarmi? Grazie mille!
Quest'anno, il secondo giorno di scuola ns figlio ci racconta di essere stato "accerchiato" da 4 suoi compagni che continuavano a dirgli "devi stare zitto che noi siamo più grandi, rispetta i più vecchi e tu non vali niente" (lui è più giovane di 1 anni), La maestra presente, dopo che ns figlio si è lamentato ha fatto chiedere scusa ai 4 ed io il giorno dopo ho riferito l'episodio anche al l'insegnante "principale" che ha poi fatto un discorso generale alla classe.
In queste settimane, confrontandoci con altre mamme della classe, è emerso un effettivo disagio da parte di diversi bimbi sempre a a causa delle azioni di questi 4. Interpellati i genitori, in diversi casi, si è sbattuto contro un muro di gomma farcito di giustificazioni varie. Oggi, chiacchierando con il mio bimbo, si lascia sfuggire che le "prese in giro" sono costanti e quotidiane. Lui è un bimbo molto socievole e paziente, con una forte autostima. Apparentemente si direbbe che questi episodi non lo colpiscano, ma io qualche piccolo cambiamento lo sto vedendo: piccole sfumature. Gli abbiamo detto di rispondere a questi compagni, di dire basta, di rivolgersi alla maestra presente e di parlare con noi di quello che gli accade perché potremo insieme trovare la soluzione. La prossima settimana inizieremo anche un ciclo di 5 lezioni di auto-difesa mamma-figlio con una parte dedicata al bullismo. Sto pensando anche di andare nuovamente dalle maestre per spiegare la situazione che mi ha descritto il bimbo anche se posso capire che non sia facile captare tutte le dinamiche di un gruppo di 18 bambini... So che loro sono consapevoli della problematica e che per quanto consentito dal loro ruolo, stanno cercando una "soluzione"... Però io mi chiedo se il percorso che sto seguendo io sia giusto o se dovrei fare altro.... Potreste consigliarmi? Grazie mille!
[#1]
Gentile mamma,
in relazione alla Sua domanda,
da quanto ci riferisce
il Suo comportamento genitoriale appare adeguato:
ha insegnato al bambino a difendersi verbalmente e con fermezza,
ha parlato con le maestre,
seguirà con il bimbo un corso di auto-difesa.
Il bimbo gode di autostima.
Un piccolo neo:
manca qualsiasi riferimento al papà del bimbo,
che rappresenta la figura di identificazione per un figlio maschio,
figura importante anche per questa tematica.
Come mai?
Saluti cordiali.
in relazione alla Sua domanda,
da quanto ci riferisce
il Suo comportamento genitoriale appare adeguato:
ha insegnato al bambino a difendersi verbalmente e con fermezza,
ha parlato con le maestre,
seguirà con il bimbo un corso di auto-difesa.
Il bimbo gode di autostima.
Un piccolo neo:
manca qualsiasi riferimento al papà del bimbo,
che rappresenta la figura di identificazione per un figlio maschio,
figura importante anche per questa tematica.
Come mai?
Saluti cordiali.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Gentile signora,
Visto che siamo a ottobre potrebbe prendere in esame la possibilita' di spostare suo figlio in un'altra scuola.
Purtroppo esistono degli ambienti molto deteriorati e non basta un discorso generico per recuperarli.
Si informi per spostarlo!
I migliori saluti. E auguri.
Visto che siamo a ottobre potrebbe prendere in esame la possibilita' di spostare suo figlio in un'altra scuola.
Purtroppo esistono degli ambienti molto deteriorati e non basta un discorso generico per recuperarli.
Si informi per spostarlo!
I migliori saluti. E auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Buongiorno e grazie di cuore per le risposte.
Gentile Dr.ssa Bruniarti: Per quanto relativo alla figura del papà, è sempre molto presente e punto di riferimento, ma in questa fase abbiamo pensato di seguire prima la "mia" linea. Mi spiego meglio. Quando parliamo io ed il mio compagno, lui sostiene che l'unico modo per fermare questi bambini sia che nostro figlio impari a dare qualche "pugno sul naso", perché tra "maschi funziona così"... (e in passato gli ha insegnato alcune "mosse"), ma per ora nostro figlio non sembra avere questo tipo di reazioni e quindi cerchiamo di insegnargli a reagire verbalmente...
Sostanzialmente, cerchiamo di fare del nostro meglio, guardando le cose da genitori e da adulti ma non è facile... Grazie ancora per la risposta!
Gentile Dr.ssa Esposito
Non abbiamo mai preso in considerazione di cambiare scuola... In primo luogo perché abbiamo trovato delle insegnanti veramente splendide e sono sicura facciano del loro meglio per gestire la situazione. In secondo luogo perché, come genitori, ci parrebbe di passare un messaggio sbagliato a ns figlio: cioè quello di scappare...
Sbagliamo?
Grazie di cuore anche a Lei per la risposta!
Gentile Dr.ssa Bruniarti: Per quanto relativo alla figura del papà, è sempre molto presente e punto di riferimento, ma in questa fase abbiamo pensato di seguire prima la "mia" linea. Mi spiego meglio. Quando parliamo io ed il mio compagno, lui sostiene che l'unico modo per fermare questi bambini sia che nostro figlio impari a dare qualche "pugno sul naso", perché tra "maschi funziona così"... (e in passato gli ha insegnato alcune "mosse"), ma per ora nostro figlio non sembra avere questo tipo di reazioni e quindi cerchiamo di insegnargli a reagire verbalmente...
Sostanzialmente, cerchiamo di fare del nostro meglio, guardando le cose da genitori e da adulti ma non è facile... Grazie ancora per la risposta!
Gentile Dr.ssa Esposito
Non abbiamo mai preso in considerazione di cambiare scuola... In primo luogo perché abbiamo trovato delle insegnanti veramente splendide e sono sicura facciano del loro meglio per gestire la situazione. In secondo luogo perché, come genitori, ci parrebbe di passare un messaggio sbagliato a ns figlio: cioè quello di scappare...
Sbagliamo?
Grazie di cuore anche a Lei per la risposta!
[#4]
Realmente <<scappare<< non aiuta a sviluppare
nè anticorpi,
nè strategie di fronteggiamento.
Bulli ne incontriamo più volte nella vita,
e iniziare a prenderne atto è importante,
Riguardo ai <<pugni sul naso<<
una ricerca sull'argomento aveva rilevato come i bambini/ragazzini più intelligenti sono in grado di "mentalizzare" il conflitto e di farvi fronte con "armi" verbali,
più che passare all'atto fisico (nel caso di Suo figlio sono più grandi e più di uno...).
Ma in ogni caso la presenza, anche verbale nel dialogo, del papà è sempre molto importante, soprattutto per il figlio maschio.
Se ritiene, in futuro ci tenga informati.
nè anticorpi,
nè strategie di fronteggiamento.
Bulli ne incontriamo più volte nella vita,
e iniziare a prenderne atto è importante,
Riguardo ai <<pugni sul naso<<
una ricerca sull'argomento aveva rilevato come i bambini/ragazzini più intelligenti sono in grado di "mentalizzare" il conflitto e di farvi fronte con "armi" verbali,
più che passare all'atto fisico (nel caso di Suo figlio sono più grandi e più di uno...).
Ma in ogni caso la presenza, anche verbale nel dialogo, del papà è sempre molto importante, soprattutto per il figlio maschio.
Se ritiene, in futuro ci tenga informati.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.5k visite dal 09/10/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).