Relazione a distanza e carattere ansioso

Salve, sono una ragazza di ventiquattro anni, a cui, voglio dirlo subito, non è mai mancato nulla.
Purtroppo sono sempre stata una persona molto agitata, molto ansiosa, che si preoccupa e si agita per ogni cosa.
Nel mese di ottobre del 2015 ho terminato la mia seconda relazione, finita male, esattamente come la prima, uscivo da sette anni di inferno, tra prima e seconda relazione.
Dopo qualche tempo, esattamente una decina di giorni, ho cominciato a sentire un ragazzo, e un mese più tardi, molto gradualmente, ho cominciato ad uscire con lui, prima una volta a settimana, poi più volte, fino ad arrivare ad agosto, periodo in cui la nostra relazione era ormai stabile e solida, ci vedevamo tutti i giorni e spesso siamo partiti in vacanza durante i mesi estivi.
Inizialmente, come ho detto prima, la relazione è stata molto graduale, lui è un amico di mio fratello e il mio, abbiamo deciso di andarci piano, lui soprattutto, avendo un carattere più razionale di me, che invece mi butto a capofitto per poi pentirmene, è stato bravo a gestire la cosa per entrambi e sono soddisfatta dell'andamento della nostra relazione.
Inizialmente ero preoccupatissima però, lui era quello che inspiegabilmente era meno preso, io quella più spinta verso di lui e essendo ansiosa, anche quando le cose andavano bene e c'erano tutti i presupposti per migliorare la situazione (serviva solo del tempo) mi facevo mille film in testa e non stavo bene, eppure non ci mancava niente, ci serviva solo del tempo. Arriviamo ad giugno, cominciano i nostri viaggetti in giro per l'italia, al mare anche per 12 giorni, tutto era perfetto, per la prima volta pensavo di aver costruito qualcosa di solido, di giusto.
Ovviamente, con il mio carattere, ho deciso di agitarmi e cominciare a pensare " se cominciasse ad andare male?", ci siamo detti che ci amavamo e da lì ho avuto paura di rovinare tutto io, senza alcuna base logica, sola e semplice paura paralizzante
A fine agosto ho avuto la febbre, lui è partito alcuni giorni per andare a vedere la casa in cui si sarebbe trasferito per l'università ( abitiamo a Roma, ora studia a Venezia), sono stata malissimo, mille paure, panico, ansia , a letto, questo per soli 3 giorni. ho avuto paura e ho vissuto gli utlimi giorni insieme come un incubo, sicura che sarebbe andata a finire male, nonostante lui mi rassicurasse ogni giorno.
Questo a fine agosto, lui i primi di settembre è partito per andare all'università e sono cominciate duemila ansie. Oggi, dopo 26 giorni torna e invece di essere felice, ho 300 pensieri diversi, ho pura che io possa reagire in malo modo e non voglio, o sono convinta di quello che provo, ed è la prima volta che gestisco una relazione a distanza. le mie paure CONDIZIONANO FORTEMENTE le mie giornate e mi fanno credere cose che poi svaniscono nel nulla quando parlo con lui. resto a casa a scrivere la tesi su un argomento che odio, non sono molto stimolata. Io so solo che non voglio perderlo e mi sento TANTISSIMO in colpa. HELP
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

se le Sue condizioni sono queste, ovvero di iniziare ad avere paure, dubbi, pensieri catastrofici, ecc..., mi pare sia il caso di riflettere non tanto sulla relazione con questo ragazzo, che mi pare solo l'occasione per parlare delle Sue ansie, ma sul Suo modo di funzionare, che appare molto preoccupato.

Anche nelle due storie precedenti ha incontrato lo stesso problema? Le capita anche in altri ambiti di essere così preoccupata?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
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Sì, mi capita spesso di essere molto preoccupata per molte cose,inoltre questo è un periodo molto particolare della mia vita, sto scrivendo una tesi su un argomento che non mi piace e st diventando un incubo, ho una media molto alta ma la relatrice mi dice che non so neanche scrivere, A casa abbiamo una situazione che ci crea molta tensione, io poi sono molto diversa dai miei, che hanno una mente più chiusa e spesso vengo rimproverata, anche per cose per cui non serve, come se devo accompagnare una mia amica alla stazione, o se non torno per pranzo, quelle rare volte che pranzo da una mia amica.
Mi sento spesso immobilizzata e impotente di fronte a tutto, chiusa in camera. Nelle due precedenti relazioni ho sempre creduto che in una storia valida, ero cieca e innamorata, tutti intorno a me sapevano che ci saremmo lasciati a causa di incomprensioni evidenti a tutti, ma non a me.
Ora che ho trovato una persona che amo, che stimo mi sento come sicura che lo tradirò o che smetterò di amarlo, , che farò prima o poi qualcosa di sbagliato, che lo tradirò, mi sento in colpa tantissimo, se penso a queste cose, perchè io tengo a questa storia molto, neanche a dirlo, so di essere innamorata e so che è solo un periodo stressante, che mi manca lui e le cose appena elencate.
A differenza delle altre relazioni, noi non abbiamo problemi tra noi, per questo mi sento in colpa anche solo ad avere paura, paure che si sono concretizzate con il tempo nella mia mente, anche se so per certo che non farò mai nulla di male.
Capisco che è un periodo molto particolare e in fondo so che non lo perderò, ma ho paura di fare qualche sciocchezza e ci penso di continuo. C'è un mio amico di vecchia data che tempo fa ci provava spudratamente, pur sapendo che ero fidanzata ( con il secondo dei due ragazzi di prima), io l'ho sempre rifiutato, per essere gentile qualche volta ho riso, ma non gli ho mai dato spago. C conosciamo fin da piccoli e tnte persone ci dicevano che saremmo finiti insieme, io voglio continuare la mia storia, ma ho paura d essere cieca anche stavolta, sebbene so che non abbiamo problmi e l'unica difficoltà è la distanza.
Ora mi sento in colpa anche di questo e ci penso di continuo, ho paura di incontrare questo altro che prima ci provava, la paura èrispuntata tutta insieme dopo la partenza del mio ragazzo, perchè ho paura di rovinare la mia relazione quando so che non accadrà, eppure penso di continuo che sono un mostro.
Io vorrei solo stare tranquilla. sentire la sua mancanza senza pensare che gli sto facendo un torto.

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Inoltre vorrei aggiungere che quando torna il mio ragazzo, o quando vado a trovarlo, ogni sensazione sparisce, rimane solo la paura e un po' di ansia per quando andrò via di nuovo.
Dentro di me ho la certezza che le cose andranno bene, soprattutto quando io smetterò di srivere la tesi, quando la situaione a casa si sarà stabilizzata e quando avrò la giornata più occupata, sentirò la sua mancanza sì, ma in modo positivo. La cosa penso si risolverà anche quando mi sentirò più stabile con lui, perchè tornerà per più di un weekend.
Io so di essere innamorata, ma questa distanza ovviamente mi fa stare più triste che felice, e, visto come sono fatta, tendo a rimuginare su ogni cosa sentendomi un mostro.
Vorrei veramente stare solo più tranquilla senza perderlo