Riprovarci
Gentili dottori, circa un anno fa comincio una storia con un quarantenne, ci piacciamo subito, cominciamo a sentirci, a conoscerci attraverso i nostri racconti e dopo un incontro a metà strada tra le nostre città decidiamo di fidanzarci.Entrambi permettiamo all'altro di entrare nella propria vita. Lui è attento, presente nonostante vivessimo una storia a distanza, ci vedevamo spesso e abbiamo trascorso insieme anchr varie festività. il piacere e la voglia di stare insieme, di viversi è reale da parte di tutti e due
Verso giugno io ho un periodo di stress legato alla preparazione di un concorso e da un banale discorso viene fuori la sua paura di amare, mi racconta che preferisce non amarmi totalmente così da non soffrire nel caso la nostra storia finisse. Io non ci capisco niente, ciò che dice non trova riscontro nel suo comportamento.mi infurio e lo lascio. Dopo qualche settimana lo risento, è diverso, nervoso, agitato... dopo un mese decidiamo di vederci per parlarne. Ho trovato degli articoli sulla filofobia e ci sono dei tratti che riconosco in lui. Parliamo delle sue paure, mi dice di non sentire la mancanza, di non soffrire l'abbandono. Gli propongo di contattare uno psicologo per farci aiutare, lui inizialmente sembra convinto anche se mi chiede di aiutarlo io senza andare dallo psicologo. Gli dico che ci sono, che per me è importante e che può fidarsi di me ma che credo che l'aiuto d i uno specialista possa avere più efficacia. In un secondo momento mi dice che non è più d'accordo, che non vuole stare con me , sminuisce la nostra storia e che dovrà trovare una soluzione da solo perché non può trascinarmi in tutto questo perché non vuole darmi sofferenza. Ci lasciamo. Lo lascio stare ,non lo cerco, non lo chiamo, dopo un mese e mezzo è lui a cercarmi. Adesso ci sentiamo con degli SMS ,qualche chiamata...avverto il piacere di parlarmi da parte sua, è dolce, spiritoso, io inizialmente avvertito un certo imbarazzo ma poi m lascio andare e siamo ancora noi. Non abbiamo però mai parlato della nostra storia. Io tengo molto a questa persona e non so se lui ha riflettuto su quanto è successo. Vorrei riprovarci ma sempre tenendo aperta la porta dello psicologo perché se non risolte le paure ritornano. Ho paura però di spaventarlo e di ottenere un nuovo allontanamento. Come agire per evitare questo?
Grazie a tutti
Verso giugno io ho un periodo di stress legato alla preparazione di un concorso e da un banale discorso viene fuori la sua paura di amare, mi racconta che preferisce non amarmi totalmente così da non soffrire nel caso la nostra storia finisse. Io non ci capisco niente, ciò che dice non trova riscontro nel suo comportamento.mi infurio e lo lascio. Dopo qualche settimana lo risento, è diverso, nervoso, agitato... dopo un mese decidiamo di vederci per parlarne. Ho trovato degli articoli sulla filofobia e ci sono dei tratti che riconosco in lui. Parliamo delle sue paure, mi dice di non sentire la mancanza, di non soffrire l'abbandono. Gli propongo di contattare uno psicologo per farci aiutare, lui inizialmente sembra convinto anche se mi chiede di aiutarlo io senza andare dallo psicologo. Gli dico che ci sono, che per me è importante e che può fidarsi di me ma che credo che l'aiuto d i uno specialista possa avere più efficacia. In un secondo momento mi dice che non è più d'accordo, che non vuole stare con me , sminuisce la nostra storia e che dovrà trovare una soluzione da solo perché non può trascinarmi in tutto questo perché non vuole darmi sofferenza. Ci lasciamo. Lo lascio stare ,non lo cerco, non lo chiamo, dopo un mese e mezzo è lui a cercarmi. Adesso ci sentiamo con degli SMS ,qualche chiamata...avverto il piacere di parlarmi da parte sua, è dolce, spiritoso, io inizialmente avvertito un certo imbarazzo ma poi m lascio andare e siamo ancora noi. Non abbiamo però mai parlato della nostra storia. Io tengo molto a questa persona e non so se lui ha riflettuto su quanto è successo. Vorrei riprovarci ma sempre tenendo aperta la porta dello psicologo perché se non risolte le paure ritornano. Ho paura però di spaventarlo e di ottenere un nuovo allontanamento. Come agire per evitare questo?
Grazie a tutti
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gentile ragazza, comprendo la paura di urtare la suscettibilità del partner ma bisogna comprendere che per chiarirsi è necessario giocare a carte scoperte. Più l'altro ci rimane male e si tira indietro più darà informazioni sulle sue intenzioni. Lo prenda come un test.
prole del tipo: ho paura di farti soffrire, ho paura del futuro, non so che mi succede ecc sono dei "classici" che indicano che non vi è alcuna intenzione di fare le cose serie.
saluti
prole del tipo: ho paura di farti soffrire, ho paura del futuro, non so che mi succede ecc sono dei "classici" che indicano che non vi è alcuna intenzione di fare le cose serie.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 03/10/2016.
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