Disturbi emotivi e sentimentali
Buongiorno,
Cerco di spiegare brevemente la mia relazione durata due anni
La persona in questione è il mio ex ragazzo.
Durante questi due anni ho osservato in lui tanti tratti particolari: soffre di ipertimesia,di ansia, tremori, rigidità (addirittura da sentirsi bloccato e perdere equilibrio) soprattutto di fronte alle novità o momenti di grande stress...a volte anche le gambe gli tremavano....
Il suo sguardo mentre gli si parlava era un po' particolare, sembrava perdesse la profondità di contatto oculare..
Aveva disturbi ossessivi
Mi diceva che capiva se ero arrabbiata, triste e felice dai comportamenti del mio corpo...non capivo...
Mi riempiva di domande...come se fossi sempre sotto interrogatorio...a volte mi sentivo come fossi da uno psicologo a volte sembrava Studiasse me e le mie risposte...
Lui lavoraall'estero. Un buon lavoro, un uomo in carriera.Sognavamo una famiglia e figli, tanti progetti fino a 2 mesi fa.
Il giorno prima mi dichiara che ero la donna della sua vita...il giorno dopo mi chiama: "non ti amo più.. la lontananza...la relazione si è spenta..ho bisogno di stare solo...
Resto di sasso.Una relazione fantastica (così appariva).
Dopo 15 giorni dalla rottura lui ricomincia a cercarmi, sembra confuso....mi dice che mi pensa, ricomincia a scrivermi assiduamente
Decido di rivederlo a sorpresa (così da togliermi il dubbio che ci fosse un'altra), mi rivede, contentissimo, mi dice che gli sono mancata tanto, mi chiede di fare un viaggio con lui, mi dice che mi ama, che sono la sua ragazza perfetta, piange mentre parla della nostra relazione, non si sente pronto a ricominciare..Gli chiedo una convivenza: è insicuro e ci vuole pensare
Io ritorno in Italia...continuiamo a sentirci..fino a che lo chiamo e mi dice che lui in una convivenza non reggerebbe, cerca il contatto con gli altri ma poi vuole la solitudine, le relazioni lo opprimono.
(In passato scopro che aveva già affrontato una convivenza ma poi abbandonata per crisi di ansia...)
Arrabbiata gli dico: perché parlarmi di figli se poi vuoi farti gli affari tuoi?
Mi risponde: pensavo che la relazione a distanza potesse essere perfetta X i miei problemi caratteriali, il mio bisogno di solitudine....e invece no.
Ho cercato di reggere non ce l ho fatta.
(Già agli inizi della relazione mi diceva che lui aveva un carattere un po' difficile..quando cercavo di affrontare l'argomento sviava ma la nostra relazione appariva serena..non davo peso alla cosa..)
Mi passa X la testa il dubbio che si sia preso gioco di me e gli dico: hai 36 anni!!! Arriverai a 45 tra continuo desiderio di vicinanza e solitudine?? Quando sarà troppo tardi X fare una famiglia magari?? Scoppia a piangere...
Poi ho analizzato tutti i suoi comportamenti e davvero ha iniziato a sorgermi il dubbio che abbia disturbi di personalità.....ha continui sbalzi emozionali, troppa incoerenza, la ricerca continua della solitudine....la sua ipertimesia...
Ha bisogno di stare solo dice...cosa posso fare per aiutarlo? Sono disperata
Cerco di spiegare brevemente la mia relazione durata due anni
La persona in questione è il mio ex ragazzo.
Durante questi due anni ho osservato in lui tanti tratti particolari: soffre di ipertimesia,di ansia, tremori, rigidità (addirittura da sentirsi bloccato e perdere equilibrio) soprattutto di fronte alle novità o momenti di grande stress...a volte anche le gambe gli tremavano....
Il suo sguardo mentre gli si parlava era un po' particolare, sembrava perdesse la profondità di contatto oculare..
Aveva disturbi ossessivi
Mi diceva che capiva se ero arrabbiata, triste e felice dai comportamenti del mio corpo...non capivo...
Mi riempiva di domande...come se fossi sempre sotto interrogatorio...a volte mi sentivo come fossi da uno psicologo a volte sembrava Studiasse me e le mie risposte...
Lui lavoraall'estero. Un buon lavoro, un uomo in carriera.Sognavamo una famiglia e figli, tanti progetti fino a 2 mesi fa.
Il giorno prima mi dichiara che ero la donna della sua vita...il giorno dopo mi chiama: "non ti amo più.. la lontananza...la relazione si è spenta..ho bisogno di stare solo...
Resto di sasso.Una relazione fantastica (così appariva).
Dopo 15 giorni dalla rottura lui ricomincia a cercarmi, sembra confuso....mi dice che mi pensa, ricomincia a scrivermi assiduamente
Decido di rivederlo a sorpresa (così da togliermi il dubbio che ci fosse un'altra), mi rivede, contentissimo, mi dice che gli sono mancata tanto, mi chiede di fare un viaggio con lui, mi dice che mi ama, che sono la sua ragazza perfetta, piange mentre parla della nostra relazione, non si sente pronto a ricominciare..Gli chiedo una convivenza: è insicuro e ci vuole pensare
Io ritorno in Italia...continuiamo a sentirci..fino a che lo chiamo e mi dice che lui in una convivenza non reggerebbe, cerca il contatto con gli altri ma poi vuole la solitudine, le relazioni lo opprimono.
(In passato scopro che aveva già affrontato una convivenza ma poi abbandonata per crisi di ansia...)
Arrabbiata gli dico: perché parlarmi di figli se poi vuoi farti gli affari tuoi?
Mi risponde: pensavo che la relazione a distanza potesse essere perfetta X i miei problemi caratteriali, il mio bisogno di solitudine....e invece no.
Ho cercato di reggere non ce l ho fatta.
(Già agli inizi della relazione mi diceva che lui aveva un carattere un po' difficile..quando cercavo di affrontare l'argomento sviava ma la nostra relazione appariva serena..non davo peso alla cosa..)
Mi passa X la testa il dubbio che si sia preso gioco di me e gli dico: hai 36 anni!!! Arriverai a 45 tra continuo desiderio di vicinanza e solitudine?? Quando sarà troppo tardi X fare una famiglia magari?? Scoppia a piangere...
Poi ho analizzato tutti i suoi comportamenti e davvero ha iniziato a sorgermi il dubbio che abbia disturbi di personalità.....ha continui sbalzi emozionali, troppa incoerenza, la ricerca continua della solitudine....la sua ipertimesia...
Ha bisogno di stare solo dice...cosa posso fare per aiutarlo? Sono disperata
[#1]
Gentile utente,
Penso che la domanda che Lei debba porre a noi e a se' stessa non e' come *aiutare lui* ma se' stessa.
Non possiamo indovinare cosa in realta' sia nelle *intenzioni* del ragazzo.
Lei come si sente? Cosa desidera? Cosa spera?
Deve essere Lei a costituire il
Suo *perno* !
Auguri
Penso che la domanda che Lei debba porre a noi e a se' stessa non e' come *aiutare lui* ma se' stessa.
Non possiamo indovinare cosa in realta' sia nelle *intenzioni* del ragazzo.
Lei come si sente? Cosa desidera? Cosa spera?
Deve essere Lei a costituire il
Suo *perno* !
Auguri
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentilissima,
indubbiamente questa persona da come ce la descrive potrebbe aver seriamente bisogno di un percorso psicologico, in quanto sempre come lei ci scrive altamente instabile dal punto di vista caratteriale, sbalzi di umore, ecc.
Lei è disposta a sopportare tutto questo?
Non è facile e siete anche lontani.
Non è l'età in sé il problema; quello che non è sotto controllo sono i suoi disagi, lo vuole accanto nonostante tutte queste difficoltà?
Non possiamo fare una diagnosi on line ma farle chiarezza si.
Valuti bene se ne vale veramente la pena rincorrere un qualcosa che non esiste.
lui è cambiato, poi ritorna, poi si allontana.....
e il suo equilibrio, la sua vita valgono cos' poco?
Ci tenga informati se vuole.
Cordialmente
indubbiamente questa persona da come ce la descrive potrebbe aver seriamente bisogno di un percorso psicologico, in quanto sempre come lei ci scrive altamente instabile dal punto di vista caratteriale, sbalzi di umore, ecc.
Lei è disposta a sopportare tutto questo?
Non è facile e siete anche lontani.
Non è l'età in sé il problema; quello che non è sotto controllo sono i suoi disagi, lo vuole accanto nonostante tutte queste difficoltà?
Non possiamo fare una diagnosi on line ma farle chiarezza si.
Valuti bene se ne vale veramente la pena rincorrere un qualcosa che non esiste.
lui è cambiato, poi ritorna, poi si allontana.....
e il suo equilibrio, la sua vita valgono cos' poco?
Ci tenga informati se vuole.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#3]
Gentile ragazza, concordo con le Colleghe, gli parli , a questo ragazzo e lo consigli di farsi aiutare per chiarirsi cose del suo passato che gli danno questa difficoltà a fidarsi, lasciarsi andare e ad essere sempre, in fondo sulla difensiva..
L'amore non basta , bisogna anche aver voglia di guardare dalla stessa parte..
Continuare così, può essere faticoso e alla fine logorante, non si può fare la crocerossina per sempre, perchè poi la gente si abitua e considera la pazienza e disponibilità , che ti costano così tanto..
una cosa normale..
Cari saluti
L'amore non basta , bisogna anche aver voglia di guardare dalla stessa parte..
Continuare così, può essere faticoso e alla fine logorante, non si può fare la crocerossina per sempre, perchè poi la gente si abitua e considera la pazienza e disponibilità , che ti costano così tanto..
una cosa normale..
Cari saluti
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Utente
Buonasera,
l'unica cosa che potrei fare è cercare di parlargli e provare a consigliargli un aiuto da parte di uno psicologo.
Non so quanto sarà in grado di ascoltarmi (lui non accetta molto consigli o critiche).
Ho sempre notato in lui degli atteggiamenti un po' particolari e bizzarri.
Le sue conoscenze "quasi" da enciclopedia, il suo sguardo particolare (era come se fissava le persone senza che lui si accorgesse della "profondità" che metteva nel guardarle...)
Gli avevo chiesto informazioni riguardo la sua ipertimesia....e mi diceva che prendeva a riferimento una determinata data importante e da li come in un archivio riusciva a risalire agli avvenimenti della sua vita...
A volte come reazione a certi argomenti faceva espressioni buffe col viso un po' fuori luogo e che mettevano un po' imbarazzo...
Adora viaggiare ad esempio, lui è docente.....ma ogni cosa nuova gli metteva ansia, ogni piccolo cambiamento, ogni telefonata inaspettata, ogni cosa fuori programma....
Soffriva di un tic nervoso e nei momenti di estrema ansia arrivava addirittura a tremare (come detto nella mia prima descrizione)..
A periodi aveva dei disturbi ossessivi come il continuo lavarsi le mani senza una valida motivazione per farlo....
E' un uomo che ha sempre preferito stare in solitudine..
Ero arrivata a pensare (io ma anche conoscenti...) che avesse qualche lieve forma di autismo ma poi non davo peso alla cosa perché non aveva problemi ad interagire con i coetanei...
Finchè lo scoppio totale a causa della sua continua ricerca di equilibrio tra vicinanza e desiderio continuo di solitudine...
l'unica cosa che potrei fare è cercare di parlargli e provare a consigliargli un aiuto da parte di uno psicologo.
Non so quanto sarà in grado di ascoltarmi (lui non accetta molto consigli o critiche).
Ho sempre notato in lui degli atteggiamenti un po' particolari e bizzarri.
Le sue conoscenze "quasi" da enciclopedia, il suo sguardo particolare (era come se fissava le persone senza che lui si accorgesse della "profondità" che metteva nel guardarle...)
Gli avevo chiesto informazioni riguardo la sua ipertimesia....e mi diceva che prendeva a riferimento una determinata data importante e da li come in un archivio riusciva a risalire agli avvenimenti della sua vita...
A volte come reazione a certi argomenti faceva espressioni buffe col viso un po' fuori luogo e che mettevano un po' imbarazzo...
Adora viaggiare ad esempio, lui è docente.....ma ogni cosa nuova gli metteva ansia, ogni piccolo cambiamento, ogni telefonata inaspettata, ogni cosa fuori programma....
Soffriva di un tic nervoso e nei momenti di estrema ansia arrivava addirittura a tremare (come detto nella mia prima descrizione)..
A periodi aveva dei disturbi ossessivi come il continuo lavarsi le mani senza una valida motivazione per farlo....
E' un uomo che ha sempre preferito stare in solitudine..
Ero arrivata a pensare (io ma anche conoscenti...) che avesse qualche lieve forma di autismo ma poi non davo peso alla cosa perché non aveva problemi ad interagire con i coetanei...
Finchè lo scoppio totale a causa della sua continua ricerca di equilibrio tra vicinanza e desiderio continuo di solitudine...
[#5]
Gentilissima
Concordo con la mia collega.
E' molto difficile stare accanto ad una persona con questi disagi.
Non credo che potrà fare l'infermiera per tutto il resto della sua vita.
Della sua vita invece...non parla mai...già completamente assorbita in questo vortice di malattia.
Consiglio ancora per lui un percorso costante da un collega.
E il consiglio per lei è quello di riprendersi in mano un po della sua vera vita.
Cordialmente
Concordo con la mia collega.
E' molto difficile stare accanto ad una persona con questi disagi.
Non credo che potrà fare l'infermiera per tutto il resto della sua vita.
Della sua vita invece...non parla mai...già completamente assorbita in questo vortice di malattia.
Consiglio ancora per lui un percorso costante da un collega.
E il consiglio per lei è quello di riprendersi in mano un po della sua vera vita.
Cordialmente
[#6]
Utente
Buongiorno,
in passato ho dovuto affrontare grandi battaglie a seguito di una disabilità fisica causata da incidente stradale (avvenuto 10 anni fa).
Psicologicamente sono sempre stata abbastanza forte e decisa..
Dopo questo fulmine a ciel sereno però non riesco a trovare una ragione al comportamento del mio ex ragazzo..
Sono ancora innamorata di lui.
Lo sento, ci siamo visti anche...però mi sento impotente..
Vorrei cercare di dargli un sostegno, dargli un pò della mia forza interiore ma non so quanto la mia forza possa essere d'aiuto di fronte a una patologia così complessa....
in passato ho dovuto affrontare grandi battaglie a seguito di una disabilità fisica causata da incidente stradale (avvenuto 10 anni fa).
Psicologicamente sono sempre stata abbastanza forte e decisa..
Dopo questo fulmine a ciel sereno però non riesco a trovare una ragione al comportamento del mio ex ragazzo..
Sono ancora innamorata di lui.
Lo sento, ci siamo visti anche...però mi sento impotente..
Vorrei cercare di dargli un sostegno, dargli un pò della mia forza interiore ma non so quanto la mia forza possa essere d'aiuto di fronte a una patologia così complessa....
[#7]
Gentilissima
La sua vita non è stata facile ma lei ha una grande forza interiore.
Credo che lei abbia bisogno ora di "vivere serena".
L' aiuto lui deve cercarlo da professionisti che costantemente lo monitorino.
Lei certo può stargli accanto ma non guarirlo.
Il suo sentirsi impotente lo capisco,ma mi creda la vita è già complessa.
Lui ha bisogno solo di cure costanti; lei di riprendere in mano le redini della sua vita .
Coraggio!
Cordialmente
La sua vita non è stata facile ma lei ha una grande forza interiore.
Credo che lei abbia bisogno ora di "vivere serena".
L' aiuto lui deve cercarlo da professionisti che costantemente lo monitorino.
Lei certo può stargli accanto ma non guarirlo.
Il suo sentirsi impotente lo capisco,ma mi creda la vita è già complessa.
Lui ha bisogno solo di cure costanti; lei di riprendere in mano le redini della sua vita .
Coraggio!
Cordialmente
[#8]
Utente
Eh si..
Ho superato grandi difficoltà in passato e supererò anche questa anche se ci vorrà del tempo..
L'insieme dei disturbi descritti quindi da da pensare a una patologia/malattia abbastanza complessa vero?
Lui forse ha sempre preso la cosa molto alla leggera...e io, non notando problemi di interazione sociale, escludevo una vera e propria patologia...
Cordiali saluti.
Ho superato grandi difficoltà in passato e supererò anche questa anche se ci vorrà del tempo..
L'insieme dei disturbi descritti quindi da da pensare a una patologia/malattia abbastanza complessa vero?
Lui forse ha sempre preso la cosa molto alla leggera...e io, non notando problemi di interazione sociale, escludevo una vera e propria patologia...
Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Buongiorno,
volevo aggiornare la situazione.
Ho deciso di allontanarlo per un po'... è sparito dopo una mia conversazione un pò seccata....
Ci cercavamo nonostante la relazione fosse finita..
Però le sue grosse instabilità di pensiero (prima ti amo poi non ti amo, poi ti amo ancora, andiamo in ferie insieme da amici...no forse le ferie meglio di no....andiamo a convivere...no magari convivenza meglio di no) destabilizzavano anche me...
Era così...un continuo...su ogni cosa...su ogni pensiero.
Spero un giorno di potergli dare un supporto da amica...
Ho dubbi che le sue instabilità siano davvero gravi..
Negli ultimi mesi mi diceva che secondo lui i pc dove lavorava erano monitorati e veniva spiato, facebook gli veniva spiato, i suoi colleghi lo spiavano e pure la gente del paese (ok il paese è piccolo...non ci davo peso alla cosa).
In un viaggio che avevamo fatto insieme (partenza in aereo per 10 ore) io mi ero appisolata per una decina di minuti perché avevo un po' di febbre per una banale influenza. Mi sveglio di colpo e mi disse che aveva avuto una discussione con un responsabile dell'ufficio immigrazione per "rischio contagio" perché mi credevano ammalata....
Come è possibile che ci sia stata questa "discussione" senza che io abbia avvertito nulla?
Rimasi quasi sotto shock...pensavo mi prendesse in giro..
Lui è molto buono, orgogliosissimo ma non impulsivo o aggressivo...
Potrebbero essere sintomi psicotici questi? Se non curati adeguatamente la malattia potrebbe aggravarsi?
volevo aggiornare la situazione.
Ho deciso di allontanarlo per un po'... è sparito dopo una mia conversazione un pò seccata....
Ci cercavamo nonostante la relazione fosse finita..
Però le sue grosse instabilità di pensiero (prima ti amo poi non ti amo, poi ti amo ancora, andiamo in ferie insieme da amici...no forse le ferie meglio di no....andiamo a convivere...no magari convivenza meglio di no) destabilizzavano anche me...
Era così...un continuo...su ogni cosa...su ogni pensiero.
Spero un giorno di potergli dare un supporto da amica...
Ho dubbi che le sue instabilità siano davvero gravi..
Negli ultimi mesi mi diceva che secondo lui i pc dove lavorava erano monitorati e veniva spiato, facebook gli veniva spiato, i suoi colleghi lo spiavano e pure la gente del paese (ok il paese è piccolo...non ci davo peso alla cosa).
In un viaggio che avevamo fatto insieme (partenza in aereo per 10 ore) io mi ero appisolata per una decina di minuti perché avevo un po' di febbre per una banale influenza. Mi sveglio di colpo e mi disse che aveva avuto una discussione con un responsabile dell'ufficio immigrazione per "rischio contagio" perché mi credevano ammalata....
Come è possibile che ci sia stata questa "discussione" senza che io abbia avvertito nulla?
Rimasi quasi sotto shock...pensavo mi prendesse in giro..
Lui è molto buono, orgogliosissimo ma non impulsivo o aggressivo...
Potrebbero essere sintomi psicotici questi? Se non curati adeguatamente la malattia potrebbe aggravarsi?
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.3k visite dal 03/10/2016.
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