Figlio agressivo
buona sera , poco fà ho avuto uno scontro verbale molto acceso con mio figlio per poco non siamo arrivati alle mani io ho 61 anni mio figlio 17 , è sempre molto polemico con me, molte volte mi tratta male e mi guarda anche con uno sguardo agressivo, io cerco di darmi molta pazienza e tante volte ingoio e lascio perdere (ma cosa avrà nei miei confronti!?) ma stasera la goccia a fatto traboccare il vaso e ci siamo offesi a vicenda con frasi irripetibili , lui poi è uscito di casa ed io ho pensato che potesse fare anche qualche gesto estremo , ma che stà succedendo? cosa posso fare ? vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
Il lavoro degli psicologi non è offrire un Sos psichico, ma dopo un'accurata diagnosi, o analisi clinica della situazione - in questo caso il rapporto con suo figlio, nel suo scorso consulto quello con sua moglie - cercare, lavorando su di lei, le cause e le strategie per migliorare entrambi i legami.
Se il disagio dovesse proseguire, consulti un nostro collega de visu.
Il lavoro degli psicologi non è offrire un Sos psichico, ma dopo un'accurata diagnosi, o analisi clinica della situazione - in questo caso il rapporto con suo figlio, nel suo scorso consulto quello con sua moglie - cercare, lavorando su di lei, le cause e le strategie per migliorare entrambi i legami.
Se il disagio dovesse proseguire, consulti un nostro collega de visu.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
Per prima cosa La invito a non prendere su di se' la *colpa* di ogni cosa accada o possa accadere a Suo figlio. Oppure la situazione sara' ingestibile! Per entrambi
Suo figlio deve prendere su se stesso le proprie responsabilita'. Ha 17 anni ed e' un ragazzo adulto o quanto meno a un passo dalla maggiore eta'.
Se si dimostra aggressivo verso di Lei, suo padre, dovra' assumersi delle responsabilita'.
Tenga presente che nella dottrina del grande psicoanalista J.Lacan il padre, o meglio *il nome del padre * rappresenta la legge, la regola, cio' a cui il figlio deve conformarsi. Per potere esistere in modo *normale*.
Quindi coraggio! Assuma il Suo ruolo con sicurezza!
I miei auguri!
Per prima cosa La invito a non prendere su di se' la *colpa* di ogni cosa accada o possa accadere a Suo figlio. Oppure la situazione sara' ingestibile! Per entrambi
Suo figlio deve prendere su se stesso le proprie responsabilita'. Ha 17 anni ed e' un ragazzo adulto o quanto meno a un passo dalla maggiore eta'.
Se si dimostra aggressivo verso di Lei, suo padre, dovra' assumersi delle responsabilita'.
Tenga presente che nella dottrina del grande psicoanalista J.Lacan il padre, o meglio *il nome del padre * rappresenta la legge, la regola, cio' a cui il figlio deve conformarsi. Per potere esistere in modo *normale*.
Quindi coraggio! Assuma il Suo ruolo con sicurezza!
I miei auguri!
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
gentile utente,
oltre a ciò che hanno scritto le mie colleghe, ribadendo la necessità per lei di consultare uno psicologo dal vivo, vorrei farle notare alcune cose.
Da ciò che lei racconta sembra che vi siano poche differenze di comportamento tra il padre adulto (lei) e il figlio minorenne. Il figlio alza la voce e il padre fa lo stesso, il figlio insulta e il padre reagisce allo stesso modo insultando.
Lei parla di un figlio aggressivo, ma racconta di un'aggressività che sembra condividere con lui in maniera simmetrica.
Chi fa l'adulto in questa situazione?
Lei dice che suo figlio è spesso polemico, ma non sa spiegarsi il perchè, ne è davvero certo? Non ha la minima idea di quali siano i motivi per suo figlio, non verso di lei, ma in generale, per essere diventato così polemico e aggressivo? Ha mai provato a parlarci in maniera adulta e non a evitare ("tante volte ingoio e lascio perdere")? Perchè lascia perdere? Chi dovrebbe ascoltare suo figlio e parlarci?
Certo che non è utile colpevolizzarsi, ma è altrettanto inutile "evitare e lasciar perdere", o peggio affrontare a muso duro il figlio offendendolo a sua volta. Se vorrà cambiare qualcosa, forse sarà opportuno per lei trovare un modo per relazionarsi in maniera differente e più costruttiva con suo figlio.
Cordiali saluti.
oltre a ciò che hanno scritto le mie colleghe, ribadendo la necessità per lei di consultare uno psicologo dal vivo, vorrei farle notare alcune cose.
Da ciò che lei racconta sembra che vi siano poche differenze di comportamento tra il padre adulto (lei) e il figlio minorenne. Il figlio alza la voce e il padre fa lo stesso, il figlio insulta e il padre reagisce allo stesso modo insultando.
Lei parla di un figlio aggressivo, ma racconta di un'aggressività che sembra condividere con lui in maniera simmetrica.
Chi fa l'adulto in questa situazione?
Lei dice che suo figlio è spesso polemico, ma non sa spiegarsi il perchè, ne è davvero certo? Non ha la minima idea di quali siano i motivi per suo figlio, non verso di lei, ma in generale, per essere diventato così polemico e aggressivo? Ha mai provato a parlarci in maniera adulta e non a evitare ("tante volte ingoio e lascio perdere")? Perchè lascia perdere? Chi dovrebbe ascoltare suo figlio e parlarci?
Certo che non è utile colpevolizzarsi, ma è altrettanto inutile "evitare e lasciar perdere", o peggio affrontare a muso duro il figlio offendendolo a sua volta. Se vorrà cambiare qualcosa, forse sarà opportuno per lei trovare un modo per relazionarsi in maniera differente e più costruttiva con suo figlio.
Cordiali saluti.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.9k visite dal 01/10/2016.
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