Ossessioni sulla morte
Buona sera. Sono una ragazza di 27 anni. Da quando ho 22 anni soffro di attacchi di panico e da quando morì il cugino del mio ragazzo ho avuto problemi di ipocondria.Da Luglio di quest'anno ho incominciato a stare davvero male.Spesso mi è capitato di avere pensieri intrusivi quando mi trovavo vicino ai binari del treno.Una voce dentro si chiedeva cosa si poteva provare ad andare sotto il treno e,quando sentivo un'altra voce che mi diceva di provare,rabbrividivo e mi allontanavo. Non ho mai dato peso però a questi miei pensieri,credendo che fossero delle assurdità. Verso metà Luglio comprai un libro sul Caos,un libro che parlava di storie vere di persone che avevano compiuto degli atti terribili sentendo queste voci. Ho collegato queste storie con le voci che ho sentito dentro di me e,da Luglio, la mia vita è finita. Ho incominciato ad avere ossessioni su tutto:coltelli, forbicine,mi venivano e mi vengono in mente immagini violente di me che mi faccio del male o che la faccio finita. Per un certo periodo, in Agosto, sono stata abbastanza bene.Ora però, da quando ci ho ripensato circa una settiamana fa, sto di nuovo male.Adesso però è subentrato un senso di vuoto,sembra che quello che prima facevo non mi emozioni più e che non abbia più un senso quello che stia facendo. Tutto mi sembra pensate e privo di senso, e ciò mi porta un grande senso di tristezza che alimenta i miei pensieri ossessivi sulla morte e sul suicidio. Faccio continuamente incubi su di me che vengo internata in un ospedale psichiatrico. Ormai è da una settimana che la vita mi sembra troppo,ma troppo pensate da vivere con questi coninui pensieri. Ed è soprattutto questo senso di vuoto e che tutto ciò che sta intorno a me non abbia più senso e che non mi emozioni più che mi porta sempre più tristezza e alimenta i miei pensieri sulla morte e sul suicidio. In più leggo cose su internet sulla morte ,la depressione,il suicidio che mi spaventano sempre di più. Non ho ancora incominciato la terapia con la mia psicologa (presso l'azienda sanitaria locale della mia città c'è un buon reparto di psicologia cognitivo-comportamentale),perchè stamane ho compilato dei test della personalità e dovrò rivederla la settiamna prossima per i risultati e per definire la terapia. Ovviamente so che per queste cose ci vogliono delle consulenze dirette ma,vorrei chiedere un consiglio a voi specialisti: si può davvero arrivare a fare degli atti (suicidio) perchè stanchi del dolore che si prova a causa di questi pensieri costanti e di questo senso di tristezza e vuoto? Come può essere che una ragazza che ha sempre amato la vita come me (nonostante i numerosi problemi a casa) adesso possa pensare di farla finita?Ho paura di questi miei pensieri, di questo non senso che sembra avvolgere la mia esistenza, e che tutto ciò possa portarmi alla follia e portarmi davvero a fare qualche sciocchezza,perchè stanca di provare questo dolore interiore.
Vi ringrazio in anticipo,spero in un vostro consiglio.
Vi ringrazio in anticipo,spero in un vostro consiglio.
[#1]
Gentile utente,
I pnsieri intrusivi di morte richiedono una terapia psichiatrica.
Questo perche' gli esseri umani hanno due istinti bae, l'istinto di vita / morte e l'istinto di difendersi dal male.
Quando uno di questi 2 istinti mostra delle defaillances occorre correre ai ripari con una terapia farmacologica specialistica che ripristini il giusto *equilibrio* nella mente *organica* .
In seconda battuta tale terapia farmacologica si puo' integrare con terapie psicoterapeutiche *basate sulle parole* .
Sa come dice il saggio?: *la prima cosa e' vivere, e solo poi filosofare!*
I migliori saluti.
I pnsieri intrusivi di morte richiedono una terapia psichiatrica.
Questo perche' gli esseri umani hanno due istinti bae, l'istinto di vita / morte e l'istinto di difendersi dal male.
Quando uno di questi 2 istinti mostra delle defaillances occorre correre ai ripari con una terapia farmacologica specialistica che ripristini il giusto *equilibrio* nella mente *organica* .
In seconda battuta tale terapia farmacologica si puo' integrare con terapie psicoterapeutiche *basate sulle parole* .
Sa come dice il saggio?: *la prima cosa e' vivere, e solo poi filosofare!*
I migliori saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Utente
Buon giorno. La ringrazio per la risposta. Quindi sto sbagliando ad anare dallo psicoterapeuta e mi consiglia prima uno psichiatra?In realtà già il mio medico curante l anno scorso,a causa della mia continua ipocondria,mi diede del pillole chiamate Cipralex che ho rifiutato di prendere dal momento che s trattava di antidepressivi e iniziare già alla mia età con queste pillole mi sembra veramene tragico. Le volevo chiedere:questi pensieri sono dovuti al fatto che io voglio davvero uccidermi,o per altro?
Anche il senso di vuoto e il non emozionarmi più come prima, una sensazione che non ho mai provato, è una cosa normale che scaturisce dopo questi pensieri?Peche è questo senso di costante tristezza che mi fa ancora di più avere quei pensieri.Inoltre questa profonda tristezza è incominciata nel momento in cui ho ripensato a questi pensieri di morte.
Anche il senso di vuoto e il non emozionarmi più come prima, una sensazione che non ho mai provato, è una cosa normale che scaturisce dopo questi pensieri?Peche è questo senso di costante tristezza che mi fa ancora di più avere quei pensieri.Inoltre questa profonda tristezza è incominciata nel momento in cui ho ripensato a questi pensieri di morte.
[#3]
Gentile utente,
non sbaglia affatto ad andare dalla Psicoterapeuta.
Se poi ci sarà bisogno anche di farmaci, avverrà un invio "anche" allo psichiatra.
Frequentemente psicoterapia e terapia farmacologica vanno di pari passo, potenziandosi a vicenda.
A tale proposito Le consiglio questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
Segua con fiducia il percorso: migliorare si può!
non sbaglia affatto ad andare dalla Psicoterapeuta.
Se poi ci sarà bisogno anche di farmaci, avverrà un invio "anche" allo psichiatra.
Frequentemente psicoterapia e terapia farmacologica vanno di pari passo, potenziandosi a vicenda.
A tale proposito Le consiglio questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html
Segua con fiducia il percorso: migliorare si può!
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Gentile utente,
I pensieri di morte non vanno mai sottovalutati perche' indicano uno stato depressivo che sovrasta l'istinto di vita, che e' il piu' potente istinto che esista.
Penso che non sia stata una buona idea non seguire la terapia farmacologica che Le era stata prescritta dallo psichiatra. E come vede si ritrova a stare male come prima e forse peggio.
Gli psicofarmaci sono una delle categorie di farmaci fra i migliori che siano mai stati inventati. Equiparati agli antibiotici come potenza.
Quindi Le chiedo, se Le venisse la polmonite con la febbre alta si rifiuterebbe di assumere antibiotici per l'eta?
Si ponga tale domanda e rifletta bene!
Auguri!
I pensieri di morte non vanno mai sottovalutati perche' indicano uno stato depressivo che sovrasta l'istinto di vita, che e' il piu' potente istinto che esista.
Penso che non sia stata una buona idea non seguire la terapia farmacologica che Le era stata prescritta dallo psichiatra. E come vede si ritrova a stare male come prima e forse peggio.
Gli psicofarmaci sono una delle categorie di farmaci fra i migliori che siano mai stati inventati. Equiparati agli antibiotici come potenza.
Quindi Le chiedo, se Le venisse la polmonite con la febbre alta si rifiuterebbe di assumere antibiotici per l'eta?
Si ponga tale domanda e rifletta bene!
Auguri!
[#5]
Gentilissima,
questi pensieri intrusivi e pessimisti devono essere allontanati dalla sua mente;
La terapia farmacologica mi sembra da quello che scrive la più adatta, abbinata comunque ad una terapia di sostegno" parlata".
Si faccia coraggio, riprenderà in mano la sua vita e tornerà ad amarla come faceva prima;
Capita a tutti nella vita di aver bisogno di aiuto e non c'è nulla di male se ci si affida ad un esperto.
Stia serena e segua le indicazioni che le daranno.
Cordialmente
questi pensieri intrusivi e pessimisti devono essere allontanati dalla sua mente;
La terapia farmacologica mi sembra da quello che scrive la più adatta, abbinata comunque ad una terapia di sostegno" parlata".
Si faccia coraggio, riprenderà in mano la sua vita e tornerà ad amarla come faceva prima;
Capita a tutti nella vita di aver bisogno di aiuto e non c'è nulla di male se ci si affida ad un esperto.
Stia serena e segua le indicazioni che le daranno.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#6]
Utente
Gentili dottoresse,la terapia con il Cipralex mi fu data l anno scorso dal mio medico curante l anno scorso a causa di alcuni ricorrenti casi di ipocondria e di ansia. Gli psicofarmaci mi fanno un po timore dal momento che so che creano dipendenza e che spesso possono anche non fare effetto.All epoca non avevo questi pensieri di morte ma,anzi,era la paura della morte.Quello che adesso sta subentrando è la non voglia e la perdita di entusiasmo in tutto ciò che prima invece mi faceva stare bene e tranquilla, una non voglia scaturita dalle ossessioni che ho incominciato ad avere a luglio.Tale perdita di senso della mia vita sta alimentando questi pensieri.La psicoterapeuta mi ha detto di non fare subito diagnosi e perciò ieri ho compilato dei test dellapersonalità per poi capire di cosa si tratta e definire la terapia insieme al dirigente del reparto che è un buon psicoterapeuta cognitivo comportamentale.Solo che più vado avanti e più peggioro, e nella mia mente affiorano di più con forza questi pensieri dovuti alla perdita di significato in tutto ciò che prima per me era fondamentale(prima intendo 3 mesi fa quando stavo abbastanza bene,ne venivo da un periodo molto stressante,ma assolutamente non avevo questi pensieri assurdi e pessimisti). Mi chiedo:è normale avere un calo così improvviso al punto tale di arrivare a pensare a queste cose tremende,dopo poi aver letto un libro e dopo essermi fatta suggestionare? Questi pensieri possono trasformarsi in azioni concrete?A volte il dolore è così forte che ciò mi fa sempre più pensare che potrei stare più trabquilla nella morte ,visto che manco più la notte dormo serena a causa degli incubi.Ma poi dentro me penso immediatamente che nonavrei mai il coraggio di fare un'azione del genere,nonostante non provi più piacere in quello che prima mi faceva stare bene.Io che per qualsiasi cosa pensavo che avessi qualche malattia grave e che potessi morire,adesso che invece desidero questo,è assurdo.
[#7]
Quale possa essere stato l'evento scatenante e' da ricercare con cura. E in un periodo di tempo di qualche mese. In quanto per un po' la psiche cerca di resistere. Ma se non ce la fa va in tilt.
Esamini con cura quanto Le e' accaduto nei mesi antecedeni l'episodio depressivo.
Auguri!
Esamini con cura quanto Le e' accaduto nei mesi antecedeni l'episodio depressivo.
Auguri!
[#9]
Gentile utente ciò che le viene fornito sono dei consulti e non diagnosi o indicazioni terapeutiche, poiché queste possono essere effettuate solo di persona da uno specialista.
Ha fatto male a non seguire le prescrizioni del suo medico e le sue convinzioni sui farmaci che creano dipendenza sono sbagliate, può chiedere conferma ai colleghi medici. Ovvio che adesso il suo stato sia peggiorato dato che non solo non ha preso i farmaci prescritti ma non ha neppure iniziato una psicoterapia.
Mi chiedo, visti i fatti: ma è certa di voler stare meglio?
Qualora lei avesse intenzione di iniziare a lavorare su se stessa le suggerisco di iniziare al più presto una terapia psicologica e di valutare assieme al terapeuta che la seguirà se è opportuno o meno anche un supporto farmacologico (che le è stato già prescritto e lei ha rifiutato).
Ha fatto male a non seguire le prescrizioni del suo medico e le sue convinzioni sui farmaci che creano dipendenza sono sbagliate, può chiedere conferma ai colleghi medici. Ovvio che adesso il suo stato sia peggiorato dato che non solo non ha preso i farmaci prescritti ma non ha neppure iniziato una psicoterapia.
Mi chiedo, visti i fatti: ma è certa di voler stare meglio?
Qualora lei avesse intenzione di iniziare a lavorare su se stessa le suggerisco di iniziare al più presto una terapia psicologica e di valutare assieme al terapeuta che la seguirà se è opportuno o meno anche un supporto farmacologico (che le è stato già prescritto e lei ha rifiutato).
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#10]
Utente
Gentile dottore,non ho ancora incominciato la terapia perché ieri ho compilato i test della personalità e senza quelli la psicologa non ha voluto esprimersi su una diagnosi. Per adesso si è solo limitata ad ascoltare quale fosse il mio problema in un primo colluquio per poi fare i test.Non ho ancora cominciato nessuna terapia. Adesso credo che siano l ansia e la preoccupazione che mi stanno attanagliando e la paura che possa impazzire e di fare qualche sciocchezza.
[#11]
Gentile utente psicoterapia la si può iniziare anche senza una diagnosi precisa sin dalle prime battute, perchè può servire più di una seduta per conoscere chi si ha di fronte e iniziare a instaurare un clima di fiducia, per la diagnosi non c'è fretta, anzi, a mio avviso, è meglio effettuare i primi incontri più liberamente. Inoltre per la diagnosi non sono sufficienti i test, ma è sempre necessario il colloquio clinico, di norma più di un colloquio.
Onestamente dunque non comprendo perchè attendere i risultati dei test per iniziare la psicoterapia, mi sembra una modalità tipica della medicina che in psicoterapia ha poco o nessun senso.
Detto ciò le auguro di trovare beneficio, ma se vede che non si trova bene non esiti a cambiare percorso e terapeuta.
Per quanto riguarda le sue preoccupazioni lei mi sembra molto spaventata dai pensieri ferali che la tormentano e ciò è indice positivo del fatto che lei, non riconoscendo questi pensieri come suoi, sa bene qual'è il meglio per lei, pur non riuscendo a ottenerlo. Segua le indicazioni di chi la cura e vedrà che starà meglio.
Cari saluti
Onestamente dunque non comprendo perchè attendere i risultati dei test per iniziare la psicoterapia, mi sembra una modalità tipica della medicina che in psicoterapia ha poco o nessun senso.
Detto ciò le auguro di trovare beneficio, ma se vede che non si trova bene non esiti a cambiare percorso e terapeuta.
Per quanto riguarda le sue preoccupazioni lei mi sembra molto spaventata dai pensieri ferali che la tormentano e ciò è indice positivo del fatto che lei, non riconoscendo questi pensieri come suoi, sa bene qual'è il meglio per lei, pur non riuscendo a ottenerlo. Segua le indicazioni di chi la cura e vedrà che starà meglio.
Cari saluti
[#12]
Utente
Gentile dottore,purtroppo la mia situazione peggiora.Quando sono con gli altri mi sento fuori posto,sento dentro di me crescere sentimenti di tristezza e di infelicita in tutto ciò che prima per me era un mio equilibrio.Ieri ho dato un esame all'università che è andato benissimo(e infatti mi sono meravigliata tantissimo di me come sia potuta essere così concentrata e di come abbia ricordato tutto abbastanza bene).Ma nonostante questo mi sento sempre infelice e quei pensieri brutti ho notato che aumentano quando sento questa tristezza .I pensieri negativi aumentano ancora di più con la mia ansia,perché mi chiedo costantemente:"perché proprio a me?".Piu aumentano questi pensieri più aumentano ansia e più faccio pensieri negativi sulla morte è più aumenta la mia sofferenza interiore.Ho notato un atteggiamento freddo da parte della psicologa dell Asl dove sto andando(è una collaboratrice del dirigente che è uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale).Lei mi disse che la terapia la definiremo insieme a lui infatti perché nn ho ancora cominciato nulla.Poi ho letto che gli antidepressivi,come il cipralex che mi diede il medico curante,nelle prime fasi del trattamento aumentano i pensieri di morte e i comportamenti suicidari è ciò mi ha ancora di più spaventata.Le chiedevo un parere è un consiglio disperato: è possibile che questi pensieri negativi,che questa tristezza forte siano frutto dell'ansia stessa?Poi più leggo cose su internet e più mi spavento e più questi pensieri si consolidano.Sono diventati una fissazione,e temo di impazzire per davvero e fare qualche schioccherà.
Poi ho notato che più ci penso più sto male più aumenta la mia tristezza e più aumenta l ansia.A volte quando sono con i miei cari,mi sale una tristezza infinita perche penso di essere malata e che la mia vita stia finendo pian piano,come se dovessi morire e sparire a breve e ciò mi fa piangere e star male.Grazie in anticipo.
Poi ho notato che più ci penso più sto male più aumenta la mia tristezza e più aumenta l ansia.A volte quando sono con i miei cari,mi sale una tristezza infinita perche penso di essere malata e che la mia vita stia finendo pian piano,come se dovessi morire e sparire a breve e ciò mi fa piangere e star male.Grazie in anticipo.
[#13]
Gentile utente,
Leggendo questa nuova *domanda* che ci rivolge mi viene il dubbio che sia la Sua auto suggestione a crearle dei problemi. In particolare Le suggerirei di non cercare su internet le definizioni di disturbi. Se Lei si *fissa* su una parola che non ha proprio nulla a che fare con Lei ( come la parola *ansia*) e cerca su Internet all'infinito, la sua suggestionabilita' la portera' a sentire i sintomi che ha trovato. Mentre e' fuori strada.
Ora faccia come preferisce ovviamente. A volte l'idea auto-indotta di avere dei problemi puo' anche dare *una identita`*. E' suo diritto scegliere se vuole avere l'identita' di *persona in cerca di un disturbo* o no!
I miei auguri,
Leggendo questa nuova *domanda* che ci rivolge mi viene il dubbio che sia la Sua auto suggestione a crearle dei problemi. In particolare Le suggerirei di non cercare su internet le definizioni di disturbi. Se Lei si *fissa* su una parola che non ha proprio nulla a che fare con Lei ( come la parola *ansia*) e cerca su Internet all'infinito, la sua suggestionabilita' la portera' a sentire i sintomi che ha trovato. Mentre e' fuori strada.
Ora faccia come preferisce ovviamente. A volte l'idea auto-indotta di avere dei problemi puo' anche dare *una identita`*. E' suo diritto scegliere se vuole avere l'identita' di *persona in cerca di un disturbo* o no!
I miei auguri,
[#14]
Utente
Gentile dottoressa,grazie di nuovo per la pazienza.
In effetti il problema delle ossessioni è incominciato con la lettura di un libro che parlava di persona che sentivano voci dentro e che avevano commesso cose orribili.Da allora ho incominciato dapprima ad avere ossessioni e pensieri intrusivi(paura dei binari del treno e che io potessi buttarmi sotto il treno,paura di coltelli e altri oggetti),poi dopo è subentrato per circa un periodo breve il senso di tristezza e vuoto per poi sparire per circa un mese e per ricomparire da poco (è da circa una settimana e mezzo che sto cosi).Sono sempre stata una ragazza che si suggestiona facilmente e si spaventa,però è proprio questo sentimento forte di tristezza inferiore e l incapacità di provare emozioni in ciò che prima per me invece era stupendo(anche le piccole cose) che alimenta i miei cattivi pensieri e il dolore interiore. Soprattutto prima di fare l esame ieri ho notato che l ansia fortissima e la paura di essere bocciata e di fallire hanno alimentato questi cattivi pensieri.In realtà l esame è andato benissimo,quando ero seduta dinanzi alla professoressa sembravo la solita ragazzadi sempre che va a fare gli esami sicura di sé, razionale e precisa nel dialogare,che sono sempre stata (ho sempre preso voti altissimi).Questa cosa mi ha meravigliato molto.È possibile che in soggetti depressi si possano riscontrare tali reazioni?La settimana prossima ho il 3 incontro con la psicologa la quale mi dirà i risultati dei test.Se non le è di disturbo mi piacerebbe rendere noto il mio percorso.Grazie in anticipo.
In effetti il problema delle ossessioni è incominciato con la lettura di un libro che parlava di persona che sentivano voci dentro e che avevano commesso cose orribili.Da allora ho incominciato dapprima ad avere ossessioni e pensieri intrusivi(paura dei binari del treno e che io potessi buttarmi sotto il treno,paura di coltelli e altri oggetti),poi dopo è subentrato per circa un periodo breve il senso di tristezza e vuoto per poi sparire per circa un mese e per ricomparire da poco (è da circa una settimana e mezzo che sto cosi).Sono sempre stata una ragazza che si suggestiona facilmente e si spaventa,però è proprio questo sentimento forte di tristezza inferiore e l incapacità di provare emozioni in ciò che prima per me invece era stupendo(anche le piccole cose) che alimenta i miei cattivi pensieri e il dolore interiore. Soprattutto prima di fare l esame ieri ho notato che l ansia fortissima e la paura di essere bocciata e di fallire hanno alimentato questi cattivi pensieri.In realtà l esame è andato benissimo,quando ero seduta dinanzi alla professoressa sembravo la solita ragazzadi sempre che va a fare gli esami sicura di sé, razionale e precisa nel dialogare,che sono sempre stata (ho sempre preso voti altissimi).Questa cosa mi ha meravigliato molto.È possibile che in soggetti depressi si possano riscontrare tali reazioni?La settimana prossima ho il 3 incontro con la psicologa la quale mi dirà i risultati dei test.Se non le è di disturbo mi piacerebbe rendere noto il mio percorso.Grazie in anticipo.
[#15]
Ci tenga aggiornati sul suo percorso certamente, noi siamo in ascolto.
Però guardi che i test, non come le ho già detto, non impediscono di iniziare la psicoterapia. Lei non ha una malattia organica per la quale senza diagnosi puntuale non si inizia la terapia. Lo comunichi pure alla psicologa che la segue.
Per quanto riguarda le sue preoccupazioni sui farmaci deve chiedere al medico, ma se le sono stati prescritti lei dovrebbe assumerli e affidarsi a chi, professionista, la prende in carico e non alle ricerche generiche sul web o alla consultazione dei bugiardini senza averne le competenze.
Cordiali saluti
Però guardi che i test, non come le ho già detto, non impediscono di iniziare la psicoterapia. Lei non ha una malattia organica per la quale senza diagnosi puntuale non si inizia la terapia. Lo comunichi pure alla psicologa che la segue.
Per quanto riguarda le sue preoccupazioni sui farmaci deve chiedere al medico, ma se le sono stati prescritti lei dovrebbe assumerli e affidarsi a chi, professionista, la prende in carico e non alle ricerche generiche sul web o alla consultazione dei bugiardini senza averne le competenze.
Cordiali saluti
[#16]
Utente
Gentili dottori,nonostante abbia incominciato la terapia con la psicologa(metodo A b C d),e nonostante i risultati del test M.P.I(da cui è emerso un disturbo D ansia e attacchi di panico.La psicologa mi ha inoltre sottolineato che i disturbi che io temo-D.O.C,depressione e suicidio-non sono comparsi,sottolineando che ci fossero si dei problemi,ma che ci dovevamo lavorare su),continuo a star male e a peggiorare.Adesso mi sono fissata di essere borderline.Leggendo i sintomi e le caratteristiche caratteriali,ho riscontrato molte anzi complete somiglianze al mio attuale stato e al mio carattere.Ho sempre idealizzato le persone,innamorati sopratutto anche se sono fidanzata da 5 anni,spesso con il mio attuale ragazzo ,e a volte anche in passato,passo da momenti in cui non tollero i suoi comportamenti e momenti in cui mi calmo e sembra che possa essere di nuovo innamorata(anche se sono spesso insoddisfatta della nostra relazione).Tendo,a volte soprattutto in questo periodo,a rimanere molto ma molto male anche sulle sciocchezze(anche in passato ero cosi).Non accetto il comportamento di alcuni miei amici,ossia a volte tendo ad accettarlo e sono comprensiva,altre volte invece non tollero i loro atteggiamenti un po menefreghisti(dal momento che cerco sempre di comportarmi bene con loro).
[#17]
Utente
Inoltre ho sempre vissuto le emozioni in maniera troppo intensa,soprattutto quelle amorose,tendo ad innamorarmi subito e poi,dopo un po di tempo,non ho più interesse.In più questi pensieri di morte mi tormentano.Spesso mi vengono in mente immagini violente di me che mi faccio male,in un giorno capita che la mattina mi svegli bene e poi sto di nuovo male,ho continuo sbalzi d'umore(in questo periodo parlo),e paura,tanta paura a volte di essere lasciata da sola in questo periodo perché ho paura di poter fare qualcosa di malevole,cose che fino a 3 mesi fa ( da quel episodio del libro di cui vi ho parlato)non pensavo nemmeno,dal momento che ho sempre temuto la morte,dati anche i miei vecchi episodi di ipocondria.Piu sono preoccupata su tutto quello che potrei avere e su quello che mi potrà capitare,più vengono attacchi di panico e,più mentre sono in compagnia con amici mi metto a pensare a queste cose senza godermi il momento,oppure mi soffermo sul vero motivo per cui sto con loro ed il loro significato nella mia vita,più dopo tutto questo mi vengono sensi di vuoto che mi portano a pensare alla morte e a avere immagini violente di me che faccio cose a me stessa che io non vorrei mai fare.Mi chiedevo se,visto i miei 27 anni,se adesso questo disturbo borderline sia stia manifestando così,improvvisamente.
Mi sono sempre considerata una ragazza diciamo sì diversa dagli altri,però normale e equilibrata,sì molti pretenziosa dai rapporti con gli altri,ossia pretendo fiducia e rispetto,e ci rimango male se qualcuno mi delude o seppure fa una piccola sciocchezza,ma leggendo quei sintomi mi ci sono rivista in tutto.Dalle ossessioni sulla morte e gli istinti suicidi,alla paura di restare sola in questo periodo(prima sapevo stare benissimo sola,anche quando andavo all'università anzi,per me era una giornata rimanere sola ed ascoltare musica e perdermi nel mio mondo.Possibile che questo disturbo stia esplodendo tutto insieme adesso?spesso ,come dicono i miei amici,"faccio dei film" sui comportamenti altrui e su quello che gli altri possano pensare di me.Sto peggiorando sempre di più.Dei giorni mi riprendo,in altri ritorna la preoccupazione è sto di nuovo male.
Mi sono sempre considerata una ragazza diciamo sì diversa dagli altri,però normale e equilibrata,sì molti pretenziosa dai rapporti con gli altri,ossia pretendo fiducia e rispetto,e ci rimango male se qualcuno mi delude o seppure fa una piccola sciocchezza,ma leggendo quei sintomi mi ci sono rivista in tutto.Dalle ossessioni sulla morte e gli istinti suicidi,alla paura di restare sola in questo periodo(prima sapevo stare benissimo sola,anche quando andavo all'università anzi,per me era una giornata rimanere sola ed ascoltare musica e perdermi nel mio mondo.Possibile che questo disturbo stia esplodendo tutto insieme adesso?spesso ,come dicono i miei amici,"faccio dei film" sui comportamenti altrui e su quello che gli altri possano pensare di me.Sto peggiorando sempre di più.Dei giorni mi riprendo,in altri ritorna la preoccupazione è sto di nuovo male.
[#19]
Utente
Gentile dottoressa,non capisco perché cerco continuamente su Internet delle continue informazioni che mi fanno spaventare e star male,pur essendo consapevole di ciò.Sono alla continua ricerca di qualcosa,di una rassicurazione,di un qualcosa che mi dica che non sono malata,che non ho nulla,invece peggioro sempre di più la situazione.Adesso questo borderline,perché proprio non capisco come mai due settimane fa ho dato un esame ed è andato benissimo(più attendevo il mio turno e saliva l ansia e più avevo pensieri di morte),e adesso stia esplodendo in tutto questo.Ho anche vergogna ora di scrivere questa mia nuova fissa sui fogli che mi ha detto di scrivere la terapista,ma lo devo fare.non capisco perche,pur sapendo che sia sbagliato ricercare dei disturbi,io continuo a farlo e a peggiorare sempre più.
[#21]
Il punto non è se sia o meno sbagliato cercare sintomi su internet o nei bugiardini dei farmaci, ma il fatto che queste sono manifestazioni molto comuni in chi soffre di disturbi d'ansia.
Ciò che fa non è "sbagliato" è solo la conseguenza del suo disagio.
Oltre alla psicoterapia, ha ricominciato a prendere i farmaci che le sono stati prescritti dal medico?
Ciò che fa non è "sbagliato" è solo la conseguenza del suo disagio.
Oltre alla psicoterapia, ha ricominciato a prendere i farmaci che le sono stati prescritti dal medico?
[#22]
Utente
Gentile dottore.Non ho mai preso farmaci.La prossima settimana la mia dottoressa mi accompagnerà dallo psichiatra presso il centro di salute mentale della mia città.Non potevo decidere di andare per fatti miei da uno psichiatra,non mi sarebbe sembrato corretto dal momento che sono seguita dal Centro.Sto facendo la terapia ABC.Per adesso non riscontro miglioramenti,se non peggioramenti(visto che adesso sono abbastanza convinta di essere borderline per molti aspetti e modi di fare).Volevo porle dei quesiti:la mia dottoressa mi ha fatto capire che questo disturbo non esplode all'improvviso a 27 anni,ma io lessi che è proprio nelletà adulta che compare.Vorrei sapere:è possibile che tale disturbo esploda a quest'età?Ho notato di avere molti tratti caratteriali e modi di fare che rispecchiano questo distyrbo(e che mi porto da quando ero piccola).Poi adesso i pensieri che a volte mi vengono di morte e senso di vuoto e di insoddisfazione me ne stanno dando la conferma,con anche la paura che ho di perdere il controllo e di potermi fare del male.Inoltre,gli antidepressivi è vero che aumentano il comportamento suicidario?Grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 22 risposte e 24.7k visite dal 27/09/2016.
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