Lui è infantile o io troppo pretenziosa?
Gentili dottori,
so che nel mare magnum dei consulti che vi vengono chiesti la mia situazione potrà sembrare di poco conto, ma sono davvero in crisi.
Sono una ragazza di 26 anni che si sta realizzando pienamente sul lavoro (a novembre dovrò superare l'ultimo scoglio per l'abilitazione alla professione forense) ma che però ha (sempre) problemi con le relazioni amorose.
Dopo 3 anni e mezzo passati con un ragazzo sbagliatissimo, ora da un anno e mezzo sto con un ragazzo che il primo anno mi ha fatto davvero credere nell'esistenza dell'Amore.
Era generoso, gentile, paziente, dolce, affettuoso, cioè tutto l'opposto del mio ex, e mi faceva sentire davvero bene. A ciò aggiungo che è una persona piena di interessi, intelligente e interessante. Insomma ERA il fidanzato ideale.
Questo però fin quando non si è laureato e si è messo alla ricerca di un lavoro.
I problemi sono sorti quando lui ha incominciato a fare lo schizzinoso e io lo spronavo a "sacrificarsi" in nome di un po' di gavetta, come fanno tutti e come ho fatto io, facendo la pratica forense. Purtroppo però è stato molto sfortunato, soprattutto perche anziende e banca (i suoi obiettivi) spesso cercano gente un pochino formata, e lui non si è mai voluto sbattere a fare un po' la pratica forense per rimpolpare il CV.
Fatto sta che, da quando abbiamo iniziato a discutere per queste faccende (cioè il fatto che fosse snob, che non volesse fare fatica ecc) ci siamo molto allontanati, venendo meno, da parte suai, tutte le promesse e proposte che aveva fatto l'anno prima, quando tutto andava bene durante il suo ultimo anno di università .
Lui ha incominciato a non desiderare più di vedermi spesso come prima e io soffrivo e ci litigavo perchè mi sentivo messa da parte rispetto ai suoi amici di "giochi". La situazione è poi degenerata questa estate dove litigavamo quasi tutti i giorni, io lamentandomi che lui fosse distaccato e apatico, e lui del fatto che "non mi va mai bene nulla" (sua frase preferita).
Per poco non ci siamo lasciati ad agosto quando lui mi ha comunicato che con me vuole andarci piano (no convivenza o altro) e che non mi ama più come prima, ma che però vuole riprovare a ricostruire il rapporto in cambio di minori pretese mie nei suoi confronti.
Risultato? Io mi devo fare gli affari miei senza poter più nemmeno pianificare una gita al lago nel week end (perchè dobbiamo sempre vedere se qualcuno non propone qualcosa....prima io ero sempre in cima alle priorità ) mentre lui continua a fare la vita da disoccupato in cerca di lavoro uscendo con gli amici quasi tutte le sere, e con me solo una a settimana (viviamo nella stessa città...).
Ora penso che lui si sbagliato per me, infantile , mentre io cerco una persona che voglia costruire qualcosa. Vorrei sapere se ho io troppe pretese e sono viziata oppure lui non è giusto per me, nonostante il primo anno fosse perfetto! Ho molta paura di rimanere sola lo ammetto...sono una persona molto affettuosa e di compagnia.
Grazie per l'ascolto!
so che nel mare magnum dei consulti che vi vengono chiesti la mia situazione potrà sembrare di poco conto, ma sono davvero in crisi.
Sono una ragazza di 26 anni che si sta realizzando pienamente sul lavoro (a novembre dovrò superare l'ultimo scoglio per l'abilitazione alla professione forense) ma che però ha (sempre) problemi con le relazioni amorose.
Dopo 3 anni e mezzo passati con un ragazzo sbagliatissimo, ora da un anno e mezzo sto con un ragazzo che il primo anno mi ha fatto davvero credere nell'esistenza dell'Amore.
Era generoso, gentile, paziente, dolce, affettuoso, cioè tutto l'opposto del mio ex, e mi faceva sentire davvero bene. A ciò aggiungo che è una persona piena di interessi, intelligente e interessante. Insomma ERA il fidanzato ideale.
Questo però fin quando non si è laureato e si è messo alla ricerca di un lavoro.
I problemi sono sorti quando lui ha incominciato a fare lo schizzinoso e io lo spronavo a "sacrificarsi" in nome di un po' di gavetta, come fanno tutti e come ho fatto io, facendo la pratica forense. Purtroppo però è stato molto sfortunato, soprattutto perche anziende e banca (i suoi obiettivi) spesso cercano gente un pochino formata, e lui non si è mai voluto sbattere a fare un po' la pratica forense per rimpolpare il CV.
Fatto sta che, da quando abbiamo iniziato a discutere per queste faccende (cioè il fatto che fosse snob, che non volesse fare fatica ecc) ci siamo molto allontanati, venendo meno, da parte suai, tutte le promesse e proposte che aveva fatto l'anno prima, quando tutto andava bene durante il suo ultimo anno di università .
Lui ha incominciato a non desiderare più di vedermi spesso come prima e io soffrivo e ci litigavo perchè mi sentivo messa da parte rispetto ai suoi amici di "giochi". La situazione è poi degenerata questa estate dove litigavamo quasi tutti i giorni, io lamentandomi che lui fosse distaccato e apatico, e lui del fatto che "non mi va mai bene nulla" (sua frase preferita).
Per poco non ci siamo lasciati ad agosto quando lui mi ha comunicato che con me vuole andarci piano (no convivenza o altro) e che non mi ama più come prima, ma che però vuole riprovare a ricostruire il rapporto in cambio di minori pretese mie nei suoi confronti.
Risultato? Io mi devo fare gli affari miei senza poter più nemmeno pianificare una gita al lago nel week end (perchè dobbiamo sempre vedere se qualcuno non propone qualcosa....prima io ero sempre in cima alle priorità ) mentre lui continua a fare la vita da disoccupato in cerca di lavoro uscendo con gli amici quasi tutte le sere, e con me solo una a settimana (viviamo nella stessa città...).
Ora penso che lui si sbagliato per me, infantile , mentre io cerco una persona che voglia costruire qualcosa. Vorrei sapere se ho io troppe pretese e sono viziata oppure lui non è giusto per me, nonostante il primo anno fosse perfetto! Ho molta paura di rimanere sola lo ammetto...sono una persona molto affettuosa e di compagnia.
Grazie per l'ascolto!
[#1]
Gentile ragazza, questo ragazzo sembra anche a me che non abbia abbastanza principio di realtà, un pò di gavetta ci vuole, d'altra parte indossare il ruolo , scomodo del Superio, mi sembra controproducente.. forse è meglio che lui si renda conto che il futuro va costruito e programmato, non lo incalzi altrimenti si sente giudicato, braccato..deve capire da solo cosa e come fare ..lasci che .. cresca, lasci che l'esperienza lo conduca, rapidamente si spera , ad essere più costruttivo e meno velleitaro, non si diventa di colpo primari in effetti..
Si dia un tempo per decidere, magari responsabilizzato dalla vita, lui si rende conto che essere laureati non basta, bisogna essere flessibili e anche .. umili.. brutto termine capisco, che vuol dire non tirarsela e cercare di imparare, non solo i contenuti, ma il modo di porsi,il mettersi in discussione,e tanto altro.
..
Discuta meno, che non serve ..
Che non tutti i centodieci e lode sono uguali , prima lo capisce , prima trova lavoro..
Si dia un tempo per decidere, magari responsabilizzato dalla vita, lui si rende conto che essere laureati non basta, bisogna essere flessibili e anche .. umili.. brutto termine capisco, che vuol dire non tirarsela e cercare di imparare, non solo i contenuti, ma il modo di porsi,il mettersi in discussione,e tanto altro.
..
Discuta meno, che non serve ..
Che non tutti i centodieci e lode sono uguali , prima lo capisce , prima trova lavoro..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,
a me non sembra che il problema sia solo la ricerca del lavoro. O meglio, la ricerca del lavoro è un problema del Suo ragazzo, NON Suo!
Il problema vero, in questa relazione, è il fatto che Lei si sia messa in mezzo a dare dritte, suggerimenti, indicazioni non solo non richiesti ma neppure graditi. Soprattutto, NON è il Suo ruolo quello di dire al Suo ragazzo cosa e come fare. Deve essere lui a svegliarsi un po', a cercare, anche a rincorrere le occasioni, impegnandosi.
Invece, sento che Lei ha molta fretta che lui abbia un lavoro. Immagino che da questo dipendano i vostri progetti futuri, dico bene? Lo lasci libero di fare, sbagliare, aspettare. In fondo Lei non deve accudire questo ragazzo.
L'irritazione del Suo ragazzo potrebbe venire dal fatto che si sente non solo frustrato per la mancanza di lavoro, ma anche giudicato da Lei, anche se certamente queste non solo le Sue intenzioni.
Per queste ragioni, lui ha preso un po' le distanze...
Cordiali saluti,
a me non sembra che il problema sia solo la ricerca del lavoro. O meglio, la ricerca del lavoro è un problema del Suo ragazzo, NON Suo!
Il problema vero, in questa relazione, è il fatto che Lei si sia messa in mezzo a dare dritte, suggerimenti, indicazioni non solo non richiesti ma neppure graditi. Soprattutto, NON è il Suo ruolo quello di dire al Suo ragazzo cosa e come fare. Deve essere lui a svegliarsi un po', a cercare, anche a rincorrere le occasioni, impegnandosi.
Invece, sento che Lei ha molta fretta che lui abbia un lavoro. Immagino che da questo dipendano i vostri progetti futuri, dico bene? Lo lasci libero di fare, sbagliare, aspettare. In fondo Lei non deve accudire questo ragazzo.
L'irritazione del Suo ragazzo potrebbe venire dal fatto che si sente non solo frustrato per la mancanza di lavoro, ma anche giudicato da Lei, anche se certamente queste non solo le Sue intenzioni.
Per queste ragioni, lui ha preso un po' le distanze...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Gentili dottori,
vi ringrazio innanzitutto per le risposte.
Avete sostanzialmente centrato subito il mio atteggimaneto sbagliato nei suoi confronti, atteggiamente che sto già correggendo da più di un mese, fatto di zero assilli, zero domande sulla ricerca del lavoro e zero di zero.
Sto facendo quello che dovrebbe fare ogni ragazza, vivere la propria vita a prescindere dall'altro...il problema è che non funziona.
Lui è ben felice di stare lontano da me, coi suoi amici, a fare altro, e mi scrive giusto per sapere come sto o se mi deve comunicare qualcosa. Anche il sabato quando ci vediamo, abbiamo un rapporto, magari un po' di tempo insieme e poi stiamo coi suoi amici, mentre la domenica, complice il mio studio per l'esame non ci vediamo più.
Mi chiedo se un comportamento del genere, così poco affettuoso e desideroso sia normale oppure no, perchè ora che sono a casa dal lavoro a studiare sono 7/7 gg nella stessa città sua e non mi chiede mai di vederci nell'infra settimanale. Cioè ok che prima era diverso, ma questo vuol dire che la relazione si sta evolvendo o che stia regredendo? Cioè sono esagerata io se desidero qualcosa di più oppure lui ha ragione e prima o poi crescerà si svegliera?
Insomma...sbaglio a desiderare un uomo più serio oppure no? Mi sento in colpa perchè ho paura di buttare una brava persona al vento, certo un po' pigra e sentimentalmente poco evoluta...ma guardandomi attorno c'è da aver paura. Per quanto io sia capacissima di stare sola (cosa che faccio la magg parte del tempo) e non "abbia bisogno" di un uomo...beh ho però bisogno dell'amore. Sto sbagliando?
vi ringrazio innanzitutto per le risposte.
Avete sostanzialmente centrato subito il mio atteggimaneto sbagliato nei suoi confronti, atteggiamente che sto già correggendo da più di un mese, fatto di zero assilli, zero domande sulla ricerca del lavoro e zero di zero.
Sto facendo quello che dovrebbe fare ogni ragazza, vivere la propria vita a prescindere dall'altro...il problema è che non funziona.
Lui è ben felice di stare lontano da me, coi suoi amici, a fare altro, e mi scrive giusto per sapere come sto o se mi deve comunicare qualcosa. Anche il sabato quando ci vediamo, abbiamo un rapporto, magari un po' di tempo insieme e poi stiamo coi suoi amici, mentre la domenica, complice il mio studio per l'esame non ci vediamo più.
Mi chiedo se un comportamento del genere, così poco affettuoso e desideroso sia normale oppure no, perchè ora che sono a casa dal lavoro a studiare sono 7/7 gg nella stessa città sua e non mi chiede mai di vederci nell'infra settimanale. Cioè ok che prima era diverso, ma questo vuol dire che la relazione si sta evolvendo o che stia regredendo? Cioè sono esagerata io se desidero qualcosa di più oppure lui ha ragione e prima o poi crescerà si svegliera?
Insomma...sbaglio a desiderare un uomo più serio oppure no? Mi sento in colpa perchè ho paura di buttare una brava persona al vento, certo un po' pigra e sentimentalmente poco evoluta...ma guardandomi attorno c'è da aver paura. Per quanto io sia capacissima di stare sola (cosa che faccio la magg parte del tempo) e non "abbia bisogno" di un uomo...beh ho però bisogno dell'amore. Sto sbagliando?
[#4]
Gentile Utente,
per prima cosa credo debba ancora cambiare atteggiamento: non si tratta di errori, prendersi la colpa, ecc... ma semplicemente di usare ciò che serve e ciò che funziona.
Anche il fatto di considerare questo ragazzo poco affettuoso perché ha piacere di trascorrere tempo con gli amici: questo non è indicativo di nulla, anche perché mi pare normalissimo che un ragazzo voglia divertirsi con i propri amici. E' rarissimo (se non impossibile) che un ragazzo rinunci alle uscite con gli amici. Lui non ragiona come ragiona Lei e credo che il nocciolo della questione sia tutto qui.
Tra l'altro, Lei fa benissimo a concentrarsi sul Suo esame, a costruire la Sua vita e a vivere questa storia con maggior serenità, senza ansia che le cose vadano in un senso o in un altro.
Vedrà che continuando così la relazione avrà un ritmo diverso, più disteso ed equilibrato. Non penserei necessariamente ad una regressione, ma al fatto che la relazione potrebbe stabilizzarsi.
Se, però, Lei sente che questi ritmi non siano in sintonia con i Suoi, potrebbe riflettere sul perché. Ad es, si sente meno desiderata se non ci si vede tutti i giorni o più spesso?
per prima cosa credo debba ancora cambiare atteggiamento: non si tratta di errori, prendersi la colpa, ecc... ma semplicemente di usare ciò che serve e ciò che funziona.
Anche il fatto di considerare questo ragazzo poco affettuoso perché ha piacere di trascorrere tempo con gli amici: questo non è indicativo di nulla, anche perché mi pare normalissimo che un ragazzo voglia divertirsi con i propri amici. E' rarissimo (se non impossibile) che un ragazzo rinunci alle uscite con gli amici. Lui non ragiona come ragiona Lei e credo che il nocciolo della questione sia tutto qui.
Tra l'altro, Lei fa benissimo a concentrarsi sul Suo esame, a costruire la Sua vita e a vivere questa storia con maggior serenità, senza ansia che le cose vadano in un senso o in un altro.
Vedrà che continuando così la relazione avrà un ritmo diverso, più disteso ed equilibrato. Non penserei necessariamente ad una regressione, ma al fatto che la relazione potrebbe stabilizzarsi.
Se, però, Lei sente che questi ritmi non siano in sintonia con i Suoi, potrebbe riflettere sul perché. Ad es, si sente meno desiderata se non ci si vede tutti i giorni o più spesso?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.8k visite dal 23/09/2016.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.